La etnopedologia ha lo scopo di documentare ed indagare sulle conoscenze delle popolazioni locali inerenti alla risorsa suolo (classificazione, valutazione, usi e gestione) e di come questa venga percepita dalle stesse. Le indagini etnopedologiche risultano ampiamente diffuse in Africa, America ed Asia, mentre risultano scarse in Europa nonché quasi del tutto assenti in area mediterranea. La presente ricerca mira ad indagare, mediante approccio etnopedologico, sul significato e la distribuzione dei toponimi rinvenibili nella cartografia antica e recente della regione Sardegna, con particolare riferimento a quelli legati al suolo. Da questo punto di vista, la Sardegna risulta particolarmente interessante poiché tra le regioni Italiane più ricche in toponimi (più di 200.000) a seguito di condizioni storico-geografiche del tutto peculiari. Nello specifico, come primi risultati preliminari di uno studio più ampio e relativo all’intera regione, si riportano quelli attinenti a due importanti aree del centro Sardegna (il golfo di Oristano e la sub-regione Ogliastra). La ricerca ha portato alla creazione di apposito data-base sulla quale sono stati riportati tutti i toponimi (georiferiti) delle diverse aree indagate (suddivisi per comune di appartenenza e categorizzati in base al significato prevalente), associati al loro significato storico rilevato dai principali studi etimologici condotti in Sardegna. Il data-base è stato successivamente integrato con strumenti GIS al fine di creare mappe e strati informativi differenziali con il preciso intento di comprendere le possibili correlazioni tra conoscenze locali e conoscenze scientifiche (cartografie pedologiche e studi scientifici di dettaglio) sulla risorsa suolo. Su circa 10.000 toponimi indagati, il 25-30% risulta di etimologia ignota. Dei restanti toponimi, il cui significato è certo e storicamente accettato, il 3-4% circa risulta legato a specifiche conoscenze locali sul suolo (usi, fertilità e gestione), il 10% ad aspetti morfo-pedologici ed il 6-7% circa ad aspetti geo-pedologici. Lo studio mostra inoltre come alte percentuali di toponimi (in dipendenza della località indagata) risultino corrotti (il nome del toponimo è stato involontariamente modificato durante il passaggio storico tra differenti cartografie). Si stima che tale fenomeno colpisca circa il 70% dei toponimi della Sardegna. Ne consegue una perdita, spesso inconsapevole, di numerosi toponimi, almeno nella loro forma originaria, e delle conseguenti conoscenze locali legate al significato del toponimo stesso. Simili fenomeni risultano particolarmente accentuati in condizioni nella quale le conoscenze locali vengono oramai sempre più raramente tramandate tra generazioni (sia per via orale che scritta). Le indagini etnopedologiche possono risultare di fondamentale supporto al fine di combattere simili fenomeni di perdita delle conoscenze locali legate alla risorsa suolo.
La etnopedologia nello studio dei toponimi legati alle conoscenze locali sul suolo
CAPRA, GIAN FRANCO;GAVIANO, CARLA;
2013-01-01
Abstract
La etnopedologia ha lo scopo di documentare ed indagare sulle conoscenze delle popolazioni locali inerenti alla risorsa suolo (classificazione, valutazione, usi e gestione) e di come questa venga percepita dalle stesse. Le indagini etnopedologiche risultano ampiamente diffuse in Africa, America ed Asia, mentre risultano scarse in Europa nonché quasi del tutto assenti in area mediterranea. La presente ricerca mira ad indagare, mediante approccio etnopedologico, sul significato e la distribuzione dei toponimi rinvenibili nella cartografia antica e recente della regione Sardegna, con particolare riferimento a quelli legati al suolo. Da questo punto di vista, la Sardegna risulta particolarmente interessante poiché tra le regioni Italiane più ricche in toponimi (più di 200.000) a seguito di condizioni storico-geografiche del tutto peculiari. Nello specifico, come primi risultati preliminari di uno studio più ampio e relativo all’intera regione, si riportano quelli attinenti a due importanti aree del centro Sardegna (il golfo di Oristano e la sub-regione Ogliastra). La ricerca ha portato alla creazione di apposito data-base sulla quale sono stati riportati tutti i toponimi (georiferiti) delle diverse aree indagate (suddivisi per comune di appartenenza e categorizzati in base al significato prevalente), associati al loro significato storico rilevato dai principali studi etimologici condotti in Sardegna. Il data-base è stato successivamente integrato con strumenti GIS al fine di creare mappe e strati informativi differenziali con il preciso intento di comprendere le possibili correlazioni tra conoscenze locali e conoscenze scientifiche (cartografie pedologiche e studi scientifici di dettaglio) sulla risorsa suolo. Su circa 10.000 toponimi indagati, il 25-30% risulta di etimologia ignota. Dei restanti toponimi, il cui significato è certo e storicamente accettato, il 3-4% circa risulta legato a specifiche conoscenze locali sul suolo (usi, fertilità e gestione), il 10% ad aspetti morfo-pedologici ed il 6-7% circa ad aspetti geo-pedologici. Lo studio mostra inoltre come alte percentuali di toponimi (in dipendenza della località indagata) risultino corrotti (il nome del toponimo è stato involontariamente modificato durante il passaggio storico tra differenti cartografie). Si stima che tale fenomeno colpisca circa il 70% dei toponimi della Sardegna. Ne consegue una perdita, spesso inconsapevole, di numerosi toponimi, almeno nella loro forma originaria, e delle conseguenti conoscenze locali legate al significato del toponimo stesso. Simili fenomeni risultano particolarmente accentuati in condizioni nella quale le conoscenze locali vengono oramai sempre più raramente tramandate tra generazioni (sia per via orale che scritta). Le indagini etnopedologiche possono risultare di fondamentale supporto al fine di combattere simili fenomeni di perdita delle conoscenze locali legate alla risorsa suolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.