CARATTERIZZAZIONE GENETICA DI ALCUNI OSTEITTI E CROSTACEI DECAPODI DI INTERESSE COMMERCIALE Anna Maria Deiana, Rita Cannas, Elisabetta Coluccia, Angela Milia, Susanna Salvadori a) Université de Corte (Denise Viale) b) Università degli Studi di Cagliari, Dip. Biologia Anim. e Ecol., Viale Poetto 1, Cagliari Scopo della nostra ricerca è la caratterizzazione genetica di alcune specie di Osteitti e Crostacei Decapodi oggetto di pesca lungo le coste sardo-corse. Le specie studiate sono: Anguilla anguilla, Conger conger (Osteichthyes, Anguilliformes), Palinurus elephas e Nephrops norvegicus (Crustacea, Decapoda). Sui preparati cromosomici, ottenuti mediante coltura di tessuto o con il metodo diretto, sono state applicate varie tecniche di bandeggio con lo scopo di caratterizzare i cromosomi, permetterne l’identificazione e l’appaiamento. Inoltre l’ uso di tecniche di colorazione differenziale dei cromosomi (bandeggio C, bandeggio con endonucleasi di restrizione, E.R.) ha permesso di evidenziare le caratteristiche strutturali e/o composizionali della cromatina e di identificare marcatori genetici utili per il riconoscimento dei cromosomi omologhi e lo studio della variabilità intra- ed interspecifica. Inoltre è stata localizzata e caratterizzata la regione organizzatrice nucleolare mediante le tecniche di impregnazione argentica e colorazione con il fluorocromo CMA3. Negli Anguilliformi studiati la digestione in situ con E.R. ha permesso di caratterizzare il cariotipo di Anguilla anguilla e distinguerlo da quello dell’altra specie atlantica A. rostrata. Per quanto riguarda i Decapodi, il conteggio di numerose metafasi mitotiche e meiotiche ha evidenziato in entrambe le specie la presenza di una variabilità numerica inter e intraindividuale; il bandeggio C e il bandeggio con endonucleasi di restrizione hanno permesso di evidenziare la presenza di cromosomi soprannumerari, le cui caratteristiche e comportamento meiotico sono probabilmente causa della variabilità riscontrata.
Caratterizzazione genetica di alcuni osteitti e crostacei decapodi di interesse commerciale.
CANNAS, RITA;COLUCCIA, ELISABETTA;
2000-01-01
Abstract
CARATTERIZZAZIONE GENETICA DI ALCUNI OSTEITTI E CROSTACEI DECAPODI DI INTERESSE COMMERCIALE Anna Maria Deiana, Rita Cannas, Elisabetta Coluccia, Angela Milia, Susanna Salvadori a) Université de Corte (Denise Viale) b) Università degli Studi di Cagliari, Dip. Biologia Anim. e Ecol., Viale Poetto 1, Cagliari Scopo della nostra ricerca è la caratterizzazione genetica di alcune specie di Osteitti e Crostacei Decapodi oggetto di pesca lungo le coste sardo-corse. Le specie studiate sono: Anguilla anguilla, Conger conger (Osteichthyes, Anguilliformes), Palinurus elephas e Nephrops norvegicus (Crustacea, Decapoda). Sui preparati cromosomici, ottenuti mediante coltura di tessuto o con il metodo diretto, sono state applicate varie tecniche di bandeggio con lo scopo di caratterizzare i cromosomi, permetterne l’identificazione e l’appaiamento. Inoltre l’ uso di tecniche di colorazione differenziale dei cromosomi (bandeggio C, bandeggio con endonucleasi di restrizione, E.R.) ha permesso di evidenziare le caratteristiche strutturali e/o composizionali della cromatina e di identificare marcatori genetici utili per il riconoscimento dei cromosomi omologhi e lo studio della variabilità intra- ed interspecifica. Inoltre è stata localizzata e caratterizzata la regione organizzatrice nucleolare mediante le tecniche di impregnazione argentica e colorazione con il fluorocromo CMA3. Negli Anguilliformi studiati la digestione in situ con E.R. ha permesso di caratterizzare il cariotipo di Anguilla anguilla e distinguerlo da quello dell’altra specie atlantica A. rostrata. Per quanto riguarda i Decapodi, il conteggio di numerose metafasi mitotiche e meiotiche ha evidenziato in entrambe le specie la presenza di una variabilità numerica inter e intraindividuale; il bandeggio C e il bandeggio con endonucleasi di restrizione hanno permesso di evidenziare la presenza di cromosomi soprannumerari, le cui caratteristiche e comportamento meiotico sono probabilmente causa della variabilità riscontrata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.