Le numerose aree estrattive di arenaria pleistocenica localizzate lungo la costa e nell’immediato entroterra del Sinis di Cabras sono oggetto di una ricerca interdisciplinare che prevede la documentazione puntuale delle stesse, con particolare attenzione agli aspetti tecnologici e produttivi, oltre che lo studio archeometrico dei materiali lapidei presenti in cava e di quelli in opera nei principali monumenti delle città antiche ubicate nelle adiacenze. La finalità è quella di giungere ad un’interpretazione funzionale dei siti ed alla ricostruzione in senso diacronico dello sfruttamento delle arenarie, anche attraverso l’analisi spaziale dei percorsi di distribuzione, dall’estrazione fino alla destinazione finale. I risultati preliminari consentono di distinguere, dal punto di vista della caratterizzazione mineralogico-petrografica, le cave localizzate in prossimità della città antica (Capo S. Marco, area urbana, S. Giovanni di Sinis, cd. Sala da Ballo) da quelle situate più a nord (Punta Maimoni, Mont’e Corrigas, Is Arutas, Punta su Bardoni, Muras). Si è constatato che Tharros attinge per i suoi monumenti agli affioramenti del primo gruppo, tanto che può ipotizzarsi che almeno una parte delle tracce estrattive identificate possa essere di età antica. Per le cave più settentrionali, che pure mostrano un sistema di estrazione ben organizzato, lo studio archeometrico non ha fornito elementi significativi in relazione alla destinazione del materiale cavato; sarà necessario, nel prosieguo della ricerca, estendere l’analisi al costruito di età medievale e post-medievale dei principali centri della regione per verificare un eventuale uso delle cave anche in tali epoche.
Le cave storiche del Sinis di Cabras (OR, Sardegna centro-occidentale): censimento, analisi, interpretazione
DEL VAIS, CARLA;GRILLO, SILVANA MARIA;NAITZA, STEFANO
2014-01-01
Abstract
Le numerose aree estrattive di arenaria pleistocenica localizzate lungo la costa e nell’immediato entroterra del Sinis di Cabras sono oggetto di una ricerca interdisciplinare che prevede la documentazione puntuale delle stesse, con particolare attenzione agli aspetti tecnologici e produttivi, oltre che lo studio archeometrico dei materiali lapidei presenti in cava e di quelli in opera nei principali monumenti delle città antiche ubicate nelle adiacenze. La finalità è quella di giungere ad un’interpretazione funzionale dei siti ed alla ricostruzione in senso diacronico dello sfruttamento delle arenarie, anche attraverso l’analisi spaziale dei percorsi di distribuzione, dall’estrazione fino alla destinazione finale. I risultati preliminari consentono di distinguere, dal punto di vista della caratterizzazione mineralogico-petrografica, le cave localizzate in prossimità della città antica (Capo S. Marco, area urbana, S. Giovanni di Sinis, cd. Sala da Ballo) da quelle situate più a nord (Punta Maimoni, Mont’e Corrigas, Is Arutas, Punta su Bardoni, Muras). Si è constatato che Tharros attinge per i suoi monumenti agli affioramenti del primo gruppo, tanto che può ipotizzarsi che almeno una parte delle tracce estrattive identificate possa essere di età antica. Per le cave più settentrionali, che pure mostrano un sistema di estrazione ben organizzato, lo studio archeometrico non ha fornito elementi significativi in relazione alla destinazione del materiale cavato; sarà necessario, nel prosieguo della ricerca, estendere l’analisi al costruito di età medievale e post-medievale dei principali centri della regione per verificare un eventuale uso delle cave anche in tali epoche.File | Dimensione | Formato | |
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