La Tavola Ritonda, anonima compilazione toscana trecentesca, rappresenta, nel panorama dei Tristani italiani, la riscrittura più originale del Tristan en prose (XIII secolo). In questa singolare rivisitazione della leggenda tristaniana, la “verità” del messaggio romanzesco discende da un’operazione di razionalizzazione e di moralizzazione del mito di Tristano e Isotta: il merveilleux bretone viene rifunzionalizzato in senso “scientifico”; la società arturiana appare esemplata su quella comunale italiana; si moltiplicano le allusioni alla produzione lirica, filosofica, religiosa dell’Italia due-trecentesca; lo stesso protagonista Tristano viene sottoposto a un processo di agiografizzazione. La Tavola Ritonda si divide insomma tra intrattenimento ed enciclopedismo, officiando ancora una volta, un po’ sul serio e un po’ per gioco, i riti del romanzo cavalleresco, chiamati a farsi veicolo di nuovi ideali e di nuovi saperi, da consegnare a un pubblico che nella letteratura ricerca una rappresentazione di sé, delle proprie aspirazioni sociali, civili e morali.

La Tavola Ritonda tra intrattenimento ed enciclopedismo

MURGIA, GIULIA
2015-01-01

Abstract

La Tavola Ritonda, anonima compilazione toscana trecentesca, rappresenta, nel panorama dei Tristani italiani, la riscrittura più originale del Tristan en prose (XIII secolo). In questa singolare rivisitazione della leggenda tristaniana, la “verità” del messaggio romanzesco discende da un’operazione di razionalizzazione e di moralizzazione del mito di Tristano e Isotta: il merveilleux bretone viene rifunzionalizzato in senso “scientifico”; la società arturiana appare esemplata su quella comunale italiana; si moltiplicano le allusioni alla produzione lirica, filosofica, religiosa dell’Italia due-trecentesca; lo stesso protagonista Tristano viene sottoposto a un processo di agiografizzazione. La Tavola Ritonda si divide insomma tra intrattenimento ed enciclopedismo, officiando ancora una volta, un po’ sul serio e un po’ per gioco, i riti del romanzo cavalleresco, chiamati a farsi veicolo di nuovi ideali e di nuovi saperi, da consegnare a un pubblico che nella letteratura ricerca una rappresentazione di sé, delle proprie aspirazioni sociali, civili e morali.
2015
9788898533534
Tristano e Isotta; Medioevo; Filologia romanza; Tavola Ritonda; Tristan en prose
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