Obiettivi. Lo studio ha come obiettivo l’emersione di un caso di successo nella valorizzazione e fruizione turistica del patrimonio di archeologia industriale e culturale in un’area fortemente depressa della Sardegna, il Sulcis Iglesiente, e tra le più depresse d’Italia. Metodologia. Il paper è realizzato attraverso l’approccio qualitativo, il metodo principale è il case study – la Miniera Rosas – affiancato da interviste sul campo agli operatori locali. Risultati. Il principale risultato consiste nel dimostrare come l’agire congiunto tra organizzazioni pubbliche e approccio privatistico, con l’apporto dei giovani locali, possa generare la reinvenzione sostenibile di un patrimonio tanto materiale quanto immateriale, altrimenti destinato al depauperamento. Limiti della ricerca. La principale limitazione consiste nell’analizzare il case study da un punto di vista esplorativo e descrittivo. Tuttavia esso può costituire la base di futuri approfondimenti del caso stesso, e per ricerche comparative dei modelli di gestione dell’heritage. Implicazioni pratiche. La fruizione museale e turistica della Miniera Rosas che coinvolge la popolazione locale, mostra i segni di un approccio nuovo in un territorio caratterizzato nel passato dalla prevalenza dell’industria estrattiva e tuttora dalla cultura del posto fisso in settori tradizionali. Da un punto di vista pratico, questo caso di gestione sostenibile del patrimonio identitario può costituire una buona pratica da diffondere in contesti simili. Originalità del lavoro. Il case study esaminato, Miniere Rosas, patrimonio dell’UNESCO, è portato all’attenzione scientifica degli studi manageriali per la prima volta. L’originalità consiste nel caso in sé fondato sull’approccio pubblico-privato nella gestione dell’heritage in un contesto socio-economico depresso.
Binomio vincente tra Heritage e sviluppo sostenibile: il caso della Miniera Rosas in Sardegna
CANNAS, RITA
2015-01-01
Abstract
Obiettivi. Lo studio ha come obiettivo l’emersione di un caso di successo nella valorizzazione e fruizione turistica del patrimonio di archeologia industriale e culturale in un’area fortemente depressa della Sardegna, il Sulcis Iglesiente, e tra le più depresse d’Italia. Metodologia. Il paper è realizzato attraverso l’approccio qualitativo, il metodo principale è il case study – la Miniera Rosas – affiancato da interviste sul campo agli operatori locali. Risultati. Il principale risultato consiste nel dimostrare come l’agire congiunto tra organizzazioni pubbliche e approccio privatistico, con l’apporto dei giovani locali, possa generare la reinvenzione sostenibile di un patrimonio tanto materiale quanto immateriale, altrimenti destinato al depauperamento. Limiti della ricerca. La principale limitazione consiste nell’analizzare il case study da un punto di vista esplorativo e descrittivo. Tuttavia esso può costituire la base di futuri approfondimenti del caso stesso, e per ricerche comparative dei modelli di gestione dell’heritage. Implicazioni pratiche. La fruizione museale e turistica della Miniera Rosas che coinvolge la popolazione locale, mostra i segni di un approccio nuovo in un territorio caratterizzato nel passato dalla prevalenza dell’industria estrattiva e tuttora dalla cultura del posto fisso in settori tradizionali. Da un punto di vista pratico, questo caso di gestione sostenibile del patrimonio identitario può costituire una buona pratica da diffondere in contesti simili. Originalità del lavoro. Il case study esaminato, Miniere Rosas, patrimonio dell’UNESCO, è portato all’attenzione scientifica degli studi manageriali per la prima volta. L’originalità consiste nel caso in sé fondato sull’approccio pubblico-privato nella gestione dell’heritage in un contesto socio-economico depresso.File | Dimensione | Formato | |
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