«C'è stato un prima, un dopo e c'è l'oggi»: autopatografia e rappresentazione della malattia oncologica

Narration of the condition and feelings experienced during illness is a practice whose importance is increasingly recognized by health care professionals. Narrative medicine has formulated principles and methods that enable professionals to more deeply interpret patients' stories and perspectives in order to deliver medical care that is both fair and efficient. Storytelling about the self and one's experience of illness, also called self-pathography, is a genre in which the author's illness acts as a prism and filter of the whole story. In this contribution we will examine a corpus consisting of 40 texts, written by patients for three editions of a literary contest on cancer illness. The aim is to investigate the linguistic forms contained in the texts that can highlight the perspective of the writer and his or her bodily experience; the metaphors employed to conceptualize the disease will, then, be analysed.

La narrazione della condizione e delle sensazioni vissute nell’esperienza della malattia è una pratica la cui importanza viene sempre più riconosciuta dagli operatori sanitari. La medicina narrativa ha formulato principi e metodi che consentono ai professionisti di interpretare più profondamente le storie e le prospettive dei pazienti, per erogare cure mediche che siano allo stesso tempo giuste ed efficienti. La narrazione del sé e della propria esperienza della malattia, detta anche autopatografia, è un genere nel quale la malattia dell’autore fa da prisma e filtro dell’intera vicenda. In questo contributo prenderemo in esame un corpus composto da 40 testi, scritti da pazienti per tre edizioni di un concorso letterario sulla malattia oncologica. L’obiettivo è quello di indagare le forme linguistiche contenute nei testi che possano evidenziare la prospettiva dello scrivente e la sua esperienza corporea; verranno, poi, analizzate le metafore impiegate per concettualizzare la malattia.