La diffusione capillare di birrifici e microbirrifici artigianali in Italia (nel 2015 si contavano circa 900 birrifici) , e quindi anche in Sardegna, è un fenomeno che negli ultimi venti anni ha influito in maniera significativa sulla produzione e sul consumo di birra, favorendo lo sviluppo di aziende di piccole e grandi dimensioni, l'apertura di locali destinati alla somministrazione e alla degustazione di birre artigianali, nonché l'organizzazione di sagre, fiere, festival e corsi finalizzati alla promozione e al commercio di birre di qualità. In Sardegna, in particolare, sono quasi quaranta i birrifici artigianali attivi, diffusi su tutto il territorio regionale, per il quale i produttori esprimono un forte e genuino attaccamento sia per quanto riguarda la selezione delle materie prime, sia per la fantasiosa scelta dei nomi, spesso attinti dal patrimonio dialettale e tradizionale dell'isola. Nel presente contributo, mi concentrerò sulla nominazione dei birrifici e in particolare sui birronimi sardi, prestando particolare attenzione agli elementi che manifestano uno stretto legame con l'identità linguistica e culturale della Sardegna. Saranno presi in esame i seguenti birrifici e le relative birre prodotte: 4 Mori (Guspini); Barley (Maracalagonis); Brew Bay Beer e Scialandrone (Quartu Sant'Elena); Terrantiga (San Sperate); il Birrificio di Cagliari e Chemu (Cagliari); Beermania Brew (Selargius); Rubiu (Sant'Antioco); Buffa (Zeddiani); Brumare (Bauladu); Janas (Iglesias); Lara (Tertenia); Trulla (Nuoro); La volpe e il luppolo (Simaxis); Birrificio Seddaiu (Thiesi); Nora (Oliena).
Birronimi sardi: studio onomastico dei birrifici e delle birre artigianali prodotte in Sardegna
Myriam Mereu
Primo
2018-01-01
Abstract
La diffusione capillare di birrifici e microbirrifici artigianali in Italia (nel 2015 si contavano circa 900 birrifici) , e quindi anche in Sardegna, è un fenomeno che negli ultimi venti anni ha influito in maniera significativa sulla produzione e sul consumo di birra, favorendo lo sviluppo di aziende di piccole e grandi dimensioni, l'apertura di locali destinati alla somministrazione e alla degustazione di birre artigianali, nonché l'organizzazione di sagre, fiere, festival e corsi finalizzati alla promozione e al commercio di birre di qualità. In Sardegna, in particolare, sono quasi quaranta i birrifici artigianali attivi, diffusi su tutto il territorio regionale, per il quale i produttori esprimono un forte e genuino attaccamento sia per quanto riguarda la selezione delle materie prime, sia per la fantasiosa scelta dei nomi, spesso attinti dal patrimonio dialettale e tradizionale dell'isola. Nel presente contributo, mi concentrerò sulla nominazione dei birrifici e in particolare sui birronimi sardi, prestando particolare attenzione agli elementi che manifestano uno stretto legame con l'identità linguistica e culturale della Sardegna. Saranno presi in esame i seguenti birrifici e le relative birre prodotte: 4 Mori (Guspini); Barley (Maracalagonis); Brew Bay Beer e Scialandrone (Quartu Sant'Elena); Terrantiga (San Sperate); il Birrificio di Cagliari e Chemu (Cagliari); Beermania Brew (Selargius); Rubiu (Sant'Antioco); Buffa (Zeddiani); Brumare (Bauladu); Janas (Iglesias); Lara (Tertenia); Trulla (Nuoro); La volpe e il luppolo (Simaxis); Birrificio Seddaiu (Thiesi); Nora (Oliena).File | Dimensione | Formato | |
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