L'importanza dell'Egitto va considerata in un quadro complessivo di tipo economico, commerciale e, più in generale, geopolitico in cui hanno un ruolo chiave Alessandria a nord, in ambito mediterraneo, e Suez a sud, in direzione del porto di èedda, dell'oceano indiano e della costa orientale dell'Africa. Una analisi quantitativa dei documenti conservati nei Registri degli Affari Importanti (Muhimme Defterleri) permette di affermare che, oltre alla capitale, in linea di massima, i centri egiziani più frequentemente citati sono proprio Alessandria (iskanderiyye) e Suez (Suveys). La sovranità degli ottomani sull'Egitto nel 1517 consentì al sultano - per così dire - di ereditare dai Mamelucchi il compito di protettore di Mecca e Medina (khadim al-hararnayn); il sultano si pose virtualmente di fronte all'intero mondo dell'Islam come la massima autorità politica islamica3. Egli divenne colui che esprime politicamente e ideologicamente la solidarietà islamica, alimentata anche dalla retorica del sihàda. L'espansione verso l'oceano Indiano e il controllo diretto della via delle spezie sono altri due fattori chiave che permettono di comprendere quale fosse il ruolo effettivo dell'Egitto nel disegno geopolitico complessivo degli ottomanis. A partire dai successori di siileyman, in particorare con Murat III (1574-95), il sovrano ottomano si fregia, tra gli altri, dei titoli di "sultano e padiqah del Mar Bianco, del Mar Nero e del Mar Rosso" (sultan ve padiEah Ak Denizve Kara Denizve Derya-i Kulzwnun Bahrl). Resta tuttora irrisolta e aperta al dibattito la questione sul significato del titolo di "sultano del Mar Rosso"; non è chiaro, cioè, se indicasse l'esistenza di un progetto di egemonia sui mari meridionali.

L’Importanza geostrategica dell’Egitto secondo un documento absburgico del XVI secolo

MELIS, NICOLA
2007-01-01

Abstract

L'importanza dell'Egitto va considerata in un quadro complessivo di tipo economico, commerciale e, più in generale, geopolitico in cui hanno un ruolo chiave Alessandria a nord, in ambito mediterraneo, e Suez a sud, in direzione del porto di èedda, dell'oceano indiano e della costa orientale dell'Africa. Una analisi quantitativa dei documenti conservati nei Registri degli Affari Importanti (Muhimme Defterleri) permette di affermare che, oltre alla capitale, in linea di massima, i centri egiziani più frequentemente citati sono proprio Alessandria (iskanderiyye) e Suez (Suveys). La sovranità degli ottomani sull'Egitto nel 1517 consentì al sultano - per così dire - di ereditare dai Mamelucchi il compito di protettore di Mecca e Medina (khadim al-hararnayn); il sultano si pose virtualmente di fronte all'intero mondo dell'Islam come la massima autorità politica islamica3. Egli divenne colui che esprime politicamente e ideologicamente la solidarietà islamica, alimentata anche dalla retorica del sihàda. L'espansione verso l'oceano Indiano e il controllo diretto della via delle spezie sono altri due fattori chiave che permettono di comprendere quale fosse il ruolo effettivo dell'Egitto nel disegno geopolitico complessivo degli ottomanis. A partire dai successori di siileyman, in particorare con Murat III (1574-95), il sovrano ottomano si fregia, tra gli altri, dei titoli di "sultano e padiqah del Mar Bianco, del Mar Nero e del Mar Rosso" (sultan ve padiEah Ak Denizve Kara Denizve Derya-i Kulzwnun Bahrl). Resta tuttora irrisolta e aperta al dibattito la questione sul significato del titolo di "sultano del Mar Rosso"; non è chiaro, cioè, se indicasse l'esistenza di un progetto di egemonia sui mari meridionali.
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