Sullo sfondo della moltiplicazione delle costellazioni familiari, l’evento della nascita di un figlio costituisce uno snodo decisivo nelle biografie delle nuove madri e dei nuovi padri, non solo in rapporto alle ridefinizioni immediate dello status, dei ruoli, della carriera morale e delle aspettative dei neo-genitori ma anche in relazione alla necessità di riadattamento organizzativo della routine individuale e di coppia, alla ricerca di un nuovo equilibrio in termini di composizione dei rispettivi impegni e responsabilità fortemente vincolato dalla scansione dei tempi della città e dalla connotazione materiale e simbolica degli spazi pubblici e collettivi urbani in senso più o meno friendly rispetto alle mutate esigenze dei neo-genitori e dei loro neonati. Questo impatto trasformativo nel rapporto tra neo-genitori e spazio urbano, tale da definire una vera e propria sub-cultura transeunte, innesca almeno tre processi di distinzione tra forme di cittadinanza sociale (in termini di accessibilità, mobilità, inclusione sociale, disponibilità di servizi, conflittualità generata dalla “shared inhabitance” obbligatoria con altre tipologie di popolazioni metropolitane), che possono plausibilmente tradursi in meccanismi di disuguaglianza dal punto di vista della giustizia spaziale.

Pratiche diseguali di accessibilità degli spazi

Cois, Ester
;
2020-01-01

Abstract

Sullo sfondo della moltiplicazione delle costellazioni familiari, l’evento della nascita di un figlio costituisce uno snodo decisivo nelle biografie delle nuove madri e dei nuovi padri, non solo in rapporto alle ridefinizioni immediate dello status, dei ruoli, della carriera morale e delle aspettative dei neo-genitori ma anche in relazione alla necessità di riadattamento organizzativo della routine individuale e di coppia, alla ricerca di un nuovo equilibrio in termini di composizione dei rispettivi impegni e responsabilità fortemente vincolato dalla scansione dei tempi della città e dalla connotazione materiale e simbolica degli spazi pubblici e collettivi urbani in senso più o meno friendly rispetto alle mutate esigenze dei neo-genitori e dei loro neonati. Questo impatto trasformativo nel rapporto tra neo-genitori e spazio urbano, tale da definire una vera e propria sub-cultura transeunte, innesca almeno tre processi di distinzione tra forme di cittadinanza sociale (in termini di accessibilità, mobilità, inclusione sociale, disponibilità di servizi, conflittualità generata dalla “shared inhabitance” obbligatoria con altre tipologie di popolazioni metropolitane), che possono plausibilmente tradursi in meccanismi di disuguaglianza dal punto di vista della giustizia spaziale.
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