Il lavoro in esame propone una accurata analisi degli articoli della legge 17 ottobre, n. 280 relativi al riparto di giurisdizione: sportiva, ordinaria e amministrativa. Si sono analizzate alcune problematiche sollevate dalla legge in questione, in particolare: se la previsione di una nuova ipotesi di giurisdizione esclusiva sia in linea con l'orientamento espresso dalla Corte Costituzionale; il ruolo della Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo Sport; la natura giuridica delle federazioni sportive e la relativa problematica sull'agire o meno in via autoritativa da parte delle federazioni in relazione alla validità delle clausole compromissorie contenute nei relativi statuti. Si sono riportate le perplessità e i commenti della migliore dottrina e le pronunce giurisprudenziali ritenute più significative in merito alle problematiche affrontate. Si è voluto constatare, in merito alla "riasserita" autonomia dell'ordinamento sportivo, se ancora si possa parlare di autonomia dell'ordinamento sportivo alla luce dei grossi interessi economici che ruotano intorno alle più importanti manifestazioni sportive e se l'ordinamento sportivo abbia approntato o meno un sistema di giustizia che offra sufficienti garanzie da renderlo effettivamente autosufficiente rispetto ai possibili interventi dei giudici statali.
La giustizia sportiva. La legge280/2003 e successivi orientamenti giurisprudenziali.
SANNA, ELISABETTA
2007-01-01
Abstract
Il lavoro in esame propone una accurata analisi degli articoli della legge 17 ottobre, n. 280 relativi al riparto di giurisdizione: sportiva, ordinaria e amministrativa. Si sono analizzate alcune problematiche sollevate dalla legge in questione, in particolare: se la previsione di una nuova ipotesi di giurisdizione esclusiva sia in linea con l'orientamento espresso dalla Corte Costituzionale; il ruolo della Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo Sport; la natura giuridica delle federazioni sportive e la relativa problematica sull'agire o meno in via autoritativa da parte delle federazioni in relazione alla validità delle clausole compromissorie contenute nei relativi statuti. Si sono riportate le perplessità e i commenti della migliore dottrina e le pronunce giurisprudenziali ritenute più significative in merito alle problematiche affrontate. Si è voluto constatare, in merito alla "riasserita" autonomia dell'ordinamento sportivo, se ancora si possa parlare di autonomia dell'ordinamento sportivo alla luce dei grossi interessi economici che ruotano intorno alle più importanti manifestazioni sportive e se l'ordinamento sportivo abbia approntato o meno un sistema di giustizia che offra sufficienti garanzie da renderlo effettivamente autosufficiente rispetto ai possibili interventi dei giudici statali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.