Il Breve Portus Kallaretani, emanato dal Comune di Pisa per regolamentare le attività del porto di Cagliari, è uno dei più antichi e importanti statuti portuali del Mediterraneo. L’unico testimone medievale che lo tramanda – il manoscritto Roncioni 322, conservato presso l’Archivio di Stato di Pisa – offre una redazione del testo scritta in volgare pisano e datata al 1318, che rappresenta probabilmente il risultato della progressiva stratificazione di disposizioni normative succedutesi nel tempo. Il Breve si compone di 68 capitoli, nei quali vengono definiti i compiti dei consoli, dei mercanti, dei sensali e degli operatori che gravitavano intorno allo scalo cagliaritano all’inizio del Trecento. Lo stesso manoscritto accoglie poi altre disposizioni emanate tra il 1319 e il 1321, nonché alcuni capitoli provenienti dallo statuto cittadino, il Breve dei Castellani di Cagliari. Si tratta dunque di un corpus di testi normativi che costituisce una fonte preziosa tanto per la ricostruzione della storia della Sardegna medievale – e in particolare di quella del porto della città di Cagliari – quanto per la conoscenza degli impieghi del volgare pisano nell’isola. La nuova edizione critica che qui si propone è corredata di un approfondito studio linguistico e di un nutrito glossario, utile a comprendere le peculiarità del lessico del commercio e della marineria in uso nel vivace ambiente di uno scalo portuale medievale.

Il Breve Portus Kallaretani e gli ordinamenti pisani trecenteschi per il porto di Cagliari

murgia, giulia
2020-01-01

Abstract

Il Breve Portus Kallaretani, emanato dal Comune di Pisa per regolamentare le attività del porto di Cagliari, è uno dei più antichi e importanti statuti portuali del Mediterraneo. L’unico testimone medievale che lo tramanda – il manoscritto Roncioni 322, conservato presso l’Archivio di Stato di Pisa – offre una redazione del testo scritta in volgare pisano e datata al 1318, che rappresenta probabilmente il risultato della progressiva stratificazione di disposizioni normative succedutesi nel tempo. Il Breve si compone di 68 capitoli, nei quali vengono definiti i compiti dei consoli, dei mercanti, dei sensali e degli operatori che gravitavano intorno allo scalo cagliaritano all’inizio del Trecento. Lo stesso manoscritto accoglie poi altre disposizioni emanate tra il 1319 e il 1321, nonché alcuni capitoli provenienti dallo statuto cittadino, il Breve dei Castellani di Cagliari. Si tratta dunque di un corpus di testi normativi che costituisce una fonte preziosa tanto per la ricostruzione della storia della Sardegna medievale – e in particolare di quella del porto della città di Cagliari – quanto per la conoscenza degli impieghi del volgare pisano nell’isola. La nuova edizione critica che qui si propone è corredata di un approfondito studio linguistico e di un nutrito glossario, utile a comprendere le peculiarità del lessico del commercio e della marineria in uso nel vivace ambiente di uno scalo portuale medievale.
2020
978-88-7343-554-9
Cagliari; Medioevo; XIV secolo; Volgare pisano in Sardegna
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