La ricerca propone una riflessione sul paesaggio culturale allo stato di rudere in Sardegna, con l’intento di individuare delle linee guida strategiche rivolte sia alla conservazione e al riuso compatibile del patrimonio stesso, che a fornire un supporto allo sviluppo sostenibile del territorio. In Sardegna, la tematica si presenta ancora dibattuta a causa di molteplici aspetti, tra cui la mancanza di fonti documentarie e un lungo periodo distinto da politiche locali non del tutto efficaci. In particolare, questo è il caso del patrimonio fortificato medievale (XII-XIII secolo) della Sardegna nord-orientale. Quest’area, caratterizzata da una morfologia talmente articolata da costituire essa stessa un sistema fortificato naturale, mostra un numero limitato di fortificazioni rispetto alle altre regioni storiche della Sardegna, e le più importanti sono situate lungo la costa. A causa di una limitata conoscenza, tali architetture di difesa sono, ad eccezione di rari casi, del tutto abbandonate da ormai diversi secoli. Alcuni castelli sono stati distrutti dal XV secolo; altri invece, sebbene siano in stato di rudere, hanno conservato la loro compagine originaria. Dunque, in tali circostanze, risulta indispensabile pianificare interventi di conservazione e di restauro atti alla loro salvaguardia. Detto ciò, la ricerca propone un approccio multidisciplinare volto allo studio del patrimonio storico che sia in grado di predisporre un progetto compatibile e sostenibile per la sua tutela e per la sua valorizzazione, nonché di incoraggiare la conservazione, la fruizione e la comunicazione del paesaggio culturale attraverso l’avvio di politiche di sviluppo sostenibile. Il contributo ha un duplice obiettivo: 1) sottolineare il valore della conoscenza del sistema fortificato che dovrebbe essere valorizzato sia come fonte materiale per ricostruire la storia locale, che come attrazione economica locale; 2) innescare un dialogo costruttivo con le istituzioni e con la società per cooperare congiuntamente allo sviluppo del territorio, iniziando proprio dalla salvaguardia del paesaggio culturale.

Towards strategies for the conservation and enhancement of the cultural landscape. The medieval fortified heritage in North-Eastern Sardinia = Strategie per la conservazione e la valorizzazione del paesaggio culturale. Il caso studio del patrimonio fortificato medievale della Sardegna nord-orientale

Pilia Elisa;Maria Serena Pirisino
2017-01-01

Abstract

La ricerca propone una riflessione sul paesaggio culturale allo stato di rudere in Sardegna, con l’intento di individuare delle linee guida strategiche rivolte sia alla conservazione e al riuso compatibile del patrimonio stesso, che a fornire un supporto allo sviluppo sostenibile del territorio. In Sardegna, la tematica si presenta ancora dibattuta a causa di molteplici aspetti, tra cui la mancanza di fonti documentarie e un lungo periodo distinto da politiche locali non del tutto efficaci. In particolare, questo è il caso del patrimonio fortificato medievale (XII-XIII secolo) della Sardegna nord-orientale. Quest’area, caratterizzata da una morfologia talmente articolata da costituire essa stessa un sistema fortificato naturale, mostra un numero limitato di fortificazioni rispetto alle altre regioni storiche della Sardegna, e le più importanti sono situate lungo la costa. A causa di una limitata conoscenza, tali architetture di difesa sono, ad eccezione di rari casi, del tutto abbandonate da ormai diversi secoli. Alcuni castelli sono stati distrutti dal XV secolo; altri invece, sebbene siano in stato di rudere, hanno conservato la loro compagine originaria. Dunque, in tali circostanze, risulta indispensabile pianificare interventi di conservazione e di restauro atti alla loro salvaguardia. Detto ciò, la ricerca propone un approccio multidisciplinare volto allo studio del patrimonio storico che sia in grado di predisporre un progetto compatibile e sostenibile per la sua tutela e per la sua valorizzazione, nonché di incoraggiare la conservazione, la fruizione e la comunicazione del paesaggio culturale attraverso l’avvio di politiche di sviluppo sostenibile. Il contributo ha un duplice obiettivo: 1) sottolineare il valore della conoscenza del sistema fortificato che dovrebbe essere valorizzato sia come fonte materiale per ricostruire la storia locale, che come attrazione economica locale; 2) innescare un dialogo costruttivo con le istituzioni e con la società per cooperare congiuntamente allo sviluppo del territorio, iniziando proprio dalla salvaguardia del paesaggio culturale.
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