INTRODUZIONE: L’associazione della tiroidite di Hashimoto (HT) con il carcinoma papillare della tiroide (PTC) è suggerita da studi chirurgici. Poiché questi includono solo pazienti operati, potrebbero presentare errori di selezione come confermato dai pochi studi su popolazioni non selezionate che non hanno confermato questa associazione. SCOPO DELLO STUDIO: Rivalutare questa associazione confrontando, in una casistica di noduli tiroidei, i risultati dell’esame citologico con la presenza di anticorpi anti-tiroide (ATA) e con i risultati istologici dei pazienti operati. SOGGETTI E METODI: 590 pazienti con noduli, consecutivamente sottoposti ad esame citologico, divisi in due gruppi in base alla positività (ATA+, n=197) o negatività (ATA-, n=393) degli ATA. I risultati citologici erano classificati in tre classi di progressivo rischio di malignità: basso rischio (classe II); rischio moderato (classe III) e sospetto/maligno (classe IV). L’associazione tra classi citologiche, ATA, sesso ed età è stata valutata mediante il test di Student. L’influenza delle co-variabili è stata analizzata usando un modello di regressione logistica, includendo le variabili all’interno di p0,15 nell’analisi statistica e valutate con il likelihood ratio test. RISULTATI: Abbiamo riscontrato una maggiore prevalenza della citologia di classe III (28,9% vs 21,4%, p <0,05), e della classe IV (18,8% vs 9,2%, p<0,001) e una minore prevalenza della classe II (52,3% vs 69,5%, p<0,001) nei noduli ATA+ vs quelli ATA- rispettivamente. L’analisi multivariata ha evidenziato che l’ATA positività conferisce un significativo rischio (OR: 2,29 [95% I.C.: 1,39 – 3,76]) per la citologia di classe IV indipendentemente dall’età e dal sesso. La presenza per la classe IV di un valore predittivo per cancro simile nei noduli ATA+ e ATA- indicava l’assenza di falsi positivi dovuti alla TH. Al contrario atipie citologiche imputabili alla TH spiegherebbero l’assenza di cancro nei noduli ATA+ di classe III. Il significato della maggiore percentuale di carcinomi riscontrata (27/197=13,7%) tra i noduli ATA+ rispetto agli ATA– (33/393=8,4%, p=0,044), era limitato dall’esiguità dei noduli di classe II operati. CONCLUSIONI: Lo studio suggerisce che gli ATA rappresentino per i noduli tiroidei un fattore di rischio per citologia sospetta o maligna, indipendente da sesso ed età. Poiché nei noduli ATA+, la predittività della citologia di classe IV è analoga agli ATA-, il nostro studio fornisce evidenze indirette di un’associazione tra l’autoimmunità tiroidea e il PTC.

Elevata prevalenza di citologie sospette in noduli tiroidei con positività degli anticorpi anti-tiroide: risultati di un’analisi multivariata.

Boi F.;Minerba L.;Faa G.;Mariotti S.
2005-01-01

Abstract

INTRODUZIONE: L’associazione della tiroidite di Hashimoto (HT) con il carcinoma papillare della tiroide (PTC) è suggerita da studi chirurgici. Poiché questi includono solo pazienti operati, potrebbero presentare errori di selezione come confermato dai pochi studi su popolazioni non selezionate che non hanno confermato questa associazione. SCOPO DELLO STUDIO: Rivalutare questa associazione confrontando, in una casistica di noduli tiroidei, i risultati dell’esame citologico con la presenza di anticorpi anti-tiroide (ATA) e con i risultati istologici dei pazienti operati. SOGGETTI E METODI: 590 pazienti con noduli, consecutivamente sottoposti ad esame citologico, divisi in due gruppi in base alla positività (ATA+, n=197) o negatività (ATA-, n=393) degli ATA. I risultati citologici erano classificati in tre classi di progressivo rischio di malignità: basso rischio (classe II); rischio moderato (classe III) e sospetto/maligno (classe IV). L’associazione tra classi citologiche, ATA, sesso ed età è stata valutata mediante il test di Student. L’influenza delle co-variabili è stata analizzata usando un modello di regressione logistica, includendo le variabili all’interno di p0,15 nell’analisi statistica e valutate con il likelihood ratio test. RISULTATI: Abbiamo riscontrato una maggiore prevalenza della citologia di classe III (28,9% vs 21,4%, p <0,05), e della classe IV (18,8% vs 9,2%, p<0,001) e una minore prevalenza della classe II (52,3% vs 69,5%, p<0,001) nei noduli ATA+ vs quelli ATA- rispettivamente. L’analisi multivariata ha evidenziato che l’ATA positività conferisce un significativo rischio (OR: 2,29 [95% I.C.: 1,39 – 3,76]) per la citologia di classe IV indipendentemente dall’età e dal sesso. La presenza per la classe IV di un valore predittivo per cancro simile nei noduli ATA+ e ATA- indicava l’assenza di falsi positivi dovuti alla TH. Al contrario atipie citologiche imputabili alla TH spiegherebbero l’assenza di cancro nei noduli ATA+ di classe III. Il significato della maggiore percentuale di carcinomi riscontrata (27/197=13,7%) tra i noduli ATA+ rispetto agli ATA– (33/393=8,4%, p=0,044), era limitato dall’esiguità dei noduli di classe II operati. CONCLUSIONI: Lo studio suggerisce che gli ATA rappresentino per i noduli tiroidei un fattore di rischio per citologia sospetta o maligna, indipendente da sesso ed età. Poiché nei noduli ATA+, la predittività della citologia di classe IV è analoga agli ATA-, il nostro studio fornisce evidenze indirette di un’associazione tra l’autoimmunità tiroidea e il PTC.
2005
citologie sospette
anticorpi antitiroide
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/231883
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