Il complesso di valori, responsabilità, aspettative ed interessi che costituiscono la realtà quotidiana di ogni persona e che in un dato momento (diverso per ognuno e mai del tutto programmabile) si cristallizzano in un “patrimonio ereditario” destinato ad essere inserito, in tutto o in parte, nella realtà quotidiana di uno o più soggetti diversi, non è facilmente eludibile e non può essere realizzato attraverso interventi occasionali o con brevi segmenti di disciplina. Più semplice è, in definitiva, erigerlo a sistema completo ed autosufficiente, come ha fatto il nostro ordinamento. Alla valutazione – e perché no – alla valorizzazione di detto sistema, pur imperfetto in qualche sua parte, è dedicata la presente trattazione: in essa si è scelto di rinunziare, dandola per nota, a una trattazione istituzionale ed organica degli istituti e di percorrere il diritto successorio attraverso i temi generali di maggiore rilevanza e l’approfondimento di particolari nodi critici, quelli, cioè, che presentano la maggior quantità di dubbi interpretativi ma, sovente, offrono anche la soluzione “interna” a problemi che non di rado si tenta di risolvere facendo ricorso ad atti tra vivi di dubbia o incerta utilità. La trattazione è strutturata su due livelli. Il primo, comprende le problematiche generali e ricorrenti del diritto successorio, con particolare riguardo ai principi ispiratori ed ai valori tutelati, ed è diretto a dare una visione organica del sistema, evidenziandone, oltre che la stabilità, la completezza e l’autosufficienza che escludono l’esigenza di mutuare soluzioni esterne. Il secondo livello, di approfondimenti tematici, a mia cura ma di autori diversi, è dedicato agli argomenti che, pur senza pretese di esaustività, presentano le maggiori difficoltà applicative. Non sono trascurate le istanze di svecchiamento e di progettazione di un sistema di dimensione e di respiro europeo: ma le prime non possono comportare il superamento dei limiti posti a presidio delle regole di libertà e di responsabilità; le altre, possono tendere all’armonizzazione, ma nell’ambito delle specificità interne.
Diritto successorio. Temi e problemi. Vol. 1
FALZONE, MARIA GIOVANNA
2012-01-01
Abstract
Il complesso di valori, responsabilità, aspettative ed interessi che costituiscono la realtà quotidiana di ogni persona e che in un dato momento (diverso per ognuno e mai del tutto programmabile) si cristallizzano in un “patrimonio ereditario” destinato ad essere inserito, in tutto o in parte, nella realtà quotidiana di uno o più soggetti diversi, non è facilmente eludibile e non può essere realizzato attraverso interventi occasionali o con brevi segmenti di disciplina. Più semplice è, in definitiva, erigerlo a sistema completo ed autosufficiente, come ha fatto il nostro ordinamento. Alla valutazione – e perché no – alla valorizzazione di detto sistema, pur imperfetto in qualche sua parte, è dedicata la presente trattazione: in essa si è scelto di rinunziare, dandola per nota, a una trattazione istituzionale ed organica degli istituti e di percorrere il diritto successorio attraverso i temi generali di maggiore rilevanza e l’approfondimento di particolari nodi critici, quelli, cioè, che presentano la maggior quantità di dubbi interpretativi ma, sovente, offrono anche la soluzione “interna” a problemi che non di rado si tenta di risolvere facendo ricorso ad atti tra vivi di dubbia o incerta utilità. La trattazione è strutturata su due livelli. Il primo, comprende le problematiche generali e ricorrenti del diritto successorio, con particolare riguardo ai principi ispiratori ed ai valori tutelati, ed è diretto a dare una visione organica del sistema, evidenziandone, oltre che la stabilità, la completezza e l’autosufficienza che escludono l’esigenza di mutuare soluzioni esterne. Il secondo livello, di approfondimenti tematici, a mia cura ma di autori diversi, è dedicato agli argomenti che, pur senza pretese di esaustività, presentano le maggiori difficoltà applicative. Non sono trascurate le istanze di svecchiamento e di progettazione di un sistema di dimensione e di respiro europeo: ma le prime non possono comportare il superamento dei limiti posti a presidio delle regole di libertà e di responsabilità; le altre, possono tendere all’armonizzazione, ma nell’ambito delle specificità interne.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.