La filosofia del linguaggio ha attuato a partire dagli anni ´50 una svolta pragmatica abbandonando l´idea che il soggetto conoscendo la realtà esterna ne acquisisca una immagine interiore adeguata. Tale idea che considera il linguaggio una facoltà in grado di fornire una rappresentazione speculare dei fatti e quindi della natura attraverso le proposizioni elementari, ha il limite di ridurre il pensiero e la comunicazione a mera funzione descrittiva, trascurandone il carattere pubblico, interpersonale e condivisibile. Abbracciare una concezione prativa del linguaggio e del pensiero permette di soffermarsi sulla natura relazionale dell´agire. Se è vero che l´apprendimento i un linguaggio ci consente di accedere ad una comunità, esso ci permette anche d partecipare a quel gioco sociale i dare e fornire ragioni giustificazioni che, secondo la tesi difesa in questo libro, è alla base della costituzione dell´insieme di certezze condivise che siamo soliti chiamare verità.
Condivisione ed impegno. Linguaggio, pratica e riconoscimento in Brandom, Hegel e Heidegger
SEDDONE, GUIDO
2006-01-01
Abstract
La filosofia del linguaggio ha attuato a partire dagli anni ´50 una svolta pragmatica abbandonando l´idea che il soggetto conoscendo la realtà esterna ne acquisisca una immagine interiore adeguata. Tale idea che considera il linguaggio una facoltà in grado di fornire una rappresentazione speculare dei fatti e quindi della natura attraverso le proposizioni elementari, ha il limite di ridurre il pensiero e la comunicazione a mera funzione descrittiva, trascurandone il carattere pubblico, interpersonale e condivisibile. Abbracciare una concezione prativa del linguaggio e del pensiero permette di soffermarsi sulla natura relazionale dell´agire. Se è vero che l´apprendimento i un linguaggio ci consente di accedere ad una comunità, esso ci permette anche d partecipare a quel gioco sociale i dare e fornire ragioni giustificazioni che, secondo la tesi difesa in questo libro, è alla base della costituzione dell´insieme di certezze condivise che siamo soliti chiamare verità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.