Il volume cerca di illuminare e spiegare le discrepanze tra la realtà della politica sociale fascista in ambito coloniale e la rappresentazione di essa attraverso la propaganda. Appare infatti rilevante sottolineare come la propaganda oltre che essere uno strumento di persuasione utilizzato dal governo fascista per diffondere tra gli italiani un certo modo di vedere e interpretare le vicende del mondo attraverso il filtro dell’ideologia di regime, fosse anche uno strumento che, consapevolmente o meno, costruiva il carattere del fascismo e degli italiani, mettendo in risalto quali caratteristiche dovevano essere accettate e quali atteggiamenti erano invece da censurare. Per cercare di raggiungere il suo obiettivo, il lavoro descrive e analizza come il colonialismo fascista è stato rappresentato attraverso diversi punti di vista: i diari di viaggio di una turista britannica, i filmati dell’Istituto Luce, la propaganda coloniale nella Libia occupata. Queste rappresentazioni sono state poste successivamente in relazione con le politiche attuate in colonia per verificare quanta di quella costruzione discorsiva effettivamente sia stata tradotta in politica attuata dal fascismo nelle colonie, e quanta invece costituisse soltanto una parte della complessa e articolata retorica coloniale, genericamente definita come propaganda.
Mare Nostrum. Il colonialismo fascista tra realtà e rappresentazione
Pes, Alessandro
2012-01-01
Abstract
Il volume cerca di illuminare e spiegare le discrepanze tra la realtà della politica sociale fascista in ambito coloniale e la rappresentazione di essa attraverso la propaganda. Appare infatti rilevante sottolineare come la propaganda oltre che essere uno strumento di persuasione utilizzato dal governo fascista per diffondere tra gli italiani un certo modo di vedere e interpretare le vicende del mondo attraverso il filtro dell’ideologia di regime, fosse anche uno strumento che, consapevolmente o meno, costruiva il carattere del fascismo e degli italiani, mettendo in risalto quali caratteristiche dovevano essere accettate e quali atteggiamenti erano invece da censurare. Per cercare di raggiungere il suo obiettivo, il lavoro descrive e analizza come il colonialismo fascista è stato rappresentato attraverso diversi punti di vista: i diari di viaggio di una turista britannica, i filmati dell’Istituto Luce, la propaganda coloniale nella Libia occupata. Queste rappresentazioni sono state poste successivamente in relazione con le politiche attuate in colonia per verificare quanta di quella costruzione discorsiva effettivamente sia stata tradotta in politica attuata dal fascismo nelle colonie, e quanta invece costituisse soltanto una parte della complessa e articolata retorica coloniale, genericamente definita come propaganda.File | Dimensione | Formato | |
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