Massimo Dell’Utri, Putnam, Roma, Carocci, 2020, pp. 248

The recent book Putnam by Massimo Dell’Utri concerns the philosophical and argumentative journey of Hilary Putnam, that led him to explore the implications of Quine’s views about analyticity and the many ways in which realism can be understood in epistemology, philosophy of science, philosophy of mathematics, its main entailments for the philosophy of mind, and more recently about issues concerning ethics, meta-ethics, and value-theory. The present critical review briefly recollects the reading presented in the book, and then highlights some of the implications of this reconstruction, especially those concerning a key passage in the evolution of Putnam’s thought: Putnam’s abandonment of internal realism and the endorsement of natural realism.

Il recente volume Putnam di Massimo Dell’Utri ricostruisce il lungo percorso teorico e argomentativo di Hilary Putnam, che lo ha condotto a esplorare le implicazioni delle tesi di Quine sull’analiticità e le varie declinazioni del realismo nel campo dell’epistemologia, della filosofia della scienza, della filosofia della matematica, le sue implicazioni per la filosofia della mente, e in tempi più recenti per le questioni etiche, meta-etiche e di teoria dei valori. La lettura critica ricostruisce il percorso di lettura proposto nel libro, per poi concentrarsi su alcune implicazioni che questa ricostruzione permette di mettere a fuoco a proposito di un passaggio delicato nell’evoluzione del pensiero di Putnam: la svolta sancita dall’abbandono del realismo interno e l’approdo al realismo naturale.