I dati forniti dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riportano che a fronte del 30% della popolazione italiana che presenta salute parodontale, il restante 70 % è affetta da una forma di patologia che può essere lieve (80%) e grave (5-20%). Si tratta dunque di una patologia che ha un forte impatto sociale, e quindi una notevole incidenza nei costi della spesa sanitaria. Si impone pertanto un corretto approccio in termini di: prevenzione della diagnosi clinica e di laboratorio, delle strategie terapeutiche. L ‘eziologia della malattia parodontale e di tipo infettivo ma rispetto ad altre patologie causate da microorganismi la parodontite presenta notevoli peculiarità, peculiarità che vanno ricercate nelle caratteristiche dei patogeni parodontali, in particolare : (a) sono descritte almeno 300 specie differenti ( la maggior parte non ancora identificate), (b) La maggior parte sono anaerobi, (c) difficoltà nella coltura, (d) crescita molto lenta ( anche 2 settimane), (e) presentano un' organizzazione a ” biofim complesso”. Attualmente, un aiuto importante alla diagnostica di laboratorio in parodontologia, viene dalla biologia molecolare. Le tecniche più efficaci e moderne attualmente in uso sono la Polymerase Chain Reaction (PCR), e la sua versione quantitativa : la PCR real-Time. Queste metodiche hanno come principio lo specifico riconoscimento di una sequenza di DNA/RNA appartenente al microorganismo patogeno. I vantaggi principali vengono rilevati nella sensibilita’ ( un incremento di 10-100 volte) e nel tempo del risultato (1- 6 ore ). Nonostante questi vantaggi notevoli , i metodi citati possono presentare una bassa specificità , dovuta a sequenze di DNA molto simili appartenenti a specie microbiche affini. 2 Recentemente un ulteriore passo nella diagnostica microbiologica molecolare e’ stato raggiunto con i “Molecular Beacon”MB, (Tyagi et al., 1996). I MB, ,rappresentano sonde fluorescenti a DNA con struttura circolare (Fig.1). La sonda presenta una sequenza nucleotidica che si apre (ed emette fluorescenza),solo se trova una regione complementare perfettamente identica nel DNA bersaglio del patogeno parodontale, questo determina il massimo grado di specificità possibile nella diagnostica molecolare, di conseguenza vengono ridotti i possibili falsi positivi della PCR tradizionale. L’utilizzo dei MB in un pannello analitico contenente tutte le specie rappresentative della malattia parodontale “molecular beacon array”, dispone per il clinico elementi più oggettivi e, soprattutto scientificamente/tecnologicamente più significativi, su cui basare la diagnosi di infezione per malattia parodontale.

Diagnosi di Laboratorio per Infezione nel Distretto Parodontale, dalla PCR al “Molecular Beacon Array”

Orrù Germano
Primo
Conceptualization
;
Puggioni Francesca
Methodology
;
Ibba Antonella
Methodology
;
Serreli Gabriele
Data Curation
;
2018-01-01

Abstract

I dati forniti dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riportano che a fronte del 30% della popolazione italiana che presenta salute parodontale, il restante 70 % è affetta da una forma di patologia che può essere lieve (80%) e grave (5-20%). Si tratta dunque di una patologia che ha un forte impatto sociale, e quindi una notevole incidenza nei costi della spesa sanitaria. Si impone pertanto un corretto approccio in termini di: prevenzione della diagnosi clinica e di laboratorio, delle strategie terapeutiche. L ‘eziologia della malattia parodontale e di tipo infettivo ma rispetto ad altre patologie causate da microorganismi la parodontite presenta notevoli peculiarità, peculiarità che vanno ricercate nelle caratteristiche dei patogeni parodontali, in particolare : (a) sono descritte almeno 300 specie differenti ( la maggior parte non ancora identificate), (b) La maggior parte sono anaerobi, (c) difficoltà nella coltura, (d) crescita molto lenta ( anche 2 settimane), (e) presentano un' organizzazione a ” biofim complesso”. Attualmente, un aiuto importante alla diagnostica di laboratorio in parodontologia, viene dalla biologia molecolare. Le tecniche più efficaci e moderne attualmente in uso sono la Polymerase Chain Reaction (PCR), e la sua versione quantitativa : la PCR real-Time. Queste metodiche hanno come principio lo specifico riconoscimento di una sequenza di DNA/RNA appartenente al microorganismo patogeno. I vantaggi principali vengono rilevati nella sensibilita’ ( un incremento di 10-100 volte) e nel tempo del risultato (1- 6 ore ). Nonostante questi vantaggi notevoli , i metodi citati possono presentare una bassa specificità , dovuta a sequenze di DNA molto simili appartenenti a specie microbiche affini. 2 Recentemente un ulteriore passo nella diagnostica microbiologica molecolare e’ stato raggiunto con i “Molecular Beacon”MB, (Tyagi et al., 1996). I MB, ,rappresentano sonde fluorescenti a DNA con struttura circolare (Fig.1). La sonda presenta una sequenza nucleotidica che si apre (ed emette fluorescenza),solo se trova una regione complementare perfettamente identica nel DNA bersaglio del patogeno parodontale, questo determina il massimo grado di specificità possibile nella diagnostica molecolare, di conseguenza vengono ridotti i possibili falsi positivi della PCR tradizionale. L’utilizzo dei MB in un pannello analitico contenente tutte le specie rappresentative della malattia parodontale “molecular beacon array”, dispone per il clinico elementi più oggettivi e, soprattutto scientificamente/tecnologicamente più significativi, su cui basare la diagnosi di infezione per malattia parodontale.
2018
Molecular beacon, malattia parodontale, PCR real time,
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