Vengono esposti alcuni esempi di cartografia costiera in scala 1:10.000 derivanti dalle attività di ricerca dell’Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino (O.C.E.A.N.S. – Palau) sulle aree marine costiere e di piattaforma continentale della Sardegna. Le ricerche, attuate con lo scopo di redigere cartografia geologico-marina, sedimentologica e geomorfologica su differenti scale, hanno interessato principalmente aree del Nord-Est dell’isola (De Muro et alii 1997 e 2003c), il Golfo di Cagliari (De Muro e Kalb 2003d) e il Golfo di Oristano. Le informazioni riportate sulla cartografia prodotta si riferiscono alla mappatura e al rilevamento realizzati durante le campagne a terra e in mare svolte tra il 1990 e il 2006, organizzate dal “Coastal and Marine Geology Group” dell’Università di Cagliari nell’ambito di diversi progetti di ricerca tra i quali Eurosion (UE), INTERREG IIIA GERER: “Gestione ambientale integrata in località ad elevato rischio di erosione”, COFIN 40%: “Ripascimenti litorali in differenti assetti geomorfologici e sedimentari: metodologie innovative per la definizione della loro efficacia”, Gruppo Nazionale Difesa Catastrofi Idrogeologiche (G.N.D.C.I. – C.N.R.): “Prevenzione e previsione degli eventi franosi a grande rischio – Interlinea difesa dei litorali – Unità operativa Sardegna”. Gli studi fino ad oggi condotti hanno riguardato soprattutto le indagini sedimentologiche dei fondali marini e dei litorali compresi: tra Punta di Li Francesi e Capo Ferro - Sardegna Nord-Orientale (De Muro et alii 2002a e 2002b, De Muro 2003), tra Capo Spartivento e Capo Carbonara (Golfo di Cagliari) – Sardegna Sud-Orientale (Lecca et alii 2005) e l’area settentrionale del Golfo di Oristano – Sardegna Occidentale. Le ricerche sono state svolte con l’ausilio di mezzi navali del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dell’Università di Cagliari, del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e della Marina Militare. I primi studi costieri sono stati eseguiti contestualmente alle indagini sedimentologiche dei fondali, ma limitati alle sole ricerche sulla provenienza e trasporto dei sedimenti oltre che alla definizione regionale di unità morfologico-strutturali e alla evoluzione pleistocenico-olocenica della piattaforma continentale (De Muro 1990, Brambati e De Muro 1992). Successivamente, le indagini sono passate a fasi di maggior dettaglio mediante la realizzazione di cartografia sedimentologica della fascia costiera integrata da raccolta di dati morfostrutturali, ecografici e sismici, stratigrafici, micropaleontologici, ecc. (De Muro et alii 2003a). Nell’ambito di questa seconda fase sono stati approfonditi gli aspetti riguardanti lo studio di paleo-linee di riva e di beachrocks mappate e campionate a diverse profondità (De Muro e Orrù 1997; De Muro et alii 2003b;). Sulla base dei primi risultati geologici, sedimentologici e geomorfologici è stata effettuata una zonazione delle coste e dei fondali marini in scala 1:25.000 e 1:10.000 di sei aree campione. Inoltre sui sistemi di spiaggia delle aree in studio è stato avviato il monitoraggio basato su una rete di caposaldi. I principali obiettivi raggiunti sono stati la definizione del regime e della tendenza evolutiva (stabilità, avanzamento, arretramento) delle principali spiagge delle aree in studio. Le carte prodotte evidenziano la distribuzione dei sedimenti (tessitura, composizione, provenienza, direzioni di trasporto) e delle principali geometrie dei corpi deposizionali olocenici. Sono in corso di approfondimento studi e mappature di dettaglio con l’obiettivo di ampliare l’areale cartografato e implementare l’Atlante delle coste della Sardegna Nord-Orientale (De Muro 2006), attualmente composto da nove carte tematiche digitali, ed incrementare la banca dati dell’OCEANS (Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino).

