La tesi intende approfondire parallelamente le vicende che hanno riguardato lo sfruttamento intensivo della risorsa legno e i primi tentativi di ovviare al paludismo nella seconda metà dell'Ottocento in Sardegna, considerando il legame indissolubile che esiste tra regime dei boschi e regime delle acque. Nella prima parte vengono affrontate le questioni metodologiche che caratterizzano la storia dell'ambiente, il filone storiografico basato sullo studio delle interazioni tra uomo e ambiente. Successivamente viene proposto un confronto tra il Mezzogiorno d'Italia e la Sardegna in epoca preunitaria, rispetto all'assetto territoriale e alle politiche di intervento su di esso. Viene poi analizzato l'impatto dell'unificazione legislativa e amministrativa, all'indomani dell'Unità, della politica dei governi della Destra storica e del prevalere dell'utilizzo privatistico del territorio sull'ambiente sardo. Viene di seguito affrontato lo studio dei mutamenti nelle politiche ambientali attuati a partire dall'ascesa al potere della Sinistra storica, con l'analisi dei dibattiti parlamentari che porteranno alla promulgazione della legislazione forestale unitaria, di cui vengono soprattutto analizzate le conseguenze della sua applicazione in Sardegna, e con l'esame della produzione legislativa in tema di bonifiche e di opere idrauliche e dei progetti di bonifica redatti nell'isola. Infine viene evidenziato come, negli ultimi anni dell'Ottocento, riprenda vigore la lezione dei tecnici meridionali preunitari e la visione dei bacini idrografici come nucleo base degli interventi sul territorio, e come, attraverso questa ritrovata consapevolezza, si giunga alla promulgazione dei Provvedimenti speciali per la Sardegna.
Uomo, ambiente e istituzioni nella Sardegna della seconda metà dell'Ottocento : sfruttamento forestale e disordine idraulico
-
2008-02-04
Abstract
La tesi intende approfondire parallelamente le vicende che hanno riguardato lo sfruttamento intensivo della risorsa legno e i primi tentativi di ovviare al paludismo nella seconda metà dell'Ottocento in Sardegna, considerando il legame indissolubile che esiste tra regime dei boschi e regime delle acque. Nella prima parte vengono affrontate le questioni metodologiche che caratterizzano la storia dell'ambiente, il filone storiografico basato sullo studio delle interazioni tra uomo e ambiente. Successivamente viene proposto un confronto tra il Mezzogiorno d'Italia e la Sardegna in epoca preunitaria, rispetto all'assetto territoriale e alle politiche di intervento su di esso. Viene poi analizzato l'impatto dell'unificazione legislativa e amministrativa, all'indomani dell'Unità, della politica dei governi della Destra storica e del prevalere dell'utilizzo privatistico del territorio sull'ambiente sardo. Viene di seguito affrontato lo studio dei mutamenti nelle politiche ambientali attuati a partire dall'ascesa al potere della Sinistra storica, con l'analisi dei dibattiti parlamentari che porteranno alla promulgazione della legislazione forestale unitaria, di cui vengono soprattutto analizzate le conseguenze della sua applicazione in Sardegna, e con l'esame della produzione legislativa in tema di bonifiche e di opere idrauliche e dei progetti di bonifica redatti nell'isola. Infine viene evidenziato come, negli ultimi anni dell'Ottocento, riprenda vigore la lezione dei tecnici meridionali preunitari e la visione dei bacini idrografici come nucleo base degli interventi sul territorio, e come, attraverso questa ritrovata consapevolezza, si giunga alla promulgazione dei Provvedimenti speciali per la Sardegna.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
costa_consuelo.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Tesi di dottorato
Dimensione
1.72 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.72 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.