L’obiettivo del presente documento è quello di inquadrare gli interventi di sostegno, ossia gli interventi alternativi al rimborso dei depositanti, del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) nel contesto europeo, al fine di rilevare elementi di differenza o di somiglianza che possano essere utili per una riflessione sull’operatività degli stessi. Allo scopo, il lavoro rassegna e analizza la casistica dei principali paesi europei in tema di gestione delle crisi bancarie e dei ruoli assunti dai fondi di garanzia dei depositi. Da un punto di vista strutturale, si procede dapprima a richiamare il quadro normativo italiano in materia di gestione delle crisi, quindi a una breve disamina della regolamentazione comunitaria sul risanamento delle banche e la risoluzione, con focus specifico sull’insieme comune degli strumenti di risoluzione previsti e, tra questi, sulla banca ponte. Il documento propone un’analisi comparativa delle prassi operative in materia di gestione delle crisi e interventi di sostegno raccolte in sei principali paesi europei (Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna e Svizzera), che ha consentito di individuare gli elementi comuni, peculiari e distintivi dei diversi sistemi oggetto di indagine. In particolare, emerge il carattere più o meno recente delle riforme legislative in materia di risoluzione, adottate fondamentalmente sull’onda della crisi finanziaria e spesso a fronte di situazioni problematiche da gestire, in attesa dell’approvazione definitiva della BRRD a livello comunitario. Nel sintetizzare gli aspetti salienti del confronto, l’analisi comparativa distingue i profili relativi a: scelta dell’autorità di risoluzione, condizioni applicative degli strumenti, articolazione del processo decisionale e coinvolgimento del sistema di garanzia dei depositi, finanziamento della risoluzione, strumenti previsti e più frequentemente applicati in casi concreti di crisi. In linea generale, i poteri di risoluzione risultano assegnati all’autorità già incaricata della vigilanza prudenziale sulle banche, pur con la creazione di unità funzionalmente separate e con taluni eccezioni e specificità. La decisione di ricorrere alle misure di risoluzione è assunta nei vari paesi dall’autorità preposta e il coinvolgimento del sistema di garanzia dei depositi nel processo decisionale si riscontra in Francia, Germania e Spagna, dove peraltro è stato già creato un fondo di risoluzione.
La gestione delle crisi delle banche e i ruoli dei fondi di garanzia: casistica europea e inquadramento degli interventi di sostegno del FITD
De Lisa, R.
;
2014-01-01
Abstract
L’obiettivo del presente documento è quello di inquadrare gli interventi di sostegno, ossia gli interventi alternativi al rimborso dei depositanti, del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) nel contesto europeo, al fine di rilevare elementi di differenza o di somiglianza che possano essere utili per una riflessione sull’operatività degli stessi. Allo scopo, il lavoro rassegna e analizza la casistica dei principali paesi europei in tema di gestione delle crisi bancarie e dei ruoli assunti dai fondi di garanzia dei depositi. Da un punto di vista strutturale, si procede dapprima a richiamare il quadro normativo italiano in materia di gestione delle crisi, quindi a una breve disamina della regolamentazione comunitaria sul risanamento delle banche e la risoluzione, con focus specifico sull’insieme comune degli strumenti di risoluzione previsti e, tra questi, sulla banca ponte. Il documento propone un’analisi comparativa delle prassi operative in materia di gestione delle crisi e interventi di sostegno raccolte in sei principali paesi europei (Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna e Svizzera), che ha consentito di individuare gli elementi comuni, peculiari e distintivi dei diversi sistemi oggetto di indagine. In particolare, emerge il carattere più o meno recente delle riforme legislative in materia di risoluzione, adottate fondamentalmente sull’onda della crisi finanziaria e spesso a fronte di situazioni problematiche da gestire, in attesa dell’approvazione definitiva della BRRD a livello comunitario. Nel sintetizzare gli aspetti salienti del confronto, l’analisi comparativa distingue i profili relativi a: scelta dell’autorità di risoluzione, condizioni applicative degli strumenti, articolazione del processo decisionale e coinvolgimento del sistema di garanzia dei depositi, finanziamento della risoluzione, strumenti previsti e più frequentemente applicati in casi concreti di crisi. In linea generale, i poteri di risoluzione risultano assegnati all’autorità già incaricata della vigilanza prudenziale sulle banche, pur con la creazione di unità funzionalmente separate e con taluni eccezioni e specificità. La decisione di ricorrere alle misure di risoluzione è assunta nei vari paesi dall’autorità preposta e il coinvolgimento del sistema di garanzia dei depositi nel processo decisionale si riscontra in Francia, Germania e Spagna, dove peraltro è stato già creato un fondo di risoluzione.File | Dimensione | Formato | |
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