Il turismo culturale rappresenta un fenomeno di interesse per lo sviluppo economico di un territorio e per la tutela e conservazione dei suoi tratti identitari, ma necessita della predisposizione di servizi per i quali sono indispensabili dati affidabili sul piano della georeferenziazione e qualità degli attributi. Il caso proposto riguarda il territorio regionale sardo, la cui singolarità si manifesta in un complesso sistema distribuito di beni culturali, con caratteristiche di unicità date dalla presenza di numerosi siti nuragici, che presentano una specifica tipologia insediativa, ma il cui numero e consistenza non sono ancora precisamente determinati. Sono attualmente disponibili strati informativi prodotti in tempi e con criteri diversi, tali da non permettere in tutti i casi noti una localizzazione geografica certa e talvolta lasciando indeterminata l'estensione spaziale dei beni, demandando alle singole amministrazioni locali l’onere la risoluzione di queste problematiche in fase di verifica e approfondimento degli strumenti urbanistici da redigere in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale (PPR). È stata pertanto avviata una mappatura puntuale operata alla scala regionale, in modo da costituire una base di conoscenza sistematica del patrimonio culturale materiale, basata sull’accuratezza e precisione del posizionamento geografico, sulla definizione dell’area di sedime e corredata da un’approfondita indagine fotografica. Questa metodologia operativa costituisce un miglioramento delle procedure di acquisizione dei dati e consente di aprire nuove prospettive nella tutela e valorizzazione dei beni culturali stessi, poiché oltre al conteggio puntuale mira a fornire una conoscenza approfondita degli elementi identitari.
Il censimento dei beni culturali sul territorio regionale sardo. Innovazioni e potenzialità
Paola Zamperlin;Chiara Garau
2018-01-01
Abstract
Il turismo culturale rappresenta un fenomeno di interesse per lo sviluppo economico di un territorio e per la tutela e conservazione dei suoi tratti identitari, ma necessita della predisposizione di servizi per i quali sono indispensabili dati affidabili sul piano della georeferenziazione e qualità degli attributi. Il caso proposto riguarda il territorio regionale sardo, la cui singolarità si manifesta in un complesso sistema distribuito di beni culturali, con caratteristiche di unicità date dalla presenza di numerosi siti nuragici, che presentano una specifica tipologia insediativa, ma il cui numero e consistenza non sono ancora precisamente determinati. Sono attualmente disponibili strati informativi prodotti in tempi e con criteri diversi, tali da non permettere in tutti i casi noti una localizzazione geografica certa e talvolta lasciando indeterminata l'estensione spaziale dei beni, demandando alle singole amministrazioni locali l’onere la risoluzione di queste problematiche in fase di verifica e approfondimento degli strumenti urbanistici da redigere in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale (PPR). È stata pertanto avviata una mappatura puntuale operata alla scala regionale, in modo da costituire una base di conoscenza sistematica del patrimonio culturale materiale, basata sull’accuratezza e precisione del posizionamento geografico, sulla definizione dell’area di sedime e corredata da un’approfondita indagine fotografica. Questa metodologia operativa costituisce un miglioramento delle procedure di acquisizione dei dati e consente di aprire nuove prospettive nella tutela e valorizzazione dei beni culturali stessi, poiché oltre al conteggio puntuale mira a fornire una conoscenza approfondita degli elementi identitari.File | Dimensione | Formato | |
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