Capita sempre più spesso che la scienza provi a spiegare tanto le relazioni tra l'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande quanto la sostanziale unicità di spazio e tempo, eppure accade perfino nella nostra esperienza quotidiana, che luoghi ed eventi condensino "micro" e "macro", globale e locale. Questo è il caso dell'isola di Santo Stefano nell'arcipelago di La Maddalena, la quale sarebbe stata poco più di uno scoglio del Mediterraneo, se non fosse per un curioso scherzo della storia che ne ha fatto un nodo di una rete invisibile ma potente di scala planetaria. L'occupazione militare ha impedito a lungo che l'Isola potesse essere coinvolta dalle speculazioni che hanno investito gran parte della costa gallurese, ciò consente di immaginarne un ruolo diverso, sia da quello che ha avuto in passato sia da quello dell'isola-città che la fronteggia. I ragionamenti e le prime ipotesi progettuali che hanno visto gli autori a vario titolo coinvolti, sono raccolte in questo volume allo scopo di aprire, se ancora possibile, un dibattito sul futuro dell'isola ora che le condizioni internazionali appaiono più favorevoli. I Laboratori di progettazione che la Facoltà di Architettura di Cagliari ha condotto sull'isola, così come il processo di adeguamento del Piano Urbanistico Comunale al Piano Paesaggistico Regionale, costituiscono importanti occasioni di riflessione e produzione di strategie per il governo di questa mutazione. Sebbene il processo di dismissione possa ancora apparire lungo è obbligo del progetto guardare avanti, emergere dalla palude dei segreti che hanno condannato l'isola a questa invisibilità con un periscopio intellettuale che possa indicare la nuova direzione da prendere.
Santo Stefano a La Maddalena PEACEKEEPING DESIGN STRATEGIES
CHIRI, GIOVANNI MARCO;DESSI', SABRINA
2009-01-01
Abstract
Capita sempre più spesso che la scienza provi a spiegare tanto le relazioni tra l'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande quanto la sostanziale unicità di spazio e tempo, eppure accade perfino nella nostra esperienza quotidiana, che luoghi ed eventi condensino "micro" e "macro", globale e locale. Questo è il caso dell'isola di Santo Stefano nell'arcipelago di La Maddalena, la quale sarebbe stata poco più di uno scoglio del Mediterraneo, se non fosse per un curioso scherzo della storia che ne ha fatto un nodo di una rete invisibile ma potente di scala planetaria. L'occupazione militare ha impedito a lungo che l'Isola potesse essere coinvolta dalle speculazioni che hanno investito gran parte della costa gallurese, ciò consente di immaginarne un ruolo diverso, sia da quello che ha avuto in passato sia da quello dell'isola-città che la fronteggia. I ragionamenti e le prime ipotesi progettuali che hanno visto gli autori a vario titolo coinvolti, sono raccolte in questo volume allo scopo di aprire, se ancora possibile, un dibattito sul futuro dell'isola ora che le condizioni internazionali appaiono più favorevoli. I Laboratori di progettazione che la Facoltà di Architettura di Cagliari ha condotto sull'isola, così come il processo di adeguamento del Piano Urbanistico Comunale al Piano Paesaggistico Regionale, costituiscono importanti occasioni di riflessione e produzione di strategie per il governo di questa mutazione. Sebbene il processo di dismissione possa ancora apparire lungo è obbligo del progetto guardare avanti, emergere dalla palude dei segreti che hanno condannato l'isola a questa invisibilità con un periscopio intellettuale che possa indicare la nuova direzione da prendere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.