L’agricoltura da qualche decennio a questa parte ha cominciato a esprimere un signi cato nuovo, diverso, più “con- sapevole”: il suo valore non si misura esclusivamente sulla base della capacità di produrre beni e servizi, quanto piuttosto per la sua possibilità di creare nuove identità territoriali, nuovi valori economici e sociali, una più e cace “re- lazionalità” tra produttori e consumatori, nuovi modelli imprenditoriali e di sviluppo locale e nuove opportunità ai ni dell’a ermazione di un rapporto di ri-equilibrio tra città e campagna. D’altra parte, il paesaggio rurale è entità dinami- ca che va interpretata come processo continuo di costruzione sociale, innescato, quest’ultimo, dall’azione trasforma- tiva messa in atto proprio dall’agricoltura, che contribuisce così all’elaborazione delle stesse forme paesaggistiche. A fronte di ciò, si va via via accentuando la tendenza alla messa in atto di un’agricoltura paesaggistica capace di costruire un rapporto innovativo, una nuova alleanza fra città e campagna, valorizzando le speci cità delle risorse locali e l’ete- rogeneità; in altre parole, l’identità dei territori e delle produzioni. A partire da tali considerazioni, il contributo intende analizzare quelle novità che ad oggi caratterizzano le aree rurali e l’agricoltura, nel tentativo di supportare il processo di rinnovamento della reciprocità tra agricoltura e paesaggio; di valorizzare le risorse materiali e immateriali presenti nel contesto locale e il capitale umano già esistente. In questo quadro assume particolare interesse l’impresa agricola familiare in quanto maggiormente capace, per sua struttura, di esplorare nuovi modelli gestionali, nonché di rimane- re fortemente ancorata alla realtà territoriale di riferimento, anche a dispetto di una speci ca dotazione di saperi e co- noscenze. È proprio questa tipologia di impresa che, se indirizzata verso l’adozione di meccanismi di diversi cazione e multifunzionalità, riesce ad adottare nuove strategie per garantire, oltre la propria sopravvivenza, la valorizzazione e lo sviluppo del contesto territoriale in cui è inserita. Si andrà, in ne, a focalizzare l’attenzione su quale ruolo tale impresa abbia assunto negli spazi rurali e periurbani italiani, sulle funzioni che esprime (da quelle produttive a quelle sociali, che vanno dalla produzione di alimenti ai servizi sociali, culturali, formativi, ecologici, ricreativi, turistici), sulla tipologia di attori coinvolti e sulle politiche di sviluppo rurale che ne supportano l’attività.
Nuovi modelli di agricoltura per nuovi paesaggi rurali. Dal paradigma produttivista alla multifunzionalità
Luigi Mundula;
2017-01-01
Abstract
L’agricoltura da qualche decennio a questa parte ha cominciato a esprimere un signi cato nuovo, diverso, più “con- sapevole”: il suo valore non si misura esclusivamente sulla base della capacità di produrre beni e servizi, quanto piuttosto per la sua possibilità di creare nuove identità territoriali, nuovi valori economici e sociali, una più e cace “re- lazionalità” tra produttori e consumatori, nuovi modelli imprenditoriali e di sviluppo locale e nuove opportunità ai ni dell’a ermazione di un rapporto di ri-equilibrio tra città e campagna. D’altra parte, il paesaggio rurale è entità dinami- ca che va interpretata come processo continuo di costruzione sociale, innescato, quest’ultimo, dall’azione trasforma- tiva messa in atto proprio dall’agricoltura, che contribuisce così all’elaborazione delle stesse forme paesaggistiche. A fronte di ciò, si va via via accentuando la tendenza alla messa in atto di un’agricoltura paesaggistica capace di costruire un rapporto innovativo, una nuova alleanza fra città e campagna, valorizzando le speci cità delle risorse locali e l’ete- rogeneità; in altre parole, l’identità dei territori e delle produzioni. A partire da tali considerazioni, il contributo intende analizzare quelle novità che ad oggi caratterizzano le aree rurali e l’agricoltura, nel tentativo di supportare il processo di rinnovamento della reciprocità tra agricoltura e paesaggio; di valorizzare le risorse materiali e immateriali presenti nel contesto locale e il capitale umano già esistente. In questo quadro assume particolare interesse l’impresa agricola familiare in quanto maggiormente capace, per sua struttura, di esplorare nuovi modelli gestionali, nonché di rimane- re fortemente ancorata alla realtà territoriale di riferimento, anche a dispetto di una speci ca dotazione di saperi e co- noscenze. È proprio questa tipologia di impresa che, se indirizzata verso l’adozione di meccanismi di diversi cazione e multifunzionalità, riesce ad adottare nuove strategie per garantire, oltre la propria sopravvivenza, la valorizzazione e lo sviluppo del contesto territoriale in cui è inserita. Si andrà, in ne, a focalizzare l’attenzione su quale ruolo tale impresa abbia assunto negli spazi rurali e periurbani italiani, sulle funzioni che esprime (da quelle produttive a quelle sociali, che vanno dalla produzione di alimenti ai servizi sociali, culturali, formativi, ecologici, ricreativi, turistici), sulla tipologia di attori coinvolti e sulle politiche di sviluppo rurale che ne supportano l’attività.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.