Studi recenti sulle relazioni genitori-bambino nei primi anni di vita mettono in evidenza che: a) la qualità della relazione coniugale, sperimentata nel primo anno di vita, è più predittiva della sicurezza dell’attaccamento del bambino verso ciascun genitore rispetto al comportamento di caregiving materno e paterno (Frosch et al, 2001; Kitzmann, 2000; Schneider et al, 1999; Owen et al.,1997); b) un bambino già a 3 mesi è capace di partecipare attivamente alla dinamica triadica (Fivaz et al, 2000). Metodo Presso il Policlinico Umberto I°-Roma è stato realizzato un programma d’intervento in 3 fasi (Tabella 1) con un 11 coppie di genitori (conviventi, di livello socio-economico medio-basso) ed i rispettivi nati immaturi (8/11 primogeniti) senza complicazioni mediche. Contesto incontri I° fase: stanza quieta, genitori seduti su due sedie vicine, un genitore a scelta (G1) tiene in braccio il neonato (N) di fatto sempre in posizione fianco/petto; psicologa (P) seduta a 1m di fronte alla triade. Distanza G1-N e G2 variabile tra 20 e 50 cm. Alla fine della III fase solo 3/11 bambini appaiono sicuri alla SS. Sono stati analizzati i dati relativi alle interazioni genitori-neonato (incontri I° fase) in relazione all’attaccamento sicuro/insicuro (III° fase). Sono stati analizzati per 33 incontri (3 per 11 neonati su 45 incontri svolti) i primi 6 minuti di ciascun incontro (totale minuti:198). Gli incontri, videoregistrati, sono stati microanalizzati con il software Observer 3.1. Per le triadi madre-padre-neonato sono stati considerati: - presenza dei due genitori agli incontri; - tre tipi di configurazioni A G1-N interagiscono, G2 osserva [40cm <distanza G1-N e G2 <50cm] B G1-N-G2 interagiscono [20cm< distanza G1-N e G2 <40cm] B1. G1 e G2 interagiscono con N senza sovrapporsi sullo stesso canale comunicativo oppure sovrapponendosi ma su canali diversi; B2. G1 e G2 interagiscono con N sovrapponendosi sullo stesso canale comunicativo. C G1-N interagiscono, G2 [40cm <distanza G1-N e G2< 50cm] interagisce con P. A, B (B1,B2), C possono avere una postura favorevole o sfavorevole all’interazione triadica. G1 tiene in braccio N: con il viso rivolto sia verso G1 che verso G2 (favorevole) o solo verso se stesso (sfavorevole). Codificabilità > 90% Per le diadi madre-neonato e padre-neonato sono stati considerati: - sei parametri comunicativi: 1. FrV: Frontalità reciproca Visi; 2. FrV+LS: FrV con Linguaggio semplice; 3. FrV+AO: FrV con Apertura Oculare neonato; 4. COMT: Comunicazione Tattile; 5. IV: Imitazione Vocale; 6. IMB: Imitazione Movimenti Bocca. Un parametro non comunicativo COT: Contatto Tattile (stimolazione che non prevede scambi di segnali). Codificabilità > 80% Ipotesi 1) presenza dei due genitori agli incontri: Sicuri>Insicuri 2) configurazioni A, B1, C: Sicuri>Insicuri; B2: Sicuri<Insicuri. configurazioni con postura favorevole: Sicuri>Insicuri 3) parametri FrV; FrV+LS; FrV+AO; COMT; IV; IMB: Sicuri>Insicuri; COT: Sicuri<Insicuri Risultati 1) presenza triadi (madre+padre+neonato) agli incontri: Sicuri 89% (8 triadi/9incontri per 3 neonati), Insicuri 29% (7 triadi/24 incontri per 8 neonati); 2) configurazioni delle 15 Triadi presenti 3) Comunicazione diadi madre-neonato (m-n) e padre-neonato (p-n). E’ stata confrontata la comunicazione separatamente nei 15/33 incontri (9 per i sicuri e 24 per gli insicuri) in cui sono presenti le diadi m-n e p-n (la comunicazione delle diadi m-n e p-n è stata sommata, escludendo le contemporaneità, di fatto assenti) e nei 18/33 incontri (1 per i sicuri e 17 per gli insicuri) in cui è presente solo la diade m-n. - FrV, COMT, COT: Tot”presenza /Tot”osservazione codificabile - FrV+LS, FrV+AO: Tot”presenza /Tot”FrV - IV, IMB: N Tot occorrenze corrette per numero di incontri Conclusioni I 3 bambini valutati successivamente