The contribution aims to clarify whether the illegitimate exercise of the worker's right to criticize is a consequence of the failure to comply with the duties with which the duties of correctness and good faith are identified, as stated by the prevailing jurisprudence. From the discussion emerges the existence of two opposing orientations, the first of which is identified with the jurisprudential position mentioned, while the other, shared here, is supported by those who assert that the observance of the duties of correctness and good faith is guaranteed by the expression, by the employee, of dissent that is respectful of the obligation of loyalty to the employer.

Il contributo si propone di chiarire se l'illegittimo esercizio del diritto di critica del lavoratore sia una conseguenza dell'inosservanza dei doveri con i quali i doveri di correttezza e buona fede si identificano, secondo quanto asserito dalla giurisprudenza prevalente. Dalla trattazione emerge l'esistenza di due orientamenti contrapposti, il primo dei quali si identifica con la posizione giurisprudenziale menzionata, mentre l'altro, condiviso in questa sede, è sostenuto da chi asserisce che l'osservanza dei doveri di correttezza e buona fede sia garantita dall'espressione, da parte del prestatore di lavoro, di un dissenso che sia rispettoso dell'obbligo di fedeltà al datore di lavoro.

Correttezza e buona fede e diritto di critica del lavoratore

DESSI', OMBRETTA
2015-01-01

Abstract

The contribution aims to clarify whether the illegitimate exercise of the worker's right to criticize is a consequence of the failure to comply with the duties with which the duties of correctness and good faith are identified, as stated by the prevailing jurisprudence. From the discussion emerges the existence of two opposing orientations, the first of which is identified with the jurisprudential position mentioned, while the other, shared here, is supported by those who assert that the observance of the duties of correctness and good faith is guaranteed by the expression, by the employee, of dissent that is respectful of the obligation of loyalty to the employer.
2015
9788814206733
Il contributo si propone di chiarire se l'illegittimo esercizio del diritto di critica del lavoratore sia una conseguenza dell'inosservanza dei doveri con i quali i doveri di correttezza e buona fede si identificano, secondo quanto asserito dalla giurisprudenza prevalente. Dalla trattazione emerge l'esistenza di due orientamenti contrapposti, il primo dei quali si identifica con la posizione giurisprudenziale menzionata, mentre l'altro, condiviso in questa sede, è sostenuto da chi asserisce che l'osservanza dei doveri di correttezza e buona fede sia garantita dall'espressione, da parte del prestatore di lavoro, di un dissenso che sia rispettoso dell'obbligo di fedeltà al datore di lavoro.
General clauses; Labor law; Correctness; Good faith; Worker's right to criticize
Clausole generali; Diritto del lavoro; Correttezza; Buona fede; Diritto di critica del lavoratore
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