Ricerche sedimentologiche e cartografia dell’Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino (O.C.E.A.N.S.) – Sardegna – Italia

DEMURO, SANDRO;KALB, CLAUDIO;PUSCEDDU, NICOLA
2006-01-01

Abstract

Vengono esposti alcuni esempi di cartografia costiera in scala 1:10.000 derivanti dalle attività di ricerca dell’Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino (O.C.E.A.N.S. – Palau) sulle aree marine costiere e di piattaforma continentale della Sardegna. Le ricerche, attuate con lo scopo di redigere cartografia geologico-marina, sedimentologica e geomorfologica su differenti scale, hanno interessato principalmente aree del Nord-Est dell’isola (De Muro et alii 1997 e 2003c), il Golfo di Cagliari (De Muro e Kalb 2003d) e il Golfo di Oristano. Le informazioni riportate sulla cartografia prodotta si riferiscono alla mappatura e al rilevamento realizzati durante le campagne a terra e in mare svolte tra il 1990 e il 2006, organizzate dal “Coastal and Marine Geology Group” dell’Università di Cagliari nell’ambito di diversi progetti di ricerca tra i quali Eurosion (UE), INTERREG IIIA GERER: “Gestione ambientale integrata in località ad elevato rischio di erosione”, COFIN 40%: “Ripascimenti litorali in differenti assetti geomorfologici e sedimentari: metodologie innovative per la definizione della loro efficacia”, Gruppo Nazionale Difesa Catastrofi Idrogeologiche (G.N.D.C.I. – C.N.R.): “Prevenzione e previsione degli eventi franosi a grande rischio – Interlinea difesa dei litorali – Unità operativa Sardegna”. Gli studi fino ad oggi condotti hanno riguardato soprattutto le indagini sedimentologiche dei fondali marini e dei litorali compresi: tra Punta di Li Francesi e Capo Ferro - Sardegna Nord-Orientale (De Muro et alii 2002a e 2002b, De Muro 2003), tra Capo Spartivento e Capo Carbonara (Golfo di Cagliari) – Sardegna Sud-Orientale (Lecca et alii 2005) e l’area settentrionale del Golfo di Oristano – Sardegna Occidentale. Le ricerche sono state svolte con l’ausilio di mezzi navali del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dell’Università di Cagliari, del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e della Marina Militare. I primi studi costieri sono stati eseguiti contestualmente alle indagini sedimentologiche dei fondali, ma limitati alle sole ricerche sulla provenienza e trasporto dei sedimenti oltre che alla definizione regionale di unità morfologico-strutturali e alla evoluzione pleistocenico-olocenica della piattaforma continentale (De Muro 1990, Brambati e De Muro 1992). Successivamente, le indagini sono passate a fasi di maggior dettaglio mediante la realizzazione di cartografia sedimentologica della fascia costiera integrata da raccolta di dati morfostrutturali, ecografici e sismici, stratigrafici, micropaleontologici, ecc. (De Muro et alii 2003a). Nell’ambito di questa seconda fase sono stati approfonditi gli aspetti riguardanti lo studio di paleo-linee di riva e di beachrocks mappate e campionate a diverse profondità (De Muro e Orrù 1997; De Muro et alii 2003b;). Sulla base dei primi risultati geologici, sedimentologici e geomorfologici è stata effettuata una zonazione delle coste e dei fondali marini in scala 1:25.000 e 1:10.000 di sei aree campione. Inoltre sui sistemi di spiaggia delle aree in studio è stato avviato il monitoraggio basato su una rete di caposaldi. I principali obiettivi raggiunti sono stati la definizione del regime e della tendenza evolutiva (stabilità, avanzamento, arretramento) delle principali spiagge delle aree in studio. Le carte prodotte evidenziano la distribuzione dei sedimenti (tessitura, composizione, provenienza, direzioni di trasporto) e delle principali geometrie dei corpi deposizionali olocenici. Sono in corso di approfondimento studi e mappature di dettaglio con l’obiettivo di ampliare l’areale cartografato e implementare l’Atlante delle coste della Sardegna Nord-Orientale (De Muro 2006), attualmente composto da nove carte tematiche digitali, ed incrementare la banca dati dell’OCEANS (Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino).
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