La tesi si inserisce nell’ambito delle ricerche sulle tecniche costruttive storiche, la cui conoscenza risulta essere ormai imprescindibile nel campo del restauro e della conservazione. Negli ultimi decenni, in molte regioni italiane si sono ottenuti ottimi risultati con l’impiego di protocolli di ricerca ben consolidati. In Sardegna, tali studi risultano ancora piuttosto limitati soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di strumenti conoscitivi con finalità cronologiche. In considerazione delle esperienze condotte in altri ambiti territoriali e della carenza riscontrata in riferimento all’areale regionale, la ricerca condotta, incentrata sull’analisi del sistema difensivo medievale del Sud Sardegna, sviluppatosi tra il XII e il XV secolo, è volta allo studio delle tecniche costruttive murarie impiegate, mediante un percorso di caratterizzazione tecnologica. La metodologia adottata, contraddistinta da un approccio interdisciplinare, supportato da innovative tecniche di rilevamento e analisi archeometriche, è indirizzata principalmente ad evidenziare le peculiarità costruttive, formali, dimensionali e materiche delle apparecchiature murarie in esame. Ciò ha consentito di individuare parametri tecnologici - benchmarks - riferibili al contesto geografico e ascrivibili al range storico considerato. Ciò è importante soprattutto in riferimento alla cosiddetta ‘edilizia minore’, per la quale è nota l’assenza pressoché totale di attestazioni documentarie relative alla loro costruzione e la cui datazione è fondamentale nel processo di riconoscimento finalizzato alla definizione di consapevoli interventi di restauro e valorizzazione. Gli obiettivi perseguiti sono due: 1. Implementare lo stato di conoscenza sul sistema difensivo medievale, attualmente caratterizzato da un elevato livello di frammentarietà e ruderizzazione; 2. Definire cronotipologie murarie specifiche per l’ambito territoriale e il periodo storico investigato da far confluire in un atlante regionale delle tecniche costruttive murarie storiche, come strumento capace di facilitare il riconoscimento del patrimonio storico e architettonico sardo, in funzione di consapevoli interventi di conservazione, restauro e valorizzazione. L’innovatività della ricerca è legata sia all’approccio interdisciplinare modulato specificamente per supportare lo studio delle strutture con finalità cronologiche, sia al contributo conoscitivo offerto nell’ambito degli studi generali sul sistema architettonico difensivo medievale e particolari delle tecniche costruttive murarie storiche.

Architettura fortificata nel sud Sardegna (XII-XV sec.). Cronotipologia delle strutture murarie

PINTUS, VALENTINA
2017-04-07

Abstract

La tesi si inserisce nell’ambito delle ricerche sulle tecniche costruttive storiche, la cui conoscenza risulta essere ormai imprescindibile nel campo del restauro e della conservazione. Negli ultimi decenni, in molte regioni italiane si sono ottenuti ottimi risultati con l’impiego di protocolli di ricerca ben consolidati. In Sardegna, tali studi risultano ancora piuttosto limitati soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di strumenti conoscitivi con finalità cronologiche. In considerazione delle esperienze condotte in altri ambiti territoriali e della carenza riscontrata in riferimento all’areale regionale, la ricerca condotta, incentrata sull’analisi del sistema difensivo medievale del Sud Sardegna, sviluppatosi tra il XII e il XV secolo, è volta allo studio delle tecniche costruttive murarie impiegate, mediante un percorso di caratterizzazione tecnologica. La metodologia adottata, contraddistinta da un approccio interdisciplinare, supportato da innovative tecniche di rilevamento e analisi archeometriche, è indirizzata principalmente ad evidenziare le peculiarità costruttive, formali, dimensionali e materiche delle apparecchiature murarie in esame. Ciò ha consentito di individuare parametri tecnologici - benchmarks - riferibili al contesto geografico e ascrivibili al range storico considerato. Ciò è importante soprattutto in riferimento alla cosiddetta ‘edilizia minore’, per la quale è nota l’assenza pressoché totale di attestazioni documentarie relative alla loro costruzione e la cui datazione è fondamentale nel processo di riconoscimento finalizzato alla definizione di consapevoli interventi di restauro e valorizzazione. Gli obiettivi perseguiti sono due: 1. Implementare lo stato di conoscenza sul sistema difensivo medievale, attualmente caratterizzato da un elevato livello di frammentarietà e ruderizzazione; 2. Definire cronotipologie murarie specifiche per l’ambito territoriale e il periodo storico investigato da far confluire in un atlante regionale delle tecniche costruttive murarie storiche, come strumento capace di facilitare il riconoscimento del patrimonio storico e architettonico sardo, in funzione di consapevoli interventi di conservazione, restauro e valorizzazione. L’innovatività della ricerca è legata sia all’approccio interdisciplinare modulato specificamente per supportare lo studio delle strutture con finalità cronologiche, sia al contributo conoscitivo offerto nell’ambito degli studi generali sul sistema architettonico difensivo medievale e particolari delle tecniche costruttive murarie storiche.
7-apr-2017
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