La didattica del progetto: un fluido incomprimibile?

L’affermazione espressa nel titolo contiene due verità: la prima consiste nel fatto che l’insegnamento del progetto, nel riconfigurarsi continuamente per adattarsi alle modificazioni strutturali indotte dalle varie riforme e a un contesto generale della disciplina anch’esso profondamente cambiato, ha assunto forma liquida. Da processo stabile e certo la didattica è diventata materia magmatica in perenne trasformazione. La seconda è che il tempo di apprendimento della materia e dei suoi contenuti teorici non può – oltre un certo limite – essere addensato nelle poche ore concesse attualmente ai laboratori. La ricerca di un equilibrio dinamico tra le esigenze di completezza e quelle legate al processo formativo – per come è oggi espresso – è diventata dunque la condizione naturale. Tuttavia, nel titolo è presente un punto di domanda perché se una ulteriore compressione dei tempi per l’erogazione della didattica può produrre il collasso dell’intero impalcato dell’apprendimento, è pur vero che esistono ancora alcuni strumenti in grado di ottimizzare i processi didattici garantendo i medesimi risultati in tempi più brevi.