La tesi si colloca nel filone di ricerca sui territori insulari e sulla loro pianificazione in chiave smart. Le relazioni tra questi territori sono l'obiettivo principale degli studi più recenti. Infatti, dal primo Smart Island World Congress (SIWC) svolto a Calvià (Maiorca) nel 2018, la comunità scientifica si è concentrata sulle sfide che le isole devono affrontare – in settori come la pianificazione urbana e lo sviluppo economico e sociale – per raggiungere i livelli di sviluppo dei territori non insulari. Per ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni e il ritardo di quelle che, come le regioni insulari, presentano gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici, il Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea specifica l’esigenza di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale. Con l’obiettivo di favorire le relazioni di coesione territoriale per unificare lo sviluppo degli Stati membri, diversi studi si sono occupati della modalità di panificazione in relazione alle particolarità geografiche, tipiche di ogni regione, e alla dimensione territoriale. In questo contesto le analisi sulle isole si sono focalizzate sullo studio di politiche più specializzate, mettendo in relazione i problemi strutturali, la dimensione territoriale e le tipicità di ogni isola. Tuttavia, nonostante oggi sia accertato che la coesione territoriale favorisce lo sviluppo delle isole e che l’Unione Europea identifica nella politica smart uno degli strumenti più adatti a questo scopo, mancano nella ricerca e nella pratica sia l’identificazione di aree funzionali smart riferite ai contesti insulari, sia linee guida che consentano la valutazione di queste aree e la successiva applicazione di azioni mirate per intervenire sui problemi strutturali che limitano lo sviluppo in termini di coesione territoriale. Con queste premesse, la tesi, partendo dall’analisi sulle problematiche strutturali relative agli svantaggi delle isole, si pone come obiettivo di mettere in relazione le aree funzionali riferite ai contesti insulari e gli indicatori riferiti alla politica di coesione territoriale per formulare da un lato delle linee guida che consentano l’identificazione di queste aree funzionali in relazione alla smart island e la loro applicazione nei contesti insulari di grande dimensione, dall’altro lato di misurare e valutare le dinamiche interne alle isole per indirizzare le strategie regionali in modo mirato verso la smart urbanism. Questo obiettivo rappresenta un contributo innovativo in quanto a tutt’oggi manca in letteratura una chiara identificazione di queste aree di studio, e la loro successiva applicazione nell’ambito della coesione territoriale. Infatti, se da un lato gli svantaggi strutturali sono dei limiti per i contesti insulari, dall’altro offrono un’opportunità per ripensare il territorio che permette, attraverso dinamiche di coesione territoriale basate sui processi di smart urbanism, di generare condizioni di network sociale ed economico per migliorare il comfort giornaliero e la qualità della vita dei fruitori del territorio insulare o di parti di esso. Per raggiungere questo obiettivo le fasi della ricerca comprendono: (1) l’analisi dello stato dell’arte del concetto di smart island e degli indirizzi normativi riguardanti i contesti insulari; (2) la definizione di indicatori utili per l’analisi di una smart island attraverso lo studio della smart urbanism e delle sue applicazioni nel territorio e delle politiche di coesione territoriale; (3) l’applicazione della metodologia al caso studio della Sardegna. Infine, i risultati dello studio sono presentati e discussi mostrando come le aree funzionali identificate e analizzate in un'ottica di coesione territoriale, permettono una stesura di linee guida univoca alle grandi isole del Mediterraneo, consentendo una replicabilità della metodologia e quindi, successivamente, una comparazione efficace tra isole.
Smart island. Analisi per lo sviluppo di un contesto insulare
DESOGUS, GIULIA
2021-02-25
Abstract
La tesi si colloca nel filone di ricerca sui territori insulari e sulla loro pianificazione in chiave smart. Le relazioni tra questi territori sono l'obiettivo principale degli studi più recenti. Infatti, dal primo Smart Island World Congress (SIWC) svolto a Calvià (Maiorca) nel 2018, la comunità scientifica si è concentrata sulle sfide che le isole devono affrontare – in settori come la pianificazione urbana e lo sviluppo economico e sociale – per raggiungere i livelli di sviluppo dei territori non insulari. Per ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle varie regioni e il ritardo di quelle che, come le regioni insulari, presentano gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici, il Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea specifica l’esigenza di rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale. Con l’obiettivo di favorire le relazioni di coesione territoriale per unificare lo sviluppo degli Stati membri, diversi studi si sono occupati della modalità di panificazione in relazione alle particolarità geografiche, tipiche di ogni regione, e alla dimensione territoriale. In questo contesto le analisi sulle isole si sono focalizzate sullo studio di politiche più specializzate, mettendo in relazione i problemi strutturali, la dimensione territoriale e le tipicità di ogni isola. Tuttavia, nonostante oggi sia accertato che la coesione territoriale favorisce lo sviluppo delle isole e che l’Unione Europea identifica nella politica smart uno degli strumenti più adatti a questo scopo, mancano nella ricerca e nella pratica sia l’identificazione di aree funzionali smart riferite ai contesti insulari, sia linee guida che consentano la valutazione di queste aree e la successiva applicazione di azioni mirate per intervenire sui problemi strutturali che limitano lo sviluppo in termini di coesione territoriale. Con queste premesse, la tesi, partendo dall’analisi sulle problematiche strutturali relative agli svantaggi delle isole, si pone come obiettivo di mettere in relazione le aree funzionali riferite ai contesti insulari e gli indicatori riferiti alla politica di coesione territoriale per formulare da un lato delle linee guida che consentano l’identificazione di queste aree funzionali in relazione alla smart island e la loro applicazione nei contesti insulari di grande dimensione, dall’altro lato di misurare e valutare le dinamiche interne alle isole per indirizzare le strategie regionali in modo mirato verso la smart urbanism. Questo obiettivo rappresenta un contributo innovativo in quanto a tutt’oggi manca in letteratura una chiara identificazione di queste aree di studio, e la loro successiva applicazione nell’ambito della coesione territoriale. Infatti, se da un lato gli svantaggi strutturali sono dei limiti per i contesti insulari, dall’altro offrono un’opportunità per ripensare il territorio che permette, attraverso dinamiche di coesione territoriale basate sui processi di smart urbanism, di generare condizioni di network sociale ed economico per migliorare il comfort giornaliero e la qualità della vita dei fruitori del territorio insulare o di parti di esso. Per raggiungere questo obiettivo le fasi della ricerca comprendono: (1) l’analisi dello stato dell’arte del concetto di smart island e degli indirizzi normativi riguardanti i contesti insulari; (2) la definizione di indicatori utili per l’analisi di una smart island attraverso lo studio della smart urbanism e delle sue applicazioni nel territorio e delle politiche di coesione territoriale; (3) l’applicazione della metodologia al caso studio della Sardegna. Infine, i risultati dello studio sono presentati e discussi mostrando come le aree funzionali identificate e analizzate in un'ottica di coesione territoriale, permettono una stesura di linee guida univoca alle grandi isole del Mediterraneo, consentendo una replicabilità della metodologia e quindi, successivamente, una comparazione efficace tra isole.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Smart island.Analisi per lo sviluppo di un contesto insulare
Tipologia:
Tesi di dottorato
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