sicuri sperimentano fin dalla nascita con più frequenza la possibilità di interagire con entrambi i genitori (presenza agli incontri 89% sic vs 29% insic) ed in maniera non conflittuale: ciascun genitore comunica con il neonato mentre l’altro osserva (A 53%) ed entrambi comunicano senza sovrapporsi sugli stessi canali comunicativi (B1 33%). La comunicazione conflittuale caratterizzata da sovrapposizione (B2 3%) è scarsa. Inoltre lo scambio con la psicologa (C 11%) è presente. La comunicazione per il neonato è chiara e facilmente elaborabile: il neonato durante la reciprocità dei visi tende a tenere gli occhi aperti (56% di FrV+AO, vedi tabella). Inoltre i genitori usano con meno frequenza il contatto tattile, l’uso del quale è molto frequente da parte dei genitori dei bambini immaturi, esprime ansia da parte del genitore e rende la comunicazione genitori-neonato spesso conflittuale. Riferimenti bibliografici Fivaz-Depeursinge E. & Corboz-Warnery A., 2000, Il triangolo primario. Raffaello Cortina. Frosch C.A. & Mangelsdorf S.C., 2001, Marital Behavior, Parenting Behavior, and Multiple Reports of Preschoolers’ Behavior Problems: Mediation or Moderation?, in Developmental Psychology, vol.37, n°4, 502-519. Kitzmann K.M., 2000, Effects of Marital Conflict on Subsequent Triadic Family Interactions and Parenting, in Developmental Psychology, vol.36, n°1, 3-13. Owen M.T. & Cox M.J.,1997, Marital Conflict and the Development of Infant-Parent Attachment Relationships, in J. of Family Psychology, vol.11, n°2, 152-164. Schneider Rosen K. & Burke P.B., 1999, Multiple Attachment Relationships Within Families: Mothers and Fathers with Two Young Children, in Developmental Psychology, vol.35, n°2, 436-444.
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Titolo: | La comunicazione del neonato con uno o due genitori nelle prime settimane di vita e lo sviluppo del legame di attaccamento |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2004 |
Abstract: | Studi recenti sulle relazioni genitori-bambino nei primi anni di vita mettono in evidenza che: a) la qualità della relazione coniugale, sperimentata nel primo anno di vita, è più predittiva della sicurezza dell’attaccamento del bambino verso ciascun genitore rispetto al comportamento di caregiving materno e paterno (Frosch et al, 2001; Kitzmann, 2000; Schneider et al, 1999; Owen et al.,1997); b) un bambino già a 3 mesi è capace di partecipare attivamente alla dinamica triadica (Fivaz et al, 2000). Metodo Presso il Policlinico Umberto I°-Roma è stato realizzato un programma d’intervento in 3 fasi (Tabella 1) con un 11 coppie di genitori (conviventi, di livello socio-economico medio-basso) ed i rispettivi nati immaturi (8/11 primogeniti) senza complicazioni mediche. Contesto incontri I° fase: stanza quieta, genitori seduti su due sedie vicine, un genitore a scelta (G1) tiene in braccio il neonato (N) di fatto sempre in posizione fianco/petto; psicologa (P) seduta a 1m di fronte alla triade. Distanza G1-N e G2 variabile tra 20 e 50 cm. Alla fine della III fase solo 3/11 bambini appaiono sicuri alla SS. Sono stati analizzati i dati relativi alle interazioni genitori-neonato (incontri I° fase) in relazione all’attaccamento sicuro/insicuro (III° fase). Sono stati analizzati per 33 incontri (3 per 11 neonati su 45 incontri svolti) i primi 6 minuti di ciascun incontro (totale minuti:198). Gli incontri, videoregistrati, sono stati microanalizzati con il software Observer 3.1. Per le triadi madre-padre-neonato sono stati considerati: - presenza dei due genitori agli incontri; - tre tipi di configurazioni A G1-N interagiscono, G2 osserva [40cm <distanza G1-N e G2 <50cm] B G1-N-G2 interagiscono [20cm< distanza G1-N e G2 <40cm] B1. G1 e G2 interagiscono con N senza sovrapporsi sullo stesso canale comunicativo oppure sovrapponendosi ma su canali diversi; B2. G1 e G2 interagiscono con N sovrapponendosi sullo stesso canale comunicativo. C G1-N interagiscono, G2 [40cm <distanza G1-N e G2< 50cm] interagisce con P. A, B (B1,B2), C possono avere una postura favorevole o sfavorevole all’interazione triadica. G1 tiene in braccio N: con il viso rivolto sia verso G1 che verso G2 (favorevole) o solo verso se stesso (sfavorevole). Codificabilità > 90% Per le diadi madre-neonato e padre-neonato sono stati considerati: - sei parametri comunicativi: 1. FrV: Frontalità reciproca Visi; 2. FrV+LS: FrV con Linguaggio semplice; 3. FrV+AO: FrV con Apertura Oculare neonato; 4. COMT: Comunicazione Tattile; 5. IV: Imitazione Vocale; 6. IMB: Imitazione Movimenti Bocca. Un parametro non comunicativo COT: Contatto Tattile (stimolazione che non prevede scambi di segnali). Codificabilità > 80% Ipotesi 1) presenza dei due genitori agli incontri: Sicuri>Insicuri 2) configurazioni A, B1, C: Sicuri>Insicuri; B2: Sicuri<Insicuri. configurazioni con postura favorevole: Sicuri>Insicuri 3) parametri FrV; FrV+LS; FrV+AO; COMT; IV; IMB: Sicuri>Insicuri; COT: Sicuri<Insicuri Risultati 1) presenza triadi (madre+padre+neonato) agli incontri: Sicuri 89% (8 triadi/9incontri per 3 neonati), Insicuri 29% (7 triadi/24 incontri per 8 neonati); 2) configurazioni delle 15 Triadi presenti 3) Comunicazione diadi madre-neonato (m-n) e padre-neonato (p-n). E’ stata confrontata la comunicazione separatamente nei 15/33 incontri (9 per i sicuri e 24 per gli insicuri) in cui sono presenti le diadi m-n e p-n (la comunicazione delle diadi m-n e p-n è stata sommata, escludendo le contemporaneità, di fatto assenti) e nei 18/33 incontri (1 per i sicuri e 17 per gli insicuri) in cui è presente solo la diade m-n. - FrV, COMT, COT: Tot”presenza /Tot”osservazione codificabile - FrV+LS, FrV+AO: Tot”presenza /Tot”FrV - IV, IMB: N Tot occorrenze corrette per numero di incontri Conclusioni I 3 bambini valutati successivamente sicuri sperimentano fin dalla nascita con più frequenza la possibilità di interagire con entrambi i genitori (presenza agli incontri 89% sic vs 29% insic) ed in maniera non conflittuale: ciascun genitore comunica con il neonato mentre l’altro osserva (A 53%) ed entrambi comunicano senza sovrapporsi sugli stessi canali comunicativi (B1 33%). La comunicazione conflittuale caratterizzata da sovrapposizione (B2 3%) è scarsa. Inoltre lo scambio con la psicologa (C 11%) è presente. La comunicazione per il neonato è chiara e facilmente elaborabile: il neonato durante la reciprocità dei visi tende a tenere gli occhi aperti (56% di FrV+AO, vedi tabella). Inoltre i genitori usano con meno frequenza il contatto tattile, l’uso del quale è molto frequente da parte dei genitori dei bambini immaturi, esprime ansia da parte del genitore e rende la comunicazione genitori-neonato spesso conflittuale. Riferimenti bibliografici Fivaz-Depeursinge E. & Corboz-Warnery A., 2000, Il triangolo primario. Raffaello Cortina. Frosch C.A. & Mangelsdorf S.C., 2001, Marital Behavior, Parenting Behavior, and Multiple Reports of Preschoolers’ Behavior Problems: Mediation or Moderation?, in Developmental Psychology, vol.37, n°4, 502-519. Kitzmann K.M., 2000, Effects of Marital Conflict on Subsequent Triadic Family Interactions and Parenting, in Developmental Psychology, vol.36, n°1, 3-13. Owen M.T. & Cox M.J.,1997, Marital Conflict and the Development of Infant-Parent Attachment Relationships, in J. of Family Psychology, vol.11, n°2, 152-164. Schneider Rosen K. & Burke P.B., 1999, Multiple Attachment Relationships Within Families: Mothers and Fathers with Two Young Children, in Developmental Psychology, vol.35, n°2, 436-444. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11584/18336 |
Tipologia: | 4.1 Contributo in Atti di convegno |