Le cure materne che i neonati ricevono dopo la nascita stanno alla base del loro equilibrio emotivo, interpersonale e sociale. Nella prima infanzia, infatti, uno degli eventi più stressanti può essere rappresentato dalla ripetuta e protratta separazione materna (MS) la quale innesca una serie di modificazioni molecolari, comportamentali e ormonali. Un altra importante tappa, della crescita nella vita dei mammiferi, è il periodo post-svezzamento, infatti, quando si verificano eventi stressanti come l'isolamento sociale (IS), questo provoca diversi cambiamenti nello sviluppo del cervello e del comportamento. La nostra ipotesi è che gli effetti indotti da un ambiente sfavorevole come l’isolamento sociale possano essere influenzati da precedenti stress come quello post-natale con un effetto risultante diverso da quello osservato nei singoli eventi stressori. Tre ore di separazione materna (3°-15° giorno post natale) riduce gli effetti indotti dall’isolamento sociale sui livelli allopregnanolone e corticosterone e modifica inoltre la risposta al foot-shock stress, suggerendo che il protocollo separazione materna potrebbe aiutare gli animali in età adulta ad essere meno sensibili agli stimoli stressanti. Questo effetto è mostrato anche nella misurazione del fattore neurotrofico BDNF, infatti la le variazione di espressione di BDNF osservata negli animali sottoposti a separazione materna e successivamente a isolamento sociale è simile a quello misurato nel gruppo sottoposto a sola separazione materna ma significativamente più alto degli animali socialmente isolati. I nostri risultati suggeriscono che nei ratti una breve separazione giornaliera dalla madre durante la prima settimana di vita, che di per sé non altera sostanzialmente la funzionalità e reattività dell'asse HPA nell’età adulta, aumenta la resilienza a protratte esperienze stressanti come l’isolamento sociale.

La separazione materna riduce gli effetti indotti sulla sensibilità dell’asse iis dall’isolamento sociale durante l’adolescenza

BIGGIO, FRANCESCA;BOERO, GIORGIA;PIBIRI, VALERIA;Serra M.
2014-01-01

Abstract

Le cure materne che i neonati ricevono dopo la nascita stanno alla base del loro equilibrio emotivo, interpersonale e sociale. Nella prima infanzia, infatti, uno degli eventi più stressanti può essere rappresentato dalla ripetuta e protratta separazione materna (MS) la quale innesca una serie di modificazioni molecolari, comportamentali e ormonali. Un altra importante tappa, della crescita nella vita dei mammiferi, è il periodo post-svezzamento, infatti, quando si verificano eventi stressanti come l'isolamento sociale (IS), questo provoca diversi cambiamenti nello sviluppo del cervello e del comportamento. La nostra ipotesi è che gli effetti indotti da un ambiente sfavorevole come l’isolamento sociale possano essere influenzati da precedenti stress come quello post-natale con un effetto risultante diverso da quello osservato nei singoli eventi stressori. Tre ore di separazione materna (3°-15° giorno post natale) riduce gli effetti indotti dall’isolamento sociale sui livelli allopregnanolone e corticosterone e modifica inoltre la risposta al foot-shock stress, suggerendo che il protocollo separazione materna potrebbe aiutare gli animali in età adulta ad essere meno sensibili agli stimoli stressanti. Questo effetto è mostrato anche nella misurazione del fattore neurotrofico BDNF, infatti la le variazione di espressione di BDNF osservata negli animali sottoposti a separazione materna e successivamente a isolamento sociale è simile a quello misurato nel gruppo sottoposto a sola separazione materna ma significativamente più alto degli animali socialmente isolati. I nostri risultati suggeriscono che nei ratti una breve separazione giornaliera dalla madre durante la prima settimana di vita, che di per sé non altera sostanzialmente la funzionalità e reattività dell'asse HPA nell’età adulta, aumenta la resilienza a protratte esperienze stressanti come l’isolamento sociale.
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