Nel vasto panorama delle patologie odontoiatriche in età pediatrica, le lesioni traumatiche che interessano la dentatura decidua e quella permanente (di seguito abbreviate con l’acronimo TDI) assumono un’incidenza rilevante, poiché riguardano il 25-30% della popolazione, con una certa variabilità a seconda della localizzazione territoriale, delle razze e dei parametri statistici considerati. Un’incidenza così elevata è la conseguenza di una chiara multifattorialità di tali lesioni. Non tutti gli eventi traumatici che interessano la cavità orale possono essere considerati prevedibili e prevenibili, si pensi che le cause più frequenti di traumatismo sono considerate, a tutte le latitudini, le cadute (falls) e le attività ludiche (playing), ma non è pensabile proibire ai bambini di giocare e socializzare. Contemporaneamente, tuttavia, esistono precisi marker anatomici che caratterizzano i bambini e gli adolescenti che con più facilità e con maggiore gravità subiranno gli esiti di tali eventi traumatici: tra questi prevalgono le seconde classi dentali di Angle e soprattutto gli overjetdentali aumentati (in particolare oltre i 5-6 mm), e proprio i soggetti portatori di tali anomalie dovrebbero essere precocemente intercettati e normalizzati terapeuticamente.

Traumatologia Dentoalveolare in Odontoiatria Pediatrica

SPINAS, ENRICO
2012-01-01

Abstract

Nel vasto panorama delle patologie odontoiatriche in età pediatrica, le lesioni traumatiche che interessano la dentatura decidua e quella permanente (di seguito abbreviate con l’acronimo TDI) assumono un’incidenza rilevante, poiché riguardano il 25-30% della popolazione, con una certa variabilità a seconda della localizzazione territoriale, delle razze e dei parametri statistici considerati. Un’incidenza così elevata è la conseguenza di una chiara multifattorialità di tali lesioni. Non tutti gli eventi traumatici che interessano la cavità orale possono essere considerati prevedibili e prevenibili, si pensi che le cause più frequenti di traumatismo sono considerate, a tutte le latitudini, le cadute (falls) e le attività ludiche (playing), ma non è pensabile proibire ai bambini di giocare e socializzare. Contemporaneamente, tuttavia, esistono precisi marker anatomici che caratterizzano i bambini e gli adolescenti che con più facilità e con maggiore gravità subiranno gli esiti di tali eventi traumatici: tra questi prevalgono le seconde classi dentali di Angle e soprattutto gli overjetdentali aumentati (in particolare oltre i 5-6 mm), e proprio i soggetti portatori di tali anomalie dovrebbero essere precocemente intercettati e normalizzati terapeuticamente.
2012
978-88-214-2896-8
Traumi dentari; Epidemiologia; Fratture di corona; Classificazioni; Prevenzione
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