Nonostante il numero sempre crescente di donne che decidono di non avere figl*, in una cultura eteronormativa, familista e patriarcale come quella italiana la maternità sembra ancora l’unico percorso normale che rende difficile per le donne fare una scelta differente. L’ideologia della “maternità obbligata” celebra la figura della madre, mentre le donne che non hanno figl* sono descritte come non realizzate, egoiste, incomplete. La femminilità rimane ancorata alle funzioni biologiche: la maternità, e in particolare la gravidanza, continuano a essere definite come il percorso per eccellenza per la realizzazione fisica ed emotiva delle donne. La scelta di non avere figli, quindi, comporta la mancata soddisfazione delle aspettative sociali di genere e il sovvertimento della nozione tradizionale di famiglia. La ricerca, partendo dal presupposto della marcata resistenza conservatrice ai tentativi di ridefinizione dell’ordine di genere, ha analizzato i discorsi sulla maternità presenti in blog e social network dedicati alle donne che hanno scelto volontariamente di non avere figli. L’Analisi Critica dei Discorsi ha evidenziato che, se da un lato le childfree women sono in grado di decostruire l’associazione cogente tra femminile e maternità, dall’altro mostrano la loro parziale adesione alla visione ideologica egemonica del genere e della genitorialità. Lo studio contribuisce a svelare la pervasività dell’ideologia di genere e le difficoltà a sovvertire il modello eteronormativo e sessista entro il quale sessualità e riproduzione sono iscritte.

Le childfree women e la sovversione del femminile

Francesco Serri;Diego Lasio
2019-01-01

Abstract

Nonostante il numero sempre crescente di donne che decidono di non avere figl*, in una cultura eteronormativa, familista e patriarcale come quella italiana la maternità sembra ancora l’unico percorso normale che rende difficile per le donne fare una scelta differente. L’ideologia della “maternità obbligata” celebra la figura della madre, mentre le donne che non hanno figl* sono descritte come non realizzate, egoiste, incomplete. La femminilità rimane ancorata alle funzioni biologiche: la maternità, e in particolare la gravidanza, continuano a essere definite come il percorso per eccellenza per la realizzazione fisica ed emotiva delle donne. La scelta di non avere figli, quindi, comporta la mancata soddisfazione delle aspettative sociali di genere e il sovvertimento della nozione tradizionale di famiglia. La ricerca, partendo dal presupposto della marcata resistenza conservatrice ai tentativi di ridefinizione dell’ordine di genere, ha analizzato i discorsi sulla maternità presenti in blog e social network dedicati alle donne che hanno scelto volontariamente di non avere figli. L’Analisi Critica dei Discorsi ha evidenziato che, se da un lato le childfree women sono in grado di decostruire l’associazione cogente tra femminile e maternità, dall’altro mostrano la loro parziale adesione alla visione ideologica egemonica del genere e della genitorialità. Lo studio contribuisce a svelare la pervasività dell’ideologia di genere e le difficoltà a sovvertire il modello eteronormativo e sessista entro il quale sessualità e riproduzione sono iscritte.
2019
9791220053747
Childfree women, Ordine di genere, Eteronormatività.
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