La condizione giuridica dello straniero è il perno di un quadro normativo sempre più complesso che condiziona le scelte dei legislatori nazionali in materia di politiche migratorie. Lo statuto del non cittadino registra un trend fortemente negativo dei livelli di tutela che tende ad attestare la convergenza di un atteggiamento degli Stati più propenso ad un mero recepimento e applicazione di norme adottate a livello internazionale e comunitario piuttosto che alla valorizzazione e all’attuazione di diritti costituzionalmente garantiti Una comparazione con la legislazione francese in materia di immigrazione offre l’opportunità di verificare se, in presenza di un differente contesto storico e normativo, la disciplina sulla condizione giuridica del non cittadino subisca o meno gli stessi irrigidimenti previsti per la tutela dei diritti degli stranieri in condizione di irregolarità di soggiorno, e se la linea restrittiva adottata in Italia con la legge Bossi Fini trovi riscontro anche in un Paese come la Francia, in cui la normativa risulta più risalente nel tempo. L’andamento negativo del trend è confermato, anche dall’analisi della disciplina sul diritto di asilo in Francia e in Italia, quale importante fattispecie all’interno del più vasto ambito del trattamento degli stranieri che consente di tutelare determinate categorie di soggetti che necessitano di una protezione non garantita nel loro Stato di appartenenza. L’evoluzione delle norme internazionali e nazionali in materia di asilo è caratterizzata da un regime derogatorio rispetto alle norme sull’immigrazione rivolte alla generalità degli stranieri immigrati in quanto delinea uno status personale più favorevole e un trattamento giuridico speciale, non sempre in grado di rispondere alle crescenti richieste di tutela dei rifugiati, in bilico tra due opposte esigenze di protezione umanitaria e rispetto delle prerogative statali di sovranità territoriale. Nel tracciare dei profili di comparazione tra il modello italiano e quello francese in riferimento ai diritti sociali fondamentali si evidenziano i tratti comuni e gli aspetti di differenziazione che caratterizzano le scelte operate nei singoli ordinamenti, sottolineando come la condizione giuridica dello straniero sia influenzata dalle politiche migratorie che rappresentano la “cartina al tornasole” del grado di democraticità e della potenzialità inclusiva di una moderna società multiculturale. Ad un elevato grado di accoglienza non sempre corrisponde una normativa che assicuri la fruizione effettiva dei diritti sociali e questo vale con particolare riferimento al diritto all’istruzione e alla tutela della salute dello straniero.
La condizione giuridica dello straniero nell’ordinamento italiano e francese.
PILIA, RITA
2014-01-01
Abstract
La condizione giuridica dello straniero è il perno di un quadro normativo sempre più complesso che condiziona le scelte dei legislatori nazionali in materia di politiche migratorie. Lo statuto del non cittadino registra un trend fortemente negativo dei livelli di tutela che tende ad attestare la convergenza di un atteggiamento degli Stati più propenso ad un mero recepimento e applicazione di norme adottate a livello internazionale e comunitario piuttosto che alla valorizzazione e all’attuazione di diritti costituzionalmente garantiti Una comparazione con la legislazione francese in materia di immigrazione offre l’opportunità di verificare se, in presenza di un differente contesto storico e normativo, la disciplina sulla condizione giuridica del non cittadino subisca o meno gli stessi irrigidimenti previsti per la tutela dei diritti degli stranieri in condizione di irregolarità di soggiorno, e se la linea restrittiva adottata in Italia con la legge Bossi Fini trovi riscontro anche in un Paese come la Francia, in cui la normativa risulta più risalente nel tempo. L’andamento negativo del trend è confermato, anche dall’analisi della disciplina sul diritto di asilo in Francia e in Italia, quale importante fattispecie all’interno del più vasto ambito del trattamento degli stranieri che consente di tutelare determinate categorie di soggetti che necessitano di una protezione non garantita nel loro Stato di appartenenza. L’evoluzione delle norme internazionali e nazionali in materia di asilo è caratterizzata da un regime derogatorio rispetto alle norme sull’immigrazione rivolte alla generalità degli stranieri immigrati in quanto delinea uno status personale più favorevole e un trattamento giuridico speciale, non sempre in grado di rispondere alle crescenti richieste di tutela dei rifugiati, in bilico tra due opposte esigenze di protezione umanitaria e rispetto delle prerogative statali di sovranità territoriale. Nel tracciare dei profili di comparazione tra il modello italiano e quello francese in riferimento ai diritti sociali fondamentali si evidenziano i tratti comuni e gli aspetti di differenziazione che caratterizzano le scelte operate nei singoli ordinamenti, sottolineando come la condizione giuridica dello straniero sia influenzata dalle politiche migratorie che rappresentano la “cartina al tornasole” del grado di democraticità e della potenzialità inclusiva di una moderna società multiculturale. Ad un elevato grado di accoglienza non sempre corrisponde una normativa che assicuri la fruizione effettiva dei diritti sociali e questo vale con particolare riferimento al diritto all’istruzione e alla tutela della salute dello straniero.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
La condizione giuridica dello straniero nell'ordinamento italiano e francese.pdf
Solo gestori archivio
Tipologia:
versione editoriale (VoR)
Dimensione
520.01 kB
Formato
Adobe PDF
|
520.01 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.