I moti rivoluzionari che portarono all'unità d'Italia determinarono la fuga dai regimi reazionari di numerosi patrioti. La Reggenza di Tunisi fu scelta come terra d'asilo in quanto consentiva di non essere lontani dagli avvenimenti della Penisola e garantiva reti di amicizie e di solidarietà ben consolidate. Nel maggio del 1835, in seguito al fallimento dell'insurrezione di Genova, Garibaldi si diresse a Tunisi, come membro dell'equipaggio della fregata Eussenie, varata a Marsiglia per la flotta del beÿ Hussein ben Mahmud. In Tunisia, Giuseppe Garibaldi frequentò la collettività italiana e contribuì a diffondervi gli ideali di riscatto nazionale. Una seconda volta, dopo gli avvenimenti della Repubblica romana, anche a motivo dell'ospitalità e dei favori ricevuti dagli esuli più noti della collettività italiana, Garibaldi, esule e braccato dagli austriaci, scelse come luogo di esilio la Tunisia .
Garibaldi e la Tunisia
CONTINIELLO, GIUSEPPE MARIA MICHELE
2010-01-01
Abstract
I moti rivoluzionari che portarono all'unità d'Italia determinarono la fuga dai regimi reazionari di numerosi patrioti. La Reggenza di Tunisi fu scelta come terra d'asilo in quanto consentiva di non essere lontani dagli avvenimenti della Penisola e garantiva reti di amicizie e di solidarietà ben consolidate. Nel maggio del 1835, in seguito al fallimento dell'insurrezione di Genova, Garibaldi si diresse a Tunisi, come membro dell'equipaggio della fregata Eussenie, varata a Marsiglia per la flotta del beÿ Hussein ben Mahmud. In Tunisia, Giuseppe Garibaldi frequentò la collettività italiana e contribuì a diffondervi gli ideali di riscatto nazionale. Una seconda volta, dopo gli avvenimenti della Repubblica romana, anche a motivo dell'ospitalità e dei favori ricevuti dagli esuli più noti della collettività italiana, Garibaldi, esule e braccato dagli austriaci, scelse come luogo di esilio la Tunisia .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.