La celebrazione dei 60 anni di vita della Costituzione e dello Statuto speciale per la Sardegna rappresenta un’occasione propizia per interrogarsi sull’odierno rapporto tra i due atti costituzionali. Rappresenta, in particolare, un’utile occasione per riflettere sul significato della specialità oggi, se cioè essa continui ad essere foriera di effettive condizioni di favore come lo era stata 60 anni fa. Nessuno dubita che l’introduzione della specialità e la conseguente approvazione degli Statuti di autonomia siano state preziosi e insostituibili strumenti di sviluppo e di crescita. In quel contesto storico, la specialità ha sicuramente rappresentato la possibilità di utilizzare strumenti derogatori rispetto alla Costituzione italiana che hanno consentito alla Sardegna di crescere rapidamente e, grazie a categorie giuridiche peculiari che meglio si adattassero alle sue esigenze, adottare opportune politiche di sviluppo. Eppure questa iniziale situazione di effettivo vantaggio delle regioni speciali rispetto a quelle ordinarie si è presto affievolita. Il capitolo affronta il crescente distacco tra le regioni ordinarie e quelle speciali in relazione delle innovazioni ordinamentali introdotte con le leggi “Bassanini” e con la legge costituzionale n. 3 del 2001, ponendo in relazione il paradossale rapporto tra garanzie della specialità e specialità stessa.
La specialità al rovescio, in Deplano R. (a cura di) i, Carocci 2008
COINU, GIOVANNI
2008-01-01
Abstract
La celebrazione dei 60 anni di vita della Costituzione e dello Statuto speciale per la Sardegna rappresenta un’occasione propizia per interrogarsi sull’odierno rapporto tra i due atti costituzionali. Rappresenta, in particolare, un’utile occasione per riflettere sul significato della specialità oggi, se cioè essa continui ad essere foriera di effettive condizioni di favore come lo era stata 60 anni fa. Nessuno dubita che l’introduzione della specialità e la conseguente approvazione degli Statuti di autonomia siano state preziosi e insostituibili strumenti di sviluppo e di crescita. In quel contesto storico, la specialità ha sicuramente rappresentato la possibilità di utilizzare strumenti derogatori rispetto alla Costituzione italiana che hanno consentito alla Sardegna di crescere rapidamente e, grazie a categorie giuridiche peculiari che meglio si adattassero alle sue esigenze, adottare opportune politiche di sviluppo. Eppure questa iniziale situazione di effettivo vantaggio delle regioni speciali rispetto a quelle ordinarie si è presto affievolita. Il capitolo affronta il crescente distacco tra le regioni ordinarie e quelle speciali in relazione delle innovazioni ordinamentali introdotte con le leggi “Bassanini” e con la legge costituzionale n. 3 del 2001, ponendo in relazione il paradossale rapporto tra garanzie della specialità e specialità stessa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.