Lo sviluppo del pensiero psichiatrico e dei paradigmi interpretativi dei fenomeni della devianza tra Ottocento e Novecento si intersecano con il dibattito sulle istituzioni manicomiali considerate come la principale risposta al problema dal punto di vista pratico e sociale. Problemi di natura teorica si intrecciano con quelli pratici, la sofferenza del singolo si avviluppa nelle logiche del sistema sociale, i vari approcci, specie se assolutizzati, fanno emergere contraddizioni che rimandano a nuovi problemi; la “follia”, il patologico, l’a-normale affioranti nell’esperienza del soggetto rappresentano il punto di partenza e di confronto della ricerca scientifica, dell’intervento pratico e della riflessione sulla condizione umana. L’indagine può essere paragonata all’esplorazione di un arcipelago in cui ogni isola rimanda all’altra in un gioco sempre aperto; approdati su una lo sguardo si protende verso le altre e sollecita una nuova navigazione che lasciando alle spalle la sicurezza della terraferma permette di avvicinarsi ad un’altra isola, separata e nello stesso tempo collegata, dalle acque del mare. L’occhio può fissarsi su ciò che emerge ma può rivolgersi, anche costretto, verso ciò che è sommerso e che può ingenerare paura. La metafora può accompagnare ciascuno di noi nell’accostarci all’altro sia quando riteniamo che presenti i caratteri della normalità sia i segni dell’anormalità; nell’uno e nell’altro caso l’approdo è possibile al termine di una navigazione in-finita all’interno dell’arcipelago. La storia della follia attraversa l’arcipelago dell’umanità separando ed unendo, risolvendo problemi e ponendone dei nuovi, segnando ed abbattendo i confini tra normale e patologico ma soprattutto lanciando la sfida affinché intraprendiamo la navigazione che porti ad ascoltare e comprendere. Si tratta di un percorso in cui affiorano isole, mari e abissi sempre nuovi e sebbene consegnati alla storia, riemergono nell’attualità di un presente che naviga in questo arcipelago.

Nell'arcipelago della follia. Psichiatria, neurofisiologia e manicomi nell'Italia post-unitaria

BONGIORNO, VINCENZO
2013-01-01

Abstract

Lo sviluppo del pensiero psichiatrico e dei paradigmi interpretativi dei fenomeni della devianza tra Ottocento e Novecento si intersecano con il dibattito sulle istituzioni manicomiali considerate come la principale risposta al problema dal punto di vista pratico e sociale. Problemi di natura teorica si intrecciano con quelli pratici, la sofferenza del singolo si avviluppa nelle logiche del sistema sociale, i vari approcci, specie se assolutizzati, fanno emergere contraddizioni che rimandano a nuovi problemi; la “follia”, il patologico, l’a-normale affioranti nell’esperienza del soggetto rappresentano il punto di partenza e di confronto della ricerca scientifica, dell’intervento pratico e della riflessione sulla condizione umana. L’indagine può essere paragonata all’esplorazione di un arcipelago in cui ogni isola rimanda all’altra in un gioco sempre aperto; approdati su una lo sguardo si protende verso le altre e sollecita una nuova navigazione che lasciando alle spalle la sicurezza della terraferma permette di avvicinarsi ad un’altra isola, separata e nello stesso tempo collegata, dalle acque del mare. L’occhio può fissarsi su ciò che emerge ma può rivolgersi, anche costretto, verso ciò che è sommerso e che può ingenerare paura. La metafora può accompagnare ciascuno di noi nell’accostarci all’altro sia quando riteniamo che presenti i caratteri della normalità sia i segni dell’anormalità; nell’uno e nell’altro caso l’approdo è possibile al termine di una navigazione in-finita all’interno dell’arcipelago. La storia della follia attraversa l’arcipelago dell’umanità separando ed unendo, risolvendo problemi e ponendone dei nuovi, segnando ed abbattendo i confini tra normale e patologico ma soprattutto lanciando la sfida affinché intraprendiamo la navigazione che porti ad ascoltare e comprendere. Si tratta di un percorso in cui affiorano isole, mari e abissi sempre nuovi e sebbene consegnati alla storia, riemergono nell’attualità di un presente che naviga in questo arcipelago.
2013
978-88-548-6587-7
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