Reading the vast essay writing that has analyzed the culture of the United States of America from all sides, the risk is to become schizophrenic. America seems to be everything and its opposite: progressive and reactionary, pacifist and imperialist, libertarian and authoritarian, optimistic and paranoid. How is it possible? The thesis of this book is that such an identity is based on space (not on time, as in Europe) and, above all, on two opposite representations of it: the first, deriving from the matrix of the frontier, is based on a continuous need for invention of new spatial dimensions in order to resolve conflicts; the second instead, based on the Puritan matrix, perceives empty space as the source of evil and therefore works obsessively to control it, catalog it, measure it. It is from the encounter-clash of these two worlds that an unique and exceptional imaginary materializes. It permeates politics (domestic and foreign), social relations, technological development, economic strategy, and new media.

Se si legge la sterminata saggistica che ha scandagliato da ogni parte la cultura degli Stati Uniti d'America si rischia di diventare schizofrenici. L'America sembra essere tutto e il contrario di tutto: progressiva e reazionaria, pacifista e imperialista, libertaria e autoritaria, ottimista e paranoica. Come è possibile? La tesi di questo libro è che una simile identità si fonda sullo spazio (non sul tempo, come in Europa) e, soprattutto, su due rappresentazioni opposte di esso: la prima, derivante dalla matrice della frontiera, vive sulla continua necessità di invenzione di nuove dimensioni spaziali allo scopo di risolvere i conflitti; la seconda invece, basata sulla matrice puritana, percepisce lo spazio vuoto come fonte del male e dunque opera ossessivamente per controllarlo, catalogarlo, misurarlo. È dall'incontro-scontro di questi due mondi che si concretizza quell'inconfondibile ed eccezionale immaginario che tutti oggi sappiamo immediatamente riconoscere, solo guardando un film o una serie televisiva, sfogliando le pagine di un fumetto o giocando con un videogame. Esso permea la politica (interna ed estera), le relazioni sociali, lo sviluppo tecnologico, la strategia economica, persino i nuovi media e il mondo del web

Spazi (s)confinati. Puritanesimo e frontiera nell'immaginario americano

ILARDI, EMILIANO
2015-01-01

Abstract

Reading the vast essay writing that has analyzed the culture of the United States of America from all sides, the risk is to become schizophrenic. America seems to be everything and its opposite: progressive and reactionary, pacifist and imperialist, libertarian and authoritarian, optimistic and paranoid. How is it possible? The thesis of this book is that such an identity is based on space (not on time, as in Europe) and, above all, on two opposite representations of it: the first, deriving from the matrix of the frontier, is based on a continuous need for invention of new spatial dimensions in order to resolve conflicts; the second instead, based on the Puritan matrix, perceives empty space as the source of evil and therefore works obsessively to control it, catalog it, measure it. It is from the encounter-clash of these two worlds that an unique and exceptional imaginary materializes. It permeates politics (domestic and foreign), social relations, technological development, economic strategy, and new media.
2015
9788872857908
Se si legge la sterminata saggistica che ha scandagliato da ogni parte la cultura degli Stati Uniti d'America si rischia di diventare schizofrenici. L'America sembra essere tutto e il contrario di tutto: progressiva e reazionaria, pacifista e imperialista, libertaria e autoritaria, ottimista e paranoica. Come è possibile? La tesi di questo libro è che una simile identità si fonda sullo spazio (non sul tempo, come in Europa) e, soprattutto, su due rappresentazioni opposte di esso: la prima, derivante dalla matrice della frontiera, vive sulla continua necessità di invenzione di nuove dimensioni spaziali allo scopo di risolvere i conflitti; la seconda invece, basata sulla matrice puritana, percepisce lo spazio vuoto come fonte del male e dunque opera ossessivamente per controllarlo, catalogarlo, misurarlo. È dall'incontro-scontro di questi due mondi che si concretizza quell'inconfondibile ed eccezionale immaginario che tutti oggi sappiamo immediatamente riconoscere, solo guardando un film o una serie televisiva, sfogliando le pagine di un fumetto o giocando con un videogame. Esso permea la politica (interna ed estera), le relazioni sociali, lo sviluppo tecnologico, la strategia economica, persino i nuovi media e il mondo del web
America; Imaginary; Puritanism; Frontier
America; Immaginario; Puritanesimo; Frontiera
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