A partire dall’XI secolo, con la fine del predominio islamico sul Mediterraneo e l’avvio della grande espansione dell’Occidente europeo, la Sardegna esce da un plurisecolare periodo di isolamento politico, economico, culturale e religioso iniziato nel VII secolo. Da appendice marginale di una lontana e sempre più opaca dominazione bizantina, l’isola non fa in tempo a dotarsi di indipendenti strutture statuali (i quattro ‘giudicati’) che subito deve fare fronte a una nuova realtà: l’arrivo in Sardegna di uomini del ‘Continente’. Monaci cassinesi e camaldolesi, cistercensi e vallombrosani; mercanti, armatori e artigiani di Pisa e di Genova; lignaggi comitali e signorili spinti dallo spirito di avventura e dalla brama di potere (Doria, Malaspina, Donoratico ed altri ancora). Verrà poi il tempo dei rappresentanti delle città comunali e infine quello degli ufficiali e dei feudatari provenienti dai regni della Corona d’Aragona. Il volume si propone di illustrare questa lunga stagione di contaminazione di culture e di civiltà, caratterizzata tanto da egemonie economiche e dominazioni politiche quanto da un autentico e originale inserimento della storia sarda nel contesto italiano, iberico e mediterraneo.

La presenza dei mercanti stranieri nel basso medioevo

TOGNETTI, SERGIO
2011-01-01

Abstract

A partire dall’XI secolo, con la fine del predominio islamico sul Mediterraneo e l’avvio della grande espansione dell’Occidente europeo, la Sardegna esce da un plurisecolare periodo di isolamento politico, economico, culturale e religioso iniziato nel VII secolo. Da appendice marginale di una lontana e sempre più opaca dominazione bizantina, l’isola non fa in tempo a dotarsi di indipendenti strutture statuali (i quattro ‘giudicati’) che subito deve fare fronte a una nuova realtà: l’arrivo in Sardegna di uomini del ‘Continente’. Monaci cassinesi e camaldolesi, cistercensi e vallombrosani; mercanti, armatori e artigiani di Pisa e di Genova; lignaggi comitali e signorili spinti dallo spirito di avventura e dalla brama di potere (Doria, Malaspina, Donoratico ed altri ancora). Verrà poi il tempo dei rappresentanti delle città comunali e infine quello degli ufficiali e dei feudatari provenienti dai regni della Corona d’Aragona. Il volume si propone di illustrare questa lunga stagione di contaminazione di culture e di civiltà, caratterizzata tanto da egemonie economiche e dominazioni politiche quanto da un autentico e originale inserimento della storia sarda nel contesto italiano, iberico e mediterraneo.
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