La produzione di piani strategici nelle città della Sardegna è parte di un esperimento governativo che, assumendo le regioni dell'Italia Meridionale come laboratori di pratiche di coesione territoriale, mira a diffondere e codificare le attività di governance e a migliorare i processi di pianificazione partecipata. L'obiettivo della monografia è indagare la peculiarità dell'esperienza sarda nel contesto nazionale e internazionale, sulla base della premessa per cui nel caso isolano la stagione della pianificazione strategica non si è avviata con un approccio “volontaristico” nei confronti dei percorsi progettuali, attraverso forme spontanee di collaborazione tra gli attori locali, ma come adempimento sostenuto dal governo centrale, con risorse specificamente dedicate, secondo procedure e tempi definiti. Nel volume, sulla scorta di un' ampia ricognizione documentale su scala nazionale e di una ricerca sul campo condotta in cinque contesti urbani sardi (Cagliari, Sassari, Quartu Sant'Elena, Alghero e Carbonia), sono messi in rilievo la portata e i limiti di questo approccio, attraverso la ricostruzione dei processi che hanno portato all'elaborazione di un elevato numero di piani strategici, e viene proposto e testato un sistema di indicatori utili per valutarne l'efficacia. Il confronto tra l'esperienza sarda e lo stato dell'arte della pianificazione strategica in Italia suggerisce alcune piste di riflessione sulle principali questioni ancora aperte nella prospettiva della ricerca di un equilibrio sostenibile tra strategie di government top-down e impulsi di governance bottom-up.

Piani strategici: questioni di valutazione. Riflessioni ed esperienze in Sardegna

COIS, ESTER;GARAU, CHIARA
2013-01-01

Abstract

La produzione di piani strategici nelle città della Sardegna è parte di un esperimento governativo che, assumendo le regioni dell'Italia Meridionale come laboratori di pratiche di coesione territoriale, mira a diffondere e codificare le attività di governance e a migliorare i processi di pianificazione partecipata. L'obiettivo della monografia è indagare la peculiarità dell'esperienza sarda nel contesto nazionale e internazionale, sulla base della premessa per cui nel caso isolano la stagione della pianificazione strategica non si è avviata con un approccio “volontaristico” nei confronti dei percorsi progettuali, attraverso forme spontanee di collaborazione tra gli attori locali, ma come adempimento sostenuto dal governo centrale, con risorse specificamente dedicate, secondo procedure e tempi definiti. Nel volume, sulla scorta di un' ampia ricognizione documentale su scala nazionale e di una ricerca sul campo condotta in cinque contesti urbani sardi (Cagliari, Sassari, Quartu Sant'Elena, Alghero e Carbonia), sono messi in rilievo la portata e i limiti di questo approccio, attraverso la ricostruzione dei processi che hanno portato all'elaborazione di un elevato numero di piani strategici, e viene proposto e testato un sistema di indicatori utili per valutarne l'efficacia. Il confronto tra l'esperienza sarda e lo stato dell'arte della pianificazione strategica in Italia suggerisce alcune piste di riflessione sulle principali questioni ancora aperte nella prospettiva della ricerca di un equilibrio sostenibile tra strategie di government top-down e impulsi di governance bottom-up.
2013
978-88-422-2293-4
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