Le aree urbane sono il luogo in cui vive più della metà della popolazione mondiale, il motore del progresso economico e dell’innovazione sociale. Al contempo, essere costituiscono realtà in cui si concentrano forti contraddizioni e si manifestano fenomeni di discriminazione e disuguaglianza. «Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili» rappresenta un Obiettivo chiave dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, da perseguire attraverso azioni volte a garantire migliori livelli di qualità della vita nei quartieri poveri, l’accesso ai servizi di base, alle aree verdi e agli spazi pubblici, sicuri e inclusivi. In una situazione di crisi strutturale che lo Stato sociale italiano cerca di fronteggiare non senza difficoltà, la cittadinanza attiva si sta affermando come protagonista di un Nuovo Welfare per rispondere ai bisogni espressi dai territori. All’interno di questo scenario, il patrimonio immobiliare appartenente a diversi enti e istituzioni pubbliche, ciclicamente soggetto a fenomeni di dismissione, si rivela funzionale alla sperimentazione di iniziative bottom-up di riuso, anche temporaneo, capaci di generare spazi innovativi e inedite funzioni urbane, sebbene in seno ad una regia pubblica. Dopo aver esaminato il quadro delle principali politiche messe in atto in Italia in materia di riuso e gestione collaborativa dei beni comuni urbani, il paper indaga le opportunità di queste innovative pratiche per la rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico nella città di Cagliari.
Pratiche innovative di riuso del patrimonio immobiliare pubblico per una città inclusiva
Mara Ladu
Primo
2020-01-01
Abstract
Le aree urbane sono il luogo in cui vive più della metà della popolazione mondiale, il motore del progresso economico e dell’innovazione sociale. Al contempo, essere costituiscono realtà in cui si concentrano forti contraddizioni e si manifestano fenomeni di discriminazione e disuguaglianza. «Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili» rappresenta un Obiettivo chiave dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, da perseguire attraverso azioni volte a garantire migliori livelli di qualità della vita nei quartieri poveri, l’accesso ai servizi di base, alle aree verdi e agli spazi pubblici, sicuri e inclusivi. In una situazione di crisi strutturale che lo Stato sociale italiano cerca di fronteggiare non senza difficoltà, la cittadinanza attiva si sta affermando come protagonista di un Nuovo Welfare per rispondere ai bisogni espressi dai territori. All’interno di questo scenario, il patrimonio immobiliare appartenente a diversi enti e istituzioni pubbliche, ciclicamente soggetto a fenomeni di dismissione, si rivela funzionale alla sperimentazione di iniziative bottom-up di riuso, anche temporaneo, capaci di generare spazi innovativi e inedite funzioni urbane, sebbene in seno ad una regia pubblica. Dopo aver esaminato il quadro delle principali politiche messe in atto in Italia in materia di riuso e gestione collaborativa dei beni comuni urbani, il paper indaga le opportunità di queste innovative pratiche per la rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico nella città di Cagliari.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Ladu M 2019 SIU.pdf
accesso aperto
Tipologia:
versione editoriale (VoR)
Dimensione
1.14 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.14 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.