Scopo: confermare l’associazione tra tireopatie autoimmuni (AITD) e carcinoma papillare della tiroide (PTC) in uno studio prospettico su noduli tiroidei non selezionati. Pazienti e metodi: 184 pazienti (235 noduli) sottoposti ad agoaspirato ecoguidato e al dosaggio di TSH, FT3, FT4, anticorpi anti-tiroide (ATA) al fine di evidenziare la presenza di AITD associata. Sui campioni citologici è stata effettuata la ricerca della mutazione BRAFV600E mediante Real-Time PCR e di rotture/riarrangiamenti del gene RET utilizzando rispettivamente ibridazione in situ fluorescente interfasica (I-FISH) e_PCR. Finora sono stati operati 68 pazienti (89 noduli) di cui è disponibile esame istologico con descrizione dell’infiltrato linfocitario parenchimale (IL). Risultati: Si osservava una maggiore prevalenza delle classi citologiche sospette/maligne nei noduli AITD+ vs i noduli AITD- (22.6% vs 9.8% p<0.01). L’istologia confermava un’aumentata prevalenza di PTC nei noduli AITD+ vs gli AITD– (60,9% vs 39,6%, p<0.05). Infine, si riscontrava un’aumentata prevalenza di IL negli istotipi maligni vs i benigni (57,4% vs. 32,1%, p<0.05). La mutazione BRAFV600E si evidenziava in 12/93 (12.9%) noduli AITD+ vs 1/142 (0.7%) noduli AITD- (p<0.0001), tutti PTC. L’associazione di BRAFV600E con l’AITD sussisteva anche considerando solo il gruppo di PTC: 12/26 (46.2%) PTC AITD + vs 1/17 (5.9%;) PTC AITD- (p=0.006). La rottura del gene RET via FISH (FISH+) è stata osservata nel 6,3% dei noduli. Riarrangiamenti RET-PTC si evidenziavano via PCR in 3/13 (23%) noduli FISH+ che presentavano un segnale di rottura ≥6.8%. Rispetto al tessuto tiroideo sano (cutoff ≥ 3%, media ±3DS ) la rottura di RET si osservava all’interno di tutte le classi citologiche e con un’alta prevalenza nelle classi a rischio di malignità vs le classi citologiche benigne (13,6% dei TIR 3-5 vs 3,05% dei TIR 2, p=0.005) mentre non emergeva alcuna correlazione significativa tra rotture di RET e AITD. Conclusioni: il presente studio conferma l’esistenza di una significativa associazione tra PTC e AITD. Tale associazione non sembra essere mediata da RET-PTC. L’elevata prevalenza della mutazione BRAFV600E nei PTC associati ad AITD richiede ulteriori studi per meglio definirne il significato.

Autoimmunita’ tiroidea e carcinoma della tiroide: studio prospettico citologico, molecolare e istologico.

F. Boi;P. Caria;D. V. Frau;A. Cappai;T. Dettori;A. Riola;I. Maurelli;E. Tamponi;P. G. Calò;A. Nicolosi;R. Vanni;S. Mariotti
2011-01-01

Abstract

Scopo: confermare l’associazione tra tireopatie autoimmuni (AITD) e carcinoma papillare della tiroide (PTC) in uno studio prospettico su noduli tiroidei non selezionati. Pazienti e metodi: 184 pazienti (235 noduli) sottoposti ad agoaspirato ecoguidato e al dosaggio di TSH, FT3, FT4, anticorpi anti-tiroide (ATA) al fine di evidenziare la presenza di AITD associata. Sui campioni citologici è stata effettuata la ricerca della mutazione BRAFV600E mediante Real-Time PCR e di rotture/riarrangiamenti del gene RET utilizzando rispettivamente ibridazione in situ fluorescente interfasica (I-FISH) e_PCR. Finora sono stati operati 68 pazienti (89 noduli) di cui è disponibile esame istologico con descrizione dell’infiltrato linfocitario parenchimale (IL). Risultati: Si osservava una maggiore prevalenza delle classi citologiche sospette/maligne nei noduli AITD+ vs i noduli AITD- (22.6% vs 9.8% p<0.01). L’istologia confermava un’aumentata prevalenza di PTC nei noduli AITD+ vs gli AITD– (60,9% vs 39,6%, p<0.05). Infine, si riscontrava un’aumentata prevalenza di IL negli istotipi maligni vs i benigni (57,4% vs. 32,1%, p<0.05). La mutazione BRAFV600E si evidenziava in 12/93 (12.9%) noduli AITD+ vs 1/142 (0.7%) noduli AITD- (p<0.0001), tutti PTC. L’associazione di BRAFV600E con l’AITD sussisteva anche considerando solo il gruppo di PTC: 12/26 (46.2%) PTC AITD + vs 1/17 (5.9%;) PTC AITD- (p=0.006). La rottura del gene RET via FISH (FISH+) è stata osservata nel 6,3% dei noduli. Riarrangiamenti RET-PTC si evidenziavano via PCR in 3/13 (23%) noduli FISH+ che presentavano un segnale di rottura ≥6.8%. Rispetto al tessuto tiroideo sano (cutoff ≥ 3%, media ±3DS ) la rottura di RET si osservava all’interno di tutte le classi citologiche e con un’alta prevalenza nelle classi a rischio di malignità vs le classi citologiche benigne (13,6% dei TIR 3-5 vs 3,05% dei TIR 2, p=0.005) mentre non emergeva alcuna correlazione significativa tra rotture di RET e AITD. Conclusioni: il presente studio conferma l’esistenza di una significativa associazione tra PTC e AITD. Tale associazione non sembra essere mediata da RET-PTC. L’elevata prevalenza della mutazione BRAFV600E nei PTC associati ad AITD richiede ulteriori studi per meglio definirne il significato.
2011
carcinoma della tiroide
Autoimmunita’ tiroidea
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/231861
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