AREA TEMATICA: Psicologia animale e comparata PRESENTAZIONE: orale AUTORI: Bini V., Conte S., Loi B., Serafino E. (Dipartimento di Psicologia, Università di Cagliari) TITOLO: L’aggressività e il comportamento prosociale in Larus Cachinnans Pallas, 1811. ABSTRACT BREVE: Il comportamento aggressivo è funzione di molteplici stimoli, interni ed esterni: in presenza di stimoli "pericolosi" o in funzione allo stato interno dell'individuo. In questo studio è stata considerata un'interazione tra stati motivazionali e stimoli: è stato confrontato il comportamento del gabbiano reale in due sottoperiodi riproduttivi: incubazione e primo allevamento. INTRODUZIONE In questo studio si considera il ruolo che gli stati motivazionali e gli stimoli esterni hanno sul comportamento aggressivo in Larus Cachinnans Pallas, 1811 (Gabbiano Reale). La sperimentazione è avvenuta durante la stagione riproduttiva infatti la maggior parte delle manifestazioni aggressive, in questa specie, avviene durante la nidificazione, per la difesa del territorio individuale. Dopo la schiusa delle uova, i comportamenti dei genitori si modificano in base a stimoli interni ed esterni. Durante il ciclo riproduttivo, il gabbiano reale subisce subisce delle modificazioni interne, causate da variazioni dei livelli ormonali; ciò predispone il soggetto a manifestare determinati comportamenti in presenza di alcuni stimoli esterni: ad esempio, quando un adulto, prima di aver deposto le uova, trova un uovo nel suo territorio, non manifesta alcuna risposta comportamentale, anche se l’uovo si trova all’interno del suo nido (Tinbergen, 1953a). Ciò è dovuto al fatto che ancora l’individuo non è “pronto” internamente alla cova, non vi sono, in altre parole, quelle condizioni interne necessarie in grado di provocare quella determinata risposta (la cova), in presenza di un particolare stimolo(l’uovo nel nido). Il gabbiano, infatti, prima del periodo di cova considera l’uovo solo come oggetto commestibile; è solo in seguito a un fattore interno, cioè l’incremento di prolattina, che il sistema nervoso diviene sensibile allo “stimolo uovo” e suscita la risposta di cova. Si è, inoltre, indagato il comportamento aggressivo del gruppo. Quando un predatore si introduce in una colonia di gabbiani reali gli individui che hanno il nido nelle vicinanze prendono il volo e cominciano ad emettere richiami d'allarme (Tinbergen 1953, 1969; Kruuk 1976) volando in circolo al di sopra del predatore e compiendo delle picchiate intimidatorie nei suoi confronti. Questa attività richiama altri individui da parti molto distanti della colonia che si uniscono agli altri in questo comportamento di gruppo. Questo tipo di comportamento è stato definito "mobbing" (Shields 1984), sebbene in relazione ai gabbiani esso era già stato definito come "comportamento di attrazione verso il predatore" (Kruuk 1976).Shields (1984) studiando la rondine comune, Hirundo rustica, mostrache esistono due tipi di "mobbers" in questa specie: mobbers attivi che emettono molte vocalizzazioni e che si lanciano in numerose picchiate contro il predatore e mobbers passivi che invece volano silenziosamente in circolo al di sopra del predatore senza fare alcuna picchiata contro di esso. I mobbers attivi, che presumibilmente corrono il rischio maggiore, sono gli individui che hanno il nido nelle vicinanze del predatore. Essi apparentemente traggono beneficio dal loro comportamento difendendo attivamente i loro nidi dall'attacco. I mobbers passivi, invece, non necessariamente hanno un nido, ma possono essere anche giovani e adulti che non si sono accoppiati. I benefici che questi individui traggono da un mobbing di tipo passivo sono da mettere in relazione all'acquisizione di informazioni relative al predatore. METODO La ricerca è stata condotta nell’Isola Piana dal 23 marzo al 1 maggio 2002. Il disegno sperimentale prevedeva che ciascun nido venisse testato due volte per ogni condizione sperimentale, durante il periodo di incubazione e durante il periodo di allevamento con lo scopo di confrontare il comportamento aggressivo nei due sottoperiodi riproduttivi. I nidi testati sono stati 14 (durante il periodo di incubazione) dei quali è stato possibile testarne solo 7 per il periodo di primo allevamento (pulcini di 3-5 giorni).Per l’analisi dei dati è stata utilizzata la procedura statistica dell’analisi della varianza. RISULTATI E CONCLUSIONI I risultati confermano che il comportamento aggressivo è funzione sia di stimoli esterni che di stimoli interni. Il diverso tipo di maschere (stimolo esterno) indossate dal predatore scatenava diversi livelli di aggressività, in particolare, la maschera che scatena maggiore aggressività e timore, per i Gabbianiè quellacon 1) occhi neri; 2) grandi, diametro 1.5 cm e 3) posti al centro dell’occhio. Questo perché il gabbiano percepirebbe l’occhio nero come una grande pupilla e, essendo la pupilla dilatata, in natura, segno di maggiore aggressività, esso reagisce manifestando, a sua volta, maggiore aggressività e maggiore timore (rientra più tardi sul territorio rispetto a quando stimolato con le altre maschere). Allo stesso modo anche il diverso sottoperiodo riproduttivo scatena diversi livelli di aggressività. Si conferma l’influenza congiunta di stati motivazionali e stimoli sul comportamento aggressivo in Larus Cachinnans Pallas, 1881. BIBLIOGRAFIA Tinbergen, n. (1953 b) - The Herring Gull's World. London: Collins PressKruuk H. (1976) – The biological function of gull’s attraction towards predator. Animal behaviour, 24, 146-153 Shields W.M (1984)-Barn swallow mobbing: self defence, collateral Kin defence or parental care? Animal behaviour 32, 132-148
L’aggressivita’ e il comportamento prosociale in Larus Cachinnans Pallas, 1811
CONTE, STELLA;
2004-01-01
Abstract
AREA TEMATICA: Psicologia animale e comparata PRESENTAZIONE: orale AUTORI: Bini V., Conte S., Loi B., Serafino E. (Dipartimento di Psicologia, Università di Cagliari) TITOLO: L’aggressività e il comportamento prosociale in Larus Cachinnans Pallas, 1811. ABSTRACT BREVE: Il comportamento aggressivo è funzione di molteplici stimoli, interni ed esterni: in presenza di stimoli "pericolosi" o in funzione allo stato interno dell'individuo. In questo studio è stata considerata un'interazione tra stati motivazionali e stimoli: è stato confrontato il comportamento del gabbiano reale in due sottoperiodi riproduttivi: incubazione e primo allevamento. INTRODUZIONE In questo studio si considera il ruolo che gli stati motivazionali e gli stimoli esterni hanno sul comportamento aggressivo in Larus Cachinnans Pallas, 1811 (Gabbiano Reale). La sperimentazione è avvenuta durante la stagione riproduttiva infatti la maggior parte delle manifestazioni aggressive, in questa specie, avviene durante la nidificazione, per la difesa del territorio individuale. Dopo la schiusa delle uova, i comportamenti dei genitori si modificano in base a stimoli interni ed esterni. Durante il ciclo riproduttivo, il gabbiano reale subisce subisce delle modificazioni interne, causate da variazioni dei livelli ormonali; ciò predispone il soggetto a manifestare determinati comportamenti in presenza di alcuni stimoli esterni: ad esempio, quando un adulto, prima di aver deposto le uova, trova un uovo nel suo territorio, non manifesta alcuna risposta comportamentale, anche se l’uovo si trova all’interno del suo nido (Tinbergen, 1953a). Ciò è dovuto al fatto che ancora l’individuo non è “pronto” internamente alla cova, non vi sono, in altre parole, quelle condizioni interne necessarie in grado di provocare quella determinata risposta (la cova), in presenza di un particolare stimolo(l’uovo nel nido). Il gabbiano, infatti, prima del periodo di cova considera l’uovo solo come oggetto commestibile; è solo in seguito a un fattore interno, cioè l’incremento di prolattina, che il sistema nervoso diviene sensibile allo “stimolo uovo” e suscita la risposta di cova. Si è, inoltre, indagato il comportamento aggressivo del gruppo. Quando un predatore si introduce in una colonia di gabbiani reali gli individui che hanno il nido nelle vicinanze prendono il volo e cominciano ad emettere richiami d'allarme (Tinbergen 1953, 1969; Kruuk 1976) volando in circolo al di sopra del predatore e compiendo delle picchiate intimidatorie nei suoi confronti. Questa attività richiama altri individui da parti molto distanti della colonia che si uniscono agli altri in questo comportamento di gruppo. Questo tipo di comportamento è stato definito "mobbing" (Shields 1984), sebbene in relazione ai gabbiani esso era già stato definito come "comportamento di attrazione verso il predatore" (Kruuk 1976).Shields (1984) studiando la rondine comune, Hirundo rustica, mostrache esistono due tipi di "mobbers" in questa specie: mobbers attivi che emettono molte vocalizzazioni e che si lanciano in numerose picchiate contro il predatore e mobbers passivi che invece volano silenziosamente in circolo al di sopra del predatore senza fare alcuna picchiata contro di esso. I mobbers attivi, che presumibilmente corrono il rischio maggiore, sono gli individui che hanno il nido nelle vicinanze del predatore. Essi apparentemente traggono beneficio dal loro comportamento difendendo attivamente i loro nidi dall'attacco. I mobbers passivi, invece, non necessariamente hanno un nido, ma possono essere anche giovani e adulti che non si sono accoppiati. I benefici che questi individui traggono da un mobbing di tipo passivo sono da mettere in relazione all'acquisizione di informazioni relative al predatore. METODO La ricerca è stata condotta nell’Isola Piana dal 23 marzo al 1 maggio 2002. Il disegno sperimentale prevedeva che ciascun nido venisse testato due volte per ogni condizione sperimentale, durante il periodo di incubazione e durante il periodo di allevamento con lo scopo di confrontare il comportamento aggressivo nei due sottoperiodi riproduttivi. I nidi testati sono stati 14 (durante il periodo di incubazione) dei quali è stato possibile testarne solo 7 per il periodo di primo allevamento (pulcini di 3-5 giorni).Per l’analisi dei dati è stata utilizzata la procedura statistica dell’analisi della varianza. RISULTATI E CONCLUSIONI I risultati confermano che il comportamento aggressivo è funzione sia di stimoli esterni che di stimoli interni. Il diverso tipo di maschere (stimolo esterno) indossate dal predatore scatenava diversi livelli di aggressività, in particolare, la maschera che scatena maggiore aggressività e timore, per i Gabbianiè quellacon 1) occhi neri; 2) grandi, diametro 1.5 cm e 3) posti al centro dell’occhio. Questo perché il gabbiano percepirebbe l’occhio nero come una grande pupilla e, essendo la pupilla dilatata, in natura, segno di maggiore aggressività, esso reagisce manifestando, a sua volta, maggiore aggressività e maggiore timore (rientra più tardi sul territorio rispetto a quando stimolato con le altre maschere). Allo stesso modo anche il diverso sottoperiodo riproduttivo scatena diversi livelli di aggressività. Si conferma l’influenza congiunta di stati motivazionali e stimoli sul comportamento aggressivo in Larus Cachinnans Pallas, 1881. BIBLIOGRAFIA Tinbergen, n. (1953 b) - The Herring Gull's World. London: Collins PressKruuk H. (1976) – The biological function of gull’s attraction towards predator. Animal behaviour, 24, 146-153 Shields W.M (1984)-Barn swallow mobbing: self defence, collateral Kin defence or parental care? Animal behaviour 32, 132-148I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.