Nella primavera del 2000 i Paesi dell’Unione Europea hanno accettato di intraprendere un programma di riforme economiche noto come “agenda di Lisbona”. L’agenda si propone di sviluppare condizioni favorevoli alla ricerca e sviluppo, dare precedenza all’innovazione e all’impresa, promuovere l’apprendimento, garantire un mercato del lavoro inclusivo, sostenere una maggiore integrazione tra le diverse aree migliorando le reti di trasporto, telecomunicazione ed energia e garantire la protezione dell’ambiente. I diversi stati si sono impegnati ad adeguare il loro sistema economico entro dieci anni con l’obiettivo di fare dell’Europa l’economia più competitiva e dinamica del mondo basata sulla conoscenza. Tuttavia, nel 2005, a metà del cammino, è chiaro che molti degli obiettivi che ci si era posti non sono raggiungibili. Tra tutti i paesi europei l’Italia è quello che con più difficoltà ha intrapreso la via delle riforme ed è quello che più di altri mostra inequivocabili segni di rallentamento e di perdita di competitività. In questo quadro non confortante anche la Sardegna in questi ultimi anni non sembra essere stata in grado di avviare un processo di crescita sostenibile basato sui principi cardine dell’agenda di Lisbona. Con il Dodicesimo Rapporto sull’Economia della Sardegna il CRENoS presenta un’analisi strutturale sulle tendenze dell’economia regionale accompagnata dall’elaborazione di scenari di previsione per il triennio 2004-2006.

Economia della Sardegna 12° Rapporto

DI LIBERTO, ADRIANA
2005-01-01

Abstract

Nella primavera del 2000 i Paesi dell’Unione Europea hanno accettato di intraprendere un programma di riforme economiche noto come “agenda di Lisbona”. L’agenda si propone di sviluppare condizioni favorevoli alla ricerca e sviluppo, dare precedenza all’innovazione e all’impresa, promuovere l’apprendimento, garantire un mercato del lavoro inclusivo, sostenere una maggiore integrazione tra le diverse aree migliorando le reti di trasporto, telecomunicazione ed energia e garantire la protezione dell’ambiente. I diversi stati si sono impegnati ad adeguare il loro sistema economico entro dieci anni con l’obiettivo di fare dell’Europa l’economia più competitiva e dinamica del mondo basata sulla conoscenza. Tuttavia, nel 2005, a metà del cammino, è chiaro che molti degli obiettivi che ci si era posti non sono raggiungibili. Tra tutti i paesi europei l’Italia è quello che con più difficoltà ha intrapreso la via delle riforme ed è quello che più di altri mostra inequivocabili segni di rallentamento e di perdita di competitività. In questo quadro non confortante anche la Sardegna in questi ultimi anni non sembra essere stata in grado di avviare un processo di crescita sostenibile basato sui principi cardine dell’agenda di Lisbona. Con il Dodicesimo Rapporto sull’Economia della Sardegna il CRENoS presenta un’analisi strutturale sulle tendenze dell’economia regionale accompagnata dall’elaborazione di scenari di previsione per il triennio 2004-2006.
2005
88-8467-273-2
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/49430
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact