Una donna di 35anni sottoposta di recente a visita presso la nostra Unità di Endocrinologia per la presenza di un gozzo multinodulare diagnosticato 2 anni prima, presentava un nodulo prevalente del lobo sinistro della tiroide e lievi sintomi di disfagia. La paziente non riferiva dolore in sede cervicale ne spontaneo ne indotto dalla palpazione e non erano presenti segni clinici di tireotossicosi. Gli esami tiroidei deponevano per normali valori di tiroxina libera (9,9 pg/ml), tri-iodotironina libera (2,13 pg/ml) e valori ridotti di TSH (0,12 mU/L) con negatività degli anticorpi anti-tiroide. L’ecografia tiroidea con color Doppler (CFDS) rilevava nel lobo sx un nodulo prevalente solido ipoecogeno ipervascolarizzato di 26x12 mm di diametro con vascolarizzazione intranodulare (pattern tipo III); altri piccoli noduli con caratteristiche simili erano presenti in entrambi i lobi. Il tessuto tiroideo extranodulare era normoecogeno con normale vascolarizzazione al CFDS. La scintigrafia tiroidea con 99mTc evidenziava un focolaio di aumentata fissazione corrispondente al nodulo prevalente nel lobo sx con quasi assente captazione nel rimanente tessuto tiroideo. Veniva posta diagnosi di verosimile nodulo autonomo pre-tossico del lobo sx nel contesto di un gozzo multinodulare, e la paziente veniva sottoposta a intervento di tiroidectomia totale. L’esame istologico evidenziava multipli noduli di iperplasia bilaterali, in assenza di veri e propri adenomi. Sorprendentemente, il tessuto tiroideo extranodulare del lobo destro presentava multipli foci di diffusi infiltrati di linfociti, plasmacellule e cellule giganti multinucleate. Un minor grado di focolai infiammatori con simile morfologia erano anche presenti nel lobo sx. Interessante il rilievo che tutti i noduli erano esenti da infiltrati infiammatori. Questo pattern istologico suggeriva che un processo distruttivo (tiroidite granulomatosa) potesse aver inibito la funzione tiroidea del tessuto extranodulare, mentre il tessuto nodulare iperplastico del lobo sx non coinvolto dal processo infiammatorio, avesse una normale captazione mimando un nodulo “caldo”. In questo caso, la precisa natura della tiroidite granulomatosa non poté essere stabilita: l’assenza di sintomi locali e generali erano in accordo con la diagnosi di tiroidite subacuta indolore. Il TSH soppresso (tipico della fase di ipertiroidismo della tiroidite subacuta) fornisce ulteriori evidenze in favore di questa ipotesi, sebbene altri processi granulomatosi (ad esempio la sarcoidosi) possono altresì causare una transitoria tireotossicosi distruttiva.

Un caso di tiroidite granulomatosa coesistente con gozzo multinodulare con caratteristiche cliniche, biochimiche ecografiche e scintigrafiche mimanti un adenoma tiroideo autonomo.

Boi F;Tamponi E;Faa G;Nicolosi A;Mariotti S.
2010-01-01

Abstract

Una donna di 35anni sottoposta di recente a visita presso la nostra Unità di Endocrinologia per la presenza di un gozzo multinodulare diagnosticato 2 anni prima, presentava un nodulo prevalente del lobo sinistro della tiroide e lievi sintomi di disfagia. La paziente non riferiva dolore in sede cervicale ne spontaneo ne indotto dalla palpazione e non erano presenti segni clinici di tireotossicosi. Gli esami tiroidei deponevano per normali valori di tiroxina libera (9,9 pg/ml), tri-iodotironina libera (2,13 pg/ml) e valori ridotti di TSH (0,12 mU/L) con negatività degli anticorpi anti-tiroide. L’ecografia tiroidea con color Doppler (CFDS) rilevava nel lobo sx un nodulo prevalente solido ipoecogeno ipervascolarizzato di 26x12 mm di diametro con vascolarizzazione intranodulare (pattern tipo III); altri piccoli noduli con caratteristiche simili erano presenti in entrambi i lobi. Il tessuto tiroideo extranodulare era normoecogeno con normale vascolarizzazione al CFDS. La scintigrafia tiroidea con 99mTc evidenziava un focolaio di aumentata fissazione corrispondente al nodulo prevalente nel lobo sx con quasi assente captazione nel rimanente tessuto tiroideo. Veniva posta diagnosi di verosimile nodulo autonomo pre-tossico del lobo sx nel contesto di un gozzo multinodulare, e la paziente veniva sottoposta a intervento di tiroidectomia totale. L’esame istologico evidenziava multipli noduli di iperplasia bilaterali, in assenza di veri e propri adenomi. Sorprendentemente, il tessuto tiroideo extranodulare del lobo destro presentava multipli foci di diffusi infiltrati di linfociti, plasmacellule e cellule giganti multinucleate. Un minor grado di focolai infiammatori con simile morfologia erano anche presenti nel lobo sx. Interessante il rilievo che tutti i noduli erano esenti da infiltrati infiammatori. Questo pattern istologico suggeriva che un processo distruttivo (tiroidite granulomatosa) potesse aver inibito la funzione tiroidea del tessuto extranodulare, mentre il tessuto nodulare iperplastico del lobo sx non coinvolto dal processo infiammatorio, avesse una normale captazione mimando un nodulo “caldo”. In questo caso, la precisa natura della tiroidite granulomatosa non poté essere stabilita: l’assenza di sintomi locali e generali erano in accordo con la diagnosi di tiroidite subacuta indolore. Il TSH soppresso (tipico della fase di ipertiroidismo della tiroidite subacuta) fornisce ulteriori evidenze in favore di questa ipotesi, sebbene altri processi granulomatosi (ad esempio la sarcoidosi) possono altresì causare una transitoria tireotossicosi distruttiva.
2010
tiroidite granulomatosa
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