Il progetto per il nuovo Polo Museale Antonio Gramsci, promosso dal- la Fondazione Casa Gramsci di Ghilarza e sviluppato con il supporto scientifico del DICAAR dell’Università di Cagliari, si fonda sulla messa a sistema di una serie di edifici contigui nel centro storico di Ghilarza, fra i quali spicca la casa dove visse Antonio Gramsci durante la sua infan- zia e adolescenza, attualmente Casa-Museo. La Casa Gramsci, piccolo edificio a corte retrostante costruito in pietra di basalto, ha già visto importanti interventi di restauro a partire dagli anni ’70 del Novecento tra i quali emerge la conversione museale e il progetto di allestimento ad opera dell’architetto Cini-Boeri. Oltre il valore documentale e storico della casa per la quale si prevede un intervento di restauro puntuale, lo studio esplora il potenziale spaziale offerto dalla condizione urbana e dalla disponibilità degli immobili in un quadro di particolare interesse, sia per il complesso museale che per quanto concerne la riqualificazio- ne di una porzione significativa di centro storico. La proposta proget- tuale scaturisce da un lato dall’esigenza di adeguare alla rete Regio- nale dei Musei l’attuale Casa nei termini di un allestimento e di sistemi per l’accessibilità più efficienti e adeguati agli standard contemporanei, dall’altro di ampliare il Polo Museale alla scala urbana proporzionandolo alle nuove attività e alle crescenti iniziative socio-culturali. Si intende dunque costituire un sistema integrato che da un lato pone la Casa Gramsci come fulcro del percorso museale ma che dall’altro si arricchisce degli spazi necessari al buon funzionamento e per gestire i flussi crescenti di visitatori con il ripensamento dell’intero sistema com- posto dalle diverse unità edilizie. L’idea di progetto è articolata in due fasi: la prima prevede il restauro conservativo e l’adeguamento della Casa Gramsci e il progetto di una micro-unità di accesso nell’edificio contiguo della sede dell’ex PCI, attualmente in realizzazione; la secon- da prevede un intervento più complesso con l’obiettivo di porre in conti- nuità fisica la Casa con la sede attraverso la demolizione di tutti i volumi incongrui e il ripristino delle permeabilità dell’isolato. L’attenzione verso la materia, la riduzione dei segni proposti per l’estensione del Polo mu- seale e la volontà di cercare relazioni con i paesaggi storici e culturali della prima formazione di Gramsci, costituiscono la cifra della proposta.

Recuperare il centro storico, progettare con la memoria. Il nuovo polo museale Antonio Gramsci di Ghilarza

Carlo Atzeni
;
Stefano Cadoni;Adriano Dessì;Francesco Marras
2019-01-01

Abstract

Il progetto per il nuovo Polo Museale Antonio Gramsci, promosso dal- la Fondazione Casa Gramsci di Ghilarza e sviluppato con il supporto scientifico del DICAAR dell’Università di Cagliari, si fonda sulla messa a sistema di una serie di edifici contigui nel centro storico di Ghilarza, fra i quali spicca la casa dove visse Antonio Gramsci durante la sua infan- zia e adolescenza, attualmente Casa-Museo. La Casa Gramsci, piccolo edificio a corte retrostante costruito in pietra di basalto, ha già visto importanti interventi di restauro a partire dagli anni ’70 del Novecento tra i quali emerge la conversione museale e il progetto di allestimento ad opera dell’architetto Cini-Boeri. Oltre il valore documentale e storico della casa per la quale si prevede un intervento di restauro puntuale, lo studio esplora il potenziale spaziale offerto dalla condizione urbana e dalla disponibilità degli immobili in un quadro di particolare interesse, sia per il complesso museale che per quanto concerne la riqualificazio- ne di una porzione significativa di centro storico. La proposta proget- tuale scaturisce da un lato dall’esigenza di adeguare alla rete Regio- nale dei Musei l’attuale Casa nei termini di un allestimento e di sistemi per l’accessibilità più efficienti e adeguati agli standard contemporanei, dall’altro di ampliare il Polo Museale alla scala urbana proporzionandolo alle nuove attività e alle crescenti iniziative socio-culturali. Si intende dunque costituire un sistema integrato che da un lato pone la Casa Gramsci come fulcro del percorso museale ma che dall’altro si arricchisce degli spazi necessari al buon funzionamento e per gestire i flussi crescenti di visitatori con il ripensamento dell’intero sistema com- posto dalle diverse unità edilizie. L’idea di progetto è articolata in due fasi: la prima prevede il restauro conservativo e l’adeguamento della Casa Gramsci e il progetto di una micro-unità di accesso nell’edificio contiguo della sede dell’ex PCI, attualmente in realizzazione; la secon- da prevede un intervento più complesso con l’obiettivo di porre in conti- nuità fisica la Casa con la sede attraverso la demolizione di tutti i volumi incongrui e il ripristino delle permeabilità dell’isolato. L’attenzione verso la materia, la riduzione dei segni proposti per l’estensione del Polo mu- seale e la volontà di cercare relazioni con i paesaggi storici e culturali della prima formazione di Gramsci, costituiscono la cifra della proposta.
2019
978-88-909054-9-0
recupero; rapporto antico-nuovo; memoria; Antonio Gramsci; Ghilarza; polo museale
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