Vengono riportati i primi risultati della campagna oceanografica PALEOCLIGE 1999 (Paleoclimatologia e Paleogeografia) basata su acquisizione di profili sismici in alta risoluzione Sub Bottom Profiler-Chirp. La spedizione e stata effettuata nell'estate 1999 nell'area delle Bocche di Bonifacio e all'interno del Parco Nazionale di La Maddalena utilizzando la motovedetta MVCP452 della Guardia Costiera. II posizionamento GPS differenziale è stato effettuato dai tecnici dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste (OGS), contemporaneamente sono stati acquisiti dati sedimentologici mediante benna e immersioni subacquee utilizzando i mezzi della BLON (Base Logistica Operativa Navale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna). La presente nota, anche mediante il supporto di un poster, illustra le caratteristiche sismostratigrafiche dei sedimenti di fondo dell' intera area investigata. L' interpretazione delle linee sismiche consente di riconoscere sequenze sedimentarie poggianti su un basamento acustico, corrispondente al basamento cristallino sardo, strutturato durante l'orogenesi Ercinica. Esso risulta sempre ben risolto e caratterizzato da un andamento molto irregolare con presenza di depressioni tra gli alti strutturali che hanno consentito la formazione di bacini di riempimento sedimentario. Al di sopra del basamento, dal basso verso l'alto, si osservano delle sequenze sedimentarie sia stratificate che caotiche di probabile origine continentale e delle sequenze sedimentarie di origine marina. Queste sono caratterizzate da spessori variabili da meno di un metro a più di 30 m. Gli orizzonti sono in alcune zone suborizzontali e subparalleli tra loro, in altre mancano di continuità laterale e formano delle lenti sedimentarie. E' stata inoltre rilevata la presenza di incisioni in corrispondenza del fondo mare e all'interno delle sequenze sedimentarie, interpretabili come paleoalvei fluviali. Vi sono inoltre corpi sedimentari (mound) caratterizzati da una geometria interna "hummocky". Le successioni stratigrafiche sono compatibili con gli eventi paleoambientali e paleoclimatici riferibili alla finestra temporale Pleistocene-Olocene. Queste testimonianze sono inquadrabili nella fase del minimo glaciale Wurm e nella fase di risalita del mare olocenico che ha invaso le coste a rias in oggetto. I dati esaminati e l'interpretazione in alta risoluzione digitale hanno consentito di definire gli spessori delle coperture sedimentarie (aree chiave del Golfo di Arzachena, Palau, Porto Liscia e area tra l'isola di Spargi e di La Maddalena) e delle principali geometrie dei bacini.

PRIMI RISULTATI DELLA CAMPAGNA OCEANOGRAFICA PALEOCLIGE 1999 (BOCCHE DI BONIFACIO – ARCIPELAGO DI LA MADDALENA)

DEMURO, SANDRO;
2000-01-01

Abstract

Vengono riportati i primi risultati della campagna oceanografica PALEOCLIGE 1999 (Paleoclimatologia e Paleogeografia) basata su acquisizione di profili sismici in alta risoluzione Sub Bottom Profiler-Chirp. La spedizione e stata effettuata nell'estate 1999 nell'area delle Bocche di Bonifacio e all'interno del Parco Nazionale di La Maddalena utilizzando la motovedetta MVCP452 della Guardia Costiera. II posizionamento GPS differenziale è stato effettuato dai tecnici dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste (OGS), contemporaneamente sono stati acquisiti dati sedimentologici mediante benna e immersioni subacquee utilizzando i mezzi della BLON (Base Logistica Operativa Navale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna). La presente nota, anche mediante il supporto di un poster, illustra le caratteristiche sismostratigrafiche dei sedimenti di fondo dell' intera area investigata. L' interpretazione delle linee sismiche consente di riconoscere sequenze sedimentarie poggianti su un basamento acustico, corrispondente al basamento cristallino sardo, strutturato durante l'orogenesi Ercinica. Esso risulta sempre ben risolto e caratterizzato da un andamento molto irregolare con presenza di depressioni tra gli alti strutturali che hanno consentito la formazione di bacini di riempimento sedimentario. Al di sopra del basamento, dal basso verso l'alto, si osservano delle sequenze sedimentarie sia stratificate che caotiche di probabile origine continentale e delle sequenze sedimentarie di origine marina. Queste sono caratterizzate da spessori variabili da meno di un metro a più di 30 m. Gli orizzonti sono in alcune zone suborizzontali e subparalleli tra loro, in altre mancano di continuità laterale e formano delle lenti sedimentarie. E' stata inoltre rilevata la presenza di incisioni in corrispondenza del fondo mare e all'interno delle sequenze sedimentarie, interpretabili come paleoalvei fluviali. Vi sono inoltre corpi sedimentari (mound) caratterizzati da una geometria interna "hummocky". Le successioni stratigrafiche sono compatibili con gli eventi paleoambientali e paleoclimatici riferibili alla finestra temporale Pleistocene-Olocene. Queste testimonianze sono inquadrabili nella fase del minimo glaciale Wurm e nella fase di risalita del mare olocenico che ha invaso le coste a rias in oggetto. I dati esaminati e l'interpretazione in alta risoluzione digitale hanno consentito di definire gli spessori delle coperture sedimentarie (aree chiave del Golfo di Arzachena, Palau, Porto Liscia e area tra l'isola di Spargi e di La Maddalena) e delle principali geometrie dei bacini.
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