Il contributo si propone di fornire una visione organica, ma sintetica, sullo stato attuale del paesaggio fortificato medievale in Sardegna, ponendo l’accento sulle relazioni esistenti tra gli aspetti storici, architettonici, materici e costruttivi. Si intraprende così un viaggio tra i più significativi siti medievali ancora esistenti. A fronte di un elevato grado di stratificazione, un’estrema essenzialità contraddistingue le architetture in esame che, con semplicità, compongono un paesaggio fortificato eterogeneo e austero, molto difforme da quello che caratterizza altri ambiti culturali, sia nazionali che internazionali. Gli studi effettuati finora sono numerosi, approfondiscono molteplici aspetti e tematiche trasversali, delineando un panorama conoscitivo ricchissimo, che ha preso in considerazione anche le questioni legate alla loro tutela e alle nuove dinamiche. Lo stato di abbandono e l'avanzato grado di ruderizzazione in cui versa buona parte dei castelli medievali sardi, infatti, rivelano la necessità, ormai improcrastinabile, di arrestare i processi in atto, e palesano l’urgenza di documentare la consistenza attuale dei siti. L’intento di tale percorso è quello di cogliere, attraverso una rilettura critica del patrimonio fortificato medievale nel suo stato attuale, le connessioni tra l’architettura e le sue trasformazioni, gli interventi attuati e il grado di conservazione. Un tale apparato conoscitivo, infine, è strumentale alla definizione di specifici e più efficaci protocolli operativi, capaci di promuovere azioni di conservazione e di tutela che attuati sui singoli manufatti, preservano e rimarcano la loro appartenenza ad un unico sistema, come in un vero e proprio progetto di ‘ricucitura’ per la riconnessione reciproca di tutti i siti, come punti nodali di un’unica rete.
Itinerari di architettura fortificata in Sardegna. Percorsi di conoscenza e valorizzazione
Caterina Giannattasio
;Silvana Maria Grillo
;Valentina Pintus
;Maria Serena Pirisino
2019-01-01
Abstract
Il contributo si propone di fornire una visione organica, ma sintetica, sullo stato attuale del paesaggio fortificato medievale in Sardegna, ponendo l’accento sulle relazioni esistenti tra gli aspetti storici, architettonici, materici e costruttivi. Si intraprende così un viaggio tra i più significativi siti medievali ancora esistenti. A fronte di un elevato grado di stratificazione, un’estrema essenzialità contraddistingue le architetture in esame che, con semplicità, compongono un paesaggio fortificato eterogeneo e austero, molto difforme da quello che caratterizza altri ambiti culturali, sia nazionali che internazionali. Gli studi effettuati finora sono numerosi, approfondiscono molteplici aspetti e tematiche trasversali, delineando un panorama conoscitivo ricchissimo, che ha preso in considerazione anche le questioni legate alla loro tutela e alle nuove dinamiche. Lo stato di abbandono e l'avanzato grado di ruderizzazione in cui versa buona parte dei castelli medievali sardi, infatti, rivelano la necessità, ormai improcrastinabile, di arrestare i processi in atto, e palesano l’urgenza di documentare la consistenza attuale dei siti. L’intento di tale percorso è quello di cogliere, attraverso una rilettura critica del patrimonio fortificato medievale nel suo stato attuale, le connessioni tra l’architettura e le sue trasformazioni, gli interventi attuati e il grado di conservazione. Un tale apparato conoscitivo, infine, è strumentale alla definizione di specifici e più efficaci protocolli operativi, capaci di promuovere azioni di conservazione e di tutela che attuati sui singoli manufatti, preservano e rimarcano la loro appartenenza ad un unico sistema, come in un vero e proprio progetto di ‘ricucitura’ per la riconnessione reciproca di tutti i siti, come punti nodali di un’unica rete.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.