INTRODUZIONE: L’associazione tra tiroidite cronica linfocitaria e carcinoma papillare della tiroide è stata segnalata in vari lavori, ma è tuttora oggetto di discussione per i risultati contrastanti ottenuti con diversi approcci metodologici. SCOPO DEL LAVORO: Scopo del presente lavoro è stato quindi di valutare l’associazione tra autoimmunità e neoplasie tiroidee mediante analisi multivariata di vari parametri. In particolare, in 207 pazienti con patologia nodulare sottoposti a tiroidectomia sono stati retrospettivamente valutati: a) esame citologico ed esame istologico; b) presenza di anticorpi antitiroide (ATA), ipoecogenicità parenchimale (IE) e infiltrato linfocitario perinodulare (IL), come parametri di autoimmunità tiroidea. Per l’esame citologico sono state prese in considerazione le seguenti classi: II (citologia benigna), III (citologia indeterminata) e IV (sospetta o certa per malignità). Per l’esame istologico sono stati considerati gli istotipi: adenoma follicolare (AF), carcinoma papillare (KP) e carcinoma follicolare (KF). RISULTATI: I risultati ottenuti hanno mostrato una prevalenza significativamente aumentata di citologia di classe IV e di carcinomi papillari nei noduli ATA+. Un aumento significativo dell’incidenza di carcinomi papillari, ma non di citologia di classe IV, era osservata nei noduli con infiltrato linfocitario parenchimale. Nessuna associazione tra citologia e/o istologia benigna o maligna era invece rilevata con l’ecogenicità parenchimale, nonostante che la presenza di parenchima ipoecogeno fosse osservata nella larga maggioranza dei noduli ATA+ (74,4%) o associati ad infiltrato linfocitario (79,5%). CONCLUSIONI: In conclusione, il presente lavoro conferma una significativa associazione tra carcinoma papillare della tiroide ed autoimmunità tiroidea, in particolare presenza di ATA+. L’associazione è risultata meno evidente con gli infiltrati linfocitari e nulla con l’ecogenicità parenchimale. Questo rilievo suggerisce che nel carcinoma papillare sia spesso presente una reazione autoimmune secondaria piuttosto che una reale associazione con la tiroidite di Hashimoto.
Autoimmunità e neoplasie della tiroide: studio citologico, ecografico ed istologico.
Boi F;Minerba L;Mariotti S.
2006-01-01
Abstract
INTRODUZIONE: L’associazione tra tiroidite cronica linfocitaria e carcinoma papillare della tiroide è stata segnalata in vari lavori, ma è tuttora oggetto di discussione per i risultati contrastanti ottenuti con diversi approcci metodologici. SCOPO DEL LAVORO: Scopo del presente lavoro è stato quindi di valutare l’associazione tra autoimmunità e neoplasie tiroidee mediante analisi multivariata di vari parametri. In particolare, in 207 pazienti con patologia nodulare sottoposti a tiroidectomia sono stati retrospettivamente valutati: a) esame citologico ed esame istologico; b) presenza di anticorpi antitiroide (ATA), ipoecogenicità parenchimale (IE) e infiltrato linfocitario perinodulare (IL), come parametri di autoimmunità tiroidea. Per l’esame citologico sono state prese in considerazione le seguenti classi: II (citologia benigna), III (citologia indeterminata) e IV (sospetta o certa per malignità). Per l’esame istologico sono stati considerati gli istotipi: adenoma follicolare (AF), carcinoma papillare (KP) e carcinoma follicolare (KF). RISULTATI: I risultati ottenuti hanno mostrato una prevalenza significativamente aumentata di citologia di classe IV e di carcinomi papillari nei noduli ATA+. Un aumento significativo dell’incidenza di carcinomi papillari, ma non di citologia di classe IV, era osservata nei noduli con infiltrato linfocitario parenchimale. Nessuna associazione tra citologia e/o istologia benigna o maligna era invece rilevata con l’ecogenicità parenchimale, nonostante che la presenza di parenchima ipoecogeno fosse osservata nella larga maggioranza dei noduli ATA+ (74,4%) o associati ad infiltrato linfocitario (79,5%). CONCLUSIONI: In conclusione, il presente lavoro conferma una significativa associazione tra carcinoma papillare della tiroide ed autoimmunità tiroidea, in particolare presenza di ATA+. L’associazione è risultata meno evidente con gli infiltrati linfocitari e nulla con l’ecogenicità parenchimale. Questo rilievo suggerisce che nel carcinoma papillare sia spesso presente una reazione autoimmune secondaria piuttosto che una reale associazione con la tiroidite di Hashimoto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.