Parlare di “letteratura sarda” è un’operazione assai complessa, non solo per le questioni legate alle diverse lingue ˗ sardo, italiano, spagnolo ˗ in cui la produzione scrittoria e letteraria isolana si è espressa, ma anche per la problematicità del suo paradigma eccentrico ed eteroclito. La stessa esistenza di una letteratura sarda è stata spesso messa in discussione, poiché essa viene percepita ora come un’appendice regionale della letteratura italiana, ora di quella spagnola, ora come manifestazione letteraria dialettale e locale. La produzione poetica e narrativa della Sardegna testimonia invece, fin dal Medioevo, la complessità e la ricchezza degli stimoli che provengono all’Isola e dall’Isola, certo soggetta a influenze, e controllo politico, di provenienza diversa (pisana e genovese, aragonese e spagnola, piemontese e italiana), ma non per questo priva della propria peculiare identità e del suo continuo interrogarsi su se stessa e alla ricerca di sé, nel confronto con le letterature e lingue altre con cui si è trovata in contatto. Il problema della letteratura sarda, non inquadrabile all’interno di un processo culturale omogeneo e unitario, e tantomeno nei paradigmi tradizionali che ambiscono ad annullare l’apporto costitutivo della “diversità”, viene proposto in questo volume come oggetto di riflessione, al crocevia tra diversi angoli di osservazione e attraverso un percorso che si snoda dalle prime attestazioni scrittorie medioevali fino alla narrativa contemporanea.

Questioni di letteratura sarda. Un paradigma da definire

SERRA, PATRIZIA MARIA
2012-01-01

Abstract

Parlare di “letteratura sarda” è un’operazione assai complessa, non solo per le questioni legate alle diverse lingue ˗ sardo, italiano, spagnolo ˗ in cui la produzione scrittoria e letteraria isolana si è espressa, ma anche per la problematicità del suo paradigma eccentrico ed eteroclito. La stessa esistenza di una letteratura sarda è stata spesso messa in discussione, poiché essa viene percepita ora come un’appendice regionale della letteratura italiana, ora di quella spagnola, ora come manifestazione letteraria dialettale e locale. La produzione poetica e narrativa della Sardegna testimonia invece, fin dal Medioevo, la complessità e la ricchezza degli stimoli che provengono all’Isola e dall’Isola, certo soggetta a influenze, e controllo politico, di provenienza diversa (pisana e genovese, aragonese e spagnola, piemontese e italiana), ma non per questo priva della propria peculiare identità e del suo continuo interrogarsi su se stessa e alla ricerca di sé, nel confronto con le letterature e lingue altre con cui si è trovata in contatto. Il problema della letteratura sarda, non inquadrabile all’interno di un processo culturale omogeneo e unitario, e tantomeno nei paradigmi tradizionali che ambiscono ad annullare l’apporto costitutivo della “diversità”, viene proposto in questo volume come oggetto di riflessione, al crocevia tra diversi angoli di osservazione e attraverso un percorso che si snoda dalle prime attestazioni scrittorie medioevali fino alla narrativa contemporanea.
2012
978-88-204-1071-1
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