INTRODUZIONE Lo studio di nuovi principi attivi depigmentanti costituisce una delle linee di ricerca più innovatrici nel settore dell’invecchiamento cutaneo foto-indotto. I depigmentanti attualmente più usati in campo cosmetico appartengono al gruppo dei prodotti che sono in grado di bloccare l’attività della tirosinasi e tra questi rientrano l’idrochinone, l’arbutina, l’acido Kogico, etc.Recentemente l’attenzione si è focalizzata sui derivati di origine vegetale il cui contenuto in principi attivi ha mostrato notevole azione nei confronti delle discromie cutanee. Una delle piante di maggior interesse in questo campo è l’Uva Ursina (Arctostaphylos uva-ursi). OBIETTIVO Tra i principi attivi contenuti nell’ estratto secco di Uva Ursina (E.S. Uva ursina) si ritrova l’arbutina la quale produce lo stesso effetto schiarente dell’idrochinone senza però presentare gli effetti tossicologici di quest’ultimo. In diversi studi1 si è evidenziata una maggiore deposizione dell’arbutina nell’epidermide/derma e un basso assorbimento sistemico quando questa risulta veicolata in formulazioni liposomiali. In questo lavoro è stata messa a punto una metodica per la realizzazione di liposomi contenenti l’ E.S. di Uva Ursina titolato al 20% in arbutina, avendo come obiettivo quello di verificare le loro proprietà chimico-fisiche e morfologiche e la loro stabilità una volta inserite all’interno di formulazioni cosmetiche (quali idrogel), nonché valutarne le proprietà di permeabilità cutanea. METODOLOGIA Allo scopo di realizzare la formulazione che presentava le migliori caratteristiche dimensionali, polidispersività ed efficienza di incorporazione sono state preparate cinque formulazioni liposomiali contenenti arbutina e la metodica di preparazione della formulazione è stata così utilizzata per realizzare i liposomi a base di E.S. di Uva Ursina. Le formulazioni liposomiali così realizzate, nonché soluzione di arbutina e E.S. di Uva ursina al 4% sono state impiegate per la realizzazione di un idrogel a base di idrossietilcellulosa (1%). Sugli idrogel ottenuti sono stati eseguiti studi di caratterizzazione chimico-fisica, quali misure reologiche, di pH, saggi di stress, etc. DISCUSSIONE/CONCLUSIONI Da questi studi è emersa l’incompatibilità tra l’E.S. di Uva ursina e l’idrocolloide utilizzato per la realizzazione del gel. Tale incompatibilità non si manifesta quando l’E.S. di Uva ursina risulta incorporata nella formulazione liposomiale rendendo così possibile il suo utilizzo nella formulazione cosmetica. Infine sono stati eseguiti test cutanei preliminari con una procedura simile al protocollo seguito per il “Patch Test ”. Sulla base degli studi effettuati si può evidenziare come i gel a base di liposomi incorporanti Arbutina e l’E.S. di Uva Ursina mostrino maggiore stabilità rispetto ai gel contenenti gli stessi principi attivi in forma libera. Si è altresì evidenziata una maggiore permeabilità cutanea da parte delle formulazioni contenenti i liposomi, espressa sulla base dei fenomeni di irritabilità cutanea manifestata dai volontari sottoposti al test cutaneo.Sono tuttora in corso studi più approfonditi sulla valutazione quantitativa della permeabilità cutanea delle formulazioni realizzate. 1. Ai-Hua Wen, et al. Arch Pharm Res, Vol.29, No12, 1187-1192, 2006
LIPOSOMI INCAPSULANTI E.S. DI UVA URSINA IN FORMULAZIONI COSMETICHE
MACCIONI, ANNA MARIA;
2010-01-01
Abstract
INTRODUZIONE Lo studio di nuovi principi attivi depigmentanti costituisce una delle linee di ricerca più innovatrici nel settore dell’invecchiamento cutaneo foto-indotto. I depigmentanti attualmente più usati in campo cosmetico appartengono al gruppo dei prodotti che sono in grado di bloccare l’attività della tirosinasi e tra questi rientrano l’idrochinone, l’arbutina, l’acido Kogico, etc.Recentemente l’attenzione si è focalizzata sui derivati di origine vegetale il cui contenuto in principi attivi ha mostrato notevole azione nei confronti delle discromie cutanee. Una delle piante di maggior interesse in questo campo è l’Uva Ursina (Arctostaphylos uva-ursi). OBIETTIVO Tra i principi attivi contenuti nell’ estratto secco di Uva Ursina (E.S. Uva ursina) si ritrova l’arbutina la quale produce lo stesso effetto schiarente dell’idrochinone senza però presentare gli effetti tossicologici di quest’ultimo. In diversi studi1 si è evidenziata una maggiore deposizione dell’arbutina nell’epidermide/derma e un basso assorbimento sistemico quando questa risulta veicolata in formulazioni liposomiali. In questo lavoro è stata messa a punto una metodica per la realizzazione di liposomi contenenti l’ E.S. di Uva Ursina titolato al 20% in arbutina, avendo come obiettivo quello di verificare le loro proprietà chimico-fisiche e morfologiche e la loro stabilità una volta inserite all’interno di formulazioni cosmetiche (quali idrogel), nonché valutarne le proprietà di permeabilità cutanea. METODOLOGIA Allo scopo di realizzare la formulazione che presentava le migliori caratteristiche dimensionali, polidispersività ed efficienza di incorporazione sono state preparate cinque formulazioni liposomiali contenenti arbutina e la metodica di preparazione della formulazione è stata così utilizzata per realizzare i liposomi a base di E.S. di Uva Ursina. Le formulazioni liposomiali così realizzate, nonché soluzione di arbutina e E.S. di Uva ursina al 4% sono state impiegate per la realizzazione di un idrogel a base di idrossietilcellulosa (1%). Sugli idrogel ottenuti sono stati eseguiti studi di caratterizzazione chimico-fisica, quali misure reologiche, di pH, saggi di stress, etc. DISCUSSIONE/CONCLUSIONI Da questi studi è emersa l’incompatibilità tra l’E.S. di Uva ursina e l’idrocolloide utilizzato per la realizzazione del gel. Tale incompatibilità non si manifesta quando l’E.S. di Uva ursina risulta incorporata nella formulazione liposomiale rendendo così possibile il suo utilizzo nella formulazione cosmetica. Infine sono stati eseguiti test cutanei preliminari con una procedura simile al protocollo seguito per il “Patch Test ”. Sulla base degli studi effettuati si può evidenziare come i gel a base di liposomi incorporanti Arbutina e l’E.S. di Uva Ursina mostrino maggiore stabilità rispetto ai gel contenenti gli stessi principi attivi in forma libera. Si è altresì evidenziata una maggiore permeabilità cutanea da parte delle formulazioni contenenti i liposomi, espressa sulla base dei fenomeni di irritabilità cutanea manifestata dai volontari sottoposti al test cutaneo.Sono tuttora in corso studi più approfonditi sulla valutazione quantitativa della permeabilità cutanea delle formulazioni realizzate. 1. Ai-Hua Wen, et al. Arch Pharm Res, Vol.29, No12, 1187-1192, 2006I